di Claudio Almanzi – Abbiamo incontrato a Nava, nella casa estiva della Parrocchia Santuario del Sacro Cuore, il giovane scrittore centraficano Davy Dimasse, autore dell’interessante libro documento “ Le sang d’innocent”, una vera e propria denuncia delle violenze e delle ingiustizie perpetrate su popolazioni inermi nel CentrAfrica. Davy, 28 anni, ad un passo dal diventare sacerdote (ha frequentato il Seminario vescovile di Albenga) attualmente studia diritto all’Università di Brescia e racconta nel suo romanzo (molto autobiografico) la durezza della guerra e gli abusi del potere in un Continente sempre devastato dai conflitti.

“Mi rendo conto – dice Davy – che si tratta più che altro di un libro denuncia e per questo ho preferito non avere siti Internet, o farmi riconoscere attraverso foto o social network come Faceboock. Si tratta di una semplice precauzione che può salvarmi la vita”. “Le sang d’innocent” – è il titolo del libro di Davy Venceslas Dimasse Torkan che racconta della continua ricerca di salvezza in un territorio devastato dalla guerra. La storia inizia dall’assalto ad un villaggio, una vera stage, dove un bambino trova la madre uccisa. Da lì inizia una vicenda drammatica, dove l’odio per l’abuso di potere spingerà il protagonista Gervais ad agire, ad affrontare il proprio destino, perché è ingiusto, a suo parere, spargere il sangue degli innocenti. “ Capisco che si tratta di un libro un po’ audace- confessa Davy- perché si toccano temi come l’ingiustizia, la guerra, la Fede, il neocolonialismo, che sono complessi e difficili da spiegare, ma spero comunque attraverso questo romanzo di aver dato un piccolo contributo alla conoscenza del mio Paese e del mio Continente”.

Per ora il libro (edito da Benevent) è reperibile soltanto in lingua francese, ma presto, visto il successo del volume, ci sarà senz’altro una traduzione in italiano.