di Mary Caridi – Siamo passati nel giro di un anno, dal Paese che stava meglio degli altri, quello …che le nostre banche non chiudono e stanno messe bene, quello che …i ristoranti sono pieni e la crisi da noi non c’è, quello che qui tutto va bene madama dorè. Sì. Eravamo i Migliori, eravamo quelli che …non metteremo MAi le mani nelle tasche degli italiani. Eravamo i Belli addormentati nel bosco, alle prese con le varie Ruby rubacuori e bunga bunga. Settemila euro alla escort di turno, perché lui è troppo buono, non vuole che le donzelle si alzino le maniche e vadano a lavorare, non vuole che vadano a battere i marciapiedi. No. Lui le le salva, che brava persona! E gli scandali della politica,  le molteplici tangenti, i regalini, i soldi pubblici che scorrono come lo champagne la notte dell’ultimo dell’anno.

E all’improvviso, arrivi tu, crisi! Ecco che precipitiamo in mille bolle blu, scivoliamo nel baratro della crisi economica, ci facciamo dettare le condizioni dalla banca europea che ci dice che siamo vivi, ma stiamo malissimo. La febbre contagia anche noi e Berlusconi come per magia sparisce dallo schermo per ritornarci quando ormai anche l’ultima delle casalinghe si è fatta due conti e sa che la favola è finita. Al ritorno dalle ferie, per chi le ha fatte e per chi le voleva, ci sarà la sorpresina, l’amaro calice, la purga per le tasche degli italiani.

Non eravamo pronti alla verità perché nessuno ce la diceva. Pensavamo di averla sfangata e invece ci tocca doppia, perchè se tu pensi che tutto vada bene e ti ritrovi la stangata, beh, la depressione è raddoppiata. E così spariscono le escort dai giornali e dalla tv, Silvio non balla il cha cha cha, ma affranto dice che gli gronda il sangue nel mettere le tasse, e poi che diamine la colpa è del vampiro Tremonti, perché lui dopotutto non ha responsabilità, no, lui non è il capo del governo, è uno che va in tv, uno che non c’entra, è tutta colpa di altri, lui non ha mai una colpa, che diavolo ci può fare? Visco al confronto sembra un topo ragno,  perchè questo Tremonti e il Calderoli, al confronto, sono super vampiri dai poteri speciali.

Ed ecco la girandola delle chiacchiere, ecco che tutti dicono che le tasse o le patrimoniali le deve pagare qualcun altro. I calciatori, poverelli, si tirano fuori e di categoria in categoria, ognuno vuole che a pagar sia sempre l’altro, quelli che sono davvero evasori, gli altri insomma. L’Italia non è un paese serio, rassegnamoci, perché i politici non rinunceranno a nulla dei loro privilegi e a pagare saranno i soliti noti…

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi