di Alfredo Sgarlato – “Uccidiamo il chiaro di luna!” gridava Marinetti, citato ieri sera dal nostro Fabrizio Pinna. I poeti non gli hanno dato retta e la luna continua a essere fonte di ispirazione come lo fu per Foscolo e Leopardi.

Lo è per Sara Rodolao, che presso il Museo dell’Olio Sommariva ha organizzato la serata dal titolo “Oltre il mandorlo la Luna”, in cui Sara ha recitato poesie di propria composizione, alternandosi nella lettura con l’attrice Carla Migliardi – che gli ingauni conoscono come la Nina che Faber ha visto volare ed ha interpretato di recente molti altri testi teatrali, tra cui “Miriam” della stessa Rodolao e “Illuminata” di Roberto Pirino – e con la pittrice Marinella Azzoni, la quale ha esposto per l’occasione anche un quadro dedicato alla Luna. La violinista Mariana Vasile ha fornito l’accompagnamento musicale, spesso stando dietro le quinte, per poi uscire al proscenio e interpretare evergreen come “Moolight serenade”, “Over the raimbow” e “Bambina innamorata”. Il nostro editore Fabrizio Pinna ha presentato la serata.

Nelle poesie di Sara Rodolao, autrice anche di romanzi, ricorrono alcuni temi come la Luna, appunto, gli animali, i fiori… simboli che raccontano temi universali come il tempo che passa e dai quali traspare una certa malinconia. Il pubblico presente ha gradito molto e ha applaudito Sara, Carla, Marinella e Mariana. Anche in tempi cupi come quelli che viviamo la poesia continua ad accendere i cuori, per fortuna.

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