di Alfredo Sgarlato – L’associazione culturale Rapalline in Jazz gioca in trasferta e organizza un concerto sul lungomare di Albenga. Protagonista – sabato scorso – un ottimo quintetto, 5 A.M. guidato dal pianista Alessandro Collina, con due americani, Andy Gravish alla tromba e Michael Campagna, tenore, soprano e flauto, un francese, Marc Peillon al contrabbasso e il genovese Rodolfo Cervetto alla batteria. Il loro è un jazz venato di funky, melodico nei temi ma complesso nei solo, convincente sia per l’ascoltatore più preparato che per quello alle prime armi. I solisti si alternano in brani di propria composizione, eccetto la conclusiva “Petit fleur” di Sidney Bechet, resa in versione a ritmo di son.

Tutti bravi, la mia preferenza va a Michael Campagna, i cui soli hanno fraseggi molto ariosi. Il drumming di Cervetto è molto leggero mentre Collina, che avevo apprezzato come solista in altre formazioni, stasera lascia molto spazio ai partner, riservandosi qualche intermezzo d’atmosfera. Il pianista presentando la formazione auspica che questa serata sia l’anticipazione di un futuro festival del jazz ad Albenga, ricevendo i convinti applausi del pubblico.

Infatti ad Albenga manca una manifestazione musicale estiva di alto livello (d’inverno c’è Su la Testa), e sarebbe bello averne una, studiando bene le date in modo che non si sovrapponga ad altre e magari situandola nel centro storico, poiché il lungomare è troppo dispersivo, va bene per manifestazioni più leggere, come le miss o le serate con gruppi di musica di altro tipo (per esempio nella stessa serata a poche centinaia di metri suonavano i Black Cherries, cover band composta da giovani ma molto professionale, ed altre cover band come No More Maddes, Lamberts, Macaia Blue Monday, Urban Blues e altri hanno allietato le serate sul lungomare).

Per musica che richiede un ascolto più concentrato le piazze dentro le mura sarebbero perfette, unendo arte e bellezza architettonica come già fanno ad Apricale, Varigotti, Verezzi con molte interessanti manifestazioni.