di Claudio Almanzi – “Questa apertura- dice Beppe Zerlottin- è un segnale per la città. Spero infatti che il senso civico ed il desiderio di vivere serenamente nella nostra bella Riviera possano avere la meglio sulla volgarità e la violenza che hanno caratterizzato fino ad ora gli anni che stiamo vivendo, anche a livello locale”.

È con questo auspicio che, cinque mesi dopo l’incendio doloso che ne aveva distrutto il locale, “Beppe” ha salutato nei giorni scorsi la riapertura del suo tradizionale chiosco di panini tra piazza del Popolo e piazza Petrarca ad Albenga. Alla inaugurazione c’era una piccola folla di amici e sostenitori, fra cui spiccavano gli “ Amici di Carruggi”. “La riapertura del piccolo locale di Zerlottin, punto di riferimento della vita notturna albenganese- dice Gino Rapa, uno dei più attivi Fieiui di carruggi- è stata possibile grazie all’interessamento del regista televisivo Antonio Ricci che ieri a mezzogiorno è venuto proprio di persona a fare i complimenti e gli auguri a Beppe”. Ma oltre agli Amici di Carruggi ed a Ricci la paninoteca è stata riaperta grazie anche alla raccolta di denaro che ha visto la collaborazione del Pd, di tanti cittadini, di alcuni professionisti albenganesi (che hanno voluto restare nell’anonimato) e di un gruppo di carcerati . Il loro lavoro è stato coordinato dalla cooperativa “La Galeotta”: i detenuti hanno realizzato interamente gli infissi del chiosco.

Zerlottin è una figura molto nota ed amata nel comprensorio albenganese: grande amico e sostenitore del “Re rosso di Albenga” Angioletto Viveri, ha sempre partecipato con passione ed attivamente alla vita politica e sociale ingauna. La sua vita ha subito una brusca frenata nel 2005 quando ha perso l’adorato figlio Emiliano, giovane carabiniere, deceduto in un fatale incidente stradale a Lusignano. Dal 2007 poi, quando venne aggredito da un immigrato extracomunitario, Zerlottin è divenuto in città il paladino del recupero del centro storico e del rilancio delle tradizioni culturali ingaune, senza però tralasciare il riappropriarsi del territorio e della vita notturna albenganese. “Sono felice – ha detto Zerlottin- per le tante dimostrazioni di affetto e di stima. Devo ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato. Senza il loro aiuto non avrei potuto ricominciare. Grazie di cuore a tutti”.