di Claudio Almanzi – Sono stati realizzati nella diocesi di Albenga- Imperia, guidata da monsignor Mario Oliveri, numerosi restauri ed interventi per la conservazione ed il recupero di edifici religiosi ed altri sono in via di ultimazione, o di avvio.

Ad Albenga, nella parrocchia di San Michele Arcangelo, proseguono i lavori per la realizzazione del nuovo polo scolastico ed educativo diocesano (Centro Scolastico Redemptoris Mater) e delle nuove opere parrocchiali. Tale progetto porterà alla realizzazione di un centro educativo che offrirà l’opportunità, ai genitori che lo desidereranno, di poter iscrivere i propri figli, nella stessa struttura educativa, dalla scuola dell’infanzia fino all’esame di Maturità.

A Pieve di Teco continuano i lavori di nella chiesa di San Giovanni Battista. Gli interventi di restauro della Collegiata di San Giovanni (che ospita quadri di valore di Gregorio De Ferrari, Giulio Benso e preziose sculture del Maragliano e del Parodi) sono finalizzati alla conservazione delle opere artistiche e scultoree, obiettivo raggiungibile solo se prima verrà garantita la copertura dell’edificio, che presentava varie infiltrazioni.

A Ranzo proseguono i lavori di restauro della facciata e del campanile della chiesa di San Donato (guidati dall’architetto Bartolomeo Papone), mentre a Mendatica è stato completato il restauro della statua della Madonna, eretta sul monte Frontè, a 2.154 metri di altezza, nell’estate del 1955, su iniziativa della Azione Cattolica Diocesana di Albenga e d’allora dal vescovo monsignor De Giuli. La statua, alta 3 metri e del peso di 17 quintali, era stata colpita, il 27 giugno del 2010, da un fulmine che l’aveva spaccata in tre pezzi. La base era rimasta al suo posto, ma il busto, circa 7 quintali era caduto ai suoi piedi e la testa, di circa 80 kg di peso era rotolata a valle dove era stata recuperata successivamente da una “spedizione” di mendaighini (così si chiamano gli abitanti di Mendatica) capeggiati dal sindaco Piero Pelassa.

A Cervo è stata riaperta al culto, dopo un lungo ed attento restauro, la chiesa di san Giuseppe in località Costa di Villa. Il restauro è stato finanziato interamente dalle famiglie di Roberto Tortello e di Emilio Mancinelli e curato dall’architetto Mario Clemente Rossi. I lavori hanno permesso di recuperare il cinquecentesco oratorio quasi interamente (solo il portico non è stato ricostruito per precisa volontà della Sovrintendenza), ricostruendo le antiche forme con materiali rispettosi delle preesistenze.

Nella frazione ingauna di San Fedele proseguono intanto i lavori di restauro del Campanile della Chiesa parrocchiale dei Santi Apostoli Simone e Giuda. Dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) è arrivato un contributo di 37 mila euro, degli 80 mila necessari a completare i lavori di salvaguardia del campanile, del solaio e dei castelli delle campane. Per questa ragione il parroco, Don Lino Alberto, prosegue in una raccolta fondi che si rivolge alla generosità dei fedeli. Nella frazione di Leca è quasi completato l’ intervento (dal costo di oltre 200 mila euro) che è stato realizzato (anche grazie all’impegno di Don Tiziano Gubetta) per il restauro delle opere parrocchiali e la ristrutturazione del nuovo asilo nido. A Bastia d’Albenga prosegue la raccolta fondi per il restauro del campanile della chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata.

A Garlenda nel frattempo un gruppo di fedeli sta per dare il via ad una raccolta fondi per il recupero ed il restauro del vecchio Oratorio della Natività, prospiciente la parrocchiale, proprio al di là della strada provinciale. Ad Arnasco, in località Arveglio, è stato completato il restauro della chiesa campestre di San Dalmazzo, mentre si stanno raccogliendo fondi per poter provvedere alla conservazione di una pieve ed una chiesetta, entrambe di epoca settecentesca e situate nel territorio al confine fra i comuni di Arnasco e Vendone. Ad Andora partiranno presto i lavori di restauro interno ed esterno della splendida chiesetta della Santissima Trinità nella frazione di Rollo, con fondi della Cei (Conferenza Episcopale Italiana).

Ad Alassio intanto continua la raccolta fondi per la realizzazione del nuovo Coro della Chiesa di San Vincenzo Ferreri e lo spostamento dell’altare. A Borgio Verezzi infine sono stati compiti numerosi interventi nella chiesa di San Martino, che hanno riguardato il campanile, il tetto e l’impianto luce e l’illuminazione, che sono stati messi a norma. È stato anche ultimato il restauro del pregevole quadro dell’“incredulità di S. Tommaso”, intervento realizzato ad opera della “Fondazione Carige”.