di Claudio Almanzi – Si è svolta domenica scorsa, al Parco delle Sculture di Vendone, alla presenza di centinaia di persone la prima delle serate estive organizzate dalla Fondazione Kriester in onore e ricordo del grande scultore tedesco scomparso nel 2002. Ad esibirsi è stato il trio formato da Alberto Montano, Federico Briano e Silvia Camera. Il concerto ha visto il trio impegnato nell’esecuzione di una ventina di brani classici della musica tradizionale latino- americana. Questa sera invece si esibiranno i Liguriani e Mario Pirovano che presenteranno uno spettacolo imperniato su canti e musiche dei garibaldini. Testo e e regia di Giancarlo Ragni.

Nella serata è stato anche possibile visitare, per la prima volta, dopo l’importante restauro l’antica torre di avvistamento medioevale. A fare la parte delle padrone di casa Cristiane Kriester che presiede la Fondazione Kriester ed il sindaco di Vendone Patrizia Losno che ha presentato i lavori di restauro compiuti per il recupero della torre che domina il celebre Parco delle Sculture realizzate dal grande scultore tedesco Reiner Kriester, che visse e lavorò, per quasi trent’anni, nel piccolo paese dell’ entroterra ingauno. Nel corso della serata Silvio Riolfo Marengo ha ricordato la figura del celebre scultore tedesco di cui è stata anche inaugurata una bellissima mostra di bozzetti (ospitata nello studio di Kriester) realizzati nel 2001.

“È stata una bella serata- ha detto Augusto Andreini, esperto d’arte e noto collezionista– siamo grati alla Fondazione che ogni anno con queste belle iniziative ci ricorda questo grande amico ed artista. La fondazione svolge anche un ruolo di promozione culturale in tutti i sensi. Rappresenta un luogo di crescita ed un laboratorio per artisti e può continuare a rappresentare un centro rivolto ai giovani talenti un po’ come è stato fatto in passato, proprio nella nostra zona, dal Centro di Sperimentazioni Artistiche, fondato da Marie Louise Jeanneret, nipote del grande architetto svizzero Le Corbusier. Il centro, per quasi vent’anni, ospitò infatti a Boissano, oltre che mostre di grandi nomi dell’arte contemporanea, anche iniziative culturali e tante personali e collettive di giovani artisti emergenti”.