Albenga, duro J’accuse di Lo Bello: in città solo pregiudizi e miopia artistica per musica e musicisti

di Fabrizio Pinna – Esiste una vera “cultura musicale” ad Albenga che non si riduca a improvvisazione e a semplice intrattenimento goliardico d’occasione per turisti e residenti? Musicisti, gruppi e  concerti si sono moltiplicati negli anni in Riviera e in città ma, come alla Corrida, troppo il dilettantismo allo sbaraglio: ad Albenga “da anni il pubblico subisce in modo passivo qualsiasi forma di manifestazione artistica, nella triste assenza di mezzi o volontà di valutare obiettivamente, e i musicisti (o presunti tali) da anni non si curano di fornire un prodotto artisticamente di qualità perché tanto al pubblico va bene tutto”.

In una lunga lettera/memoriale inviata al Corsara (**), Gianpiero Lo Bello – musicista professionista albenganese “emigrato” a Torino – traccia criticamente un quadro fosco e molto disincantato del panorama della città delle torri, dove nel tempo il “dopolavorismo” dei musicisti dilettanti e “i pregiudizi e la miopia artistica tipici del tessuto socio – culturale ingauno” hanno creato un vero e proprio circolo vizioso, cristallizzando sempre più una situazione in cui ormai “il pubblico si è abituato a percepire qualsiasi evento musicale senza il benché minimo parametro di confronto o giudizio, in quanto – sempre statisticamente parlando – la vocazione turistica (?) di Albenga e dintorni, nel tempo, ha selezionato minuziosamente gli eventi musicali stessi, anteponendo l’intrattenimento a scapito della qualità artistica. Questione di numeri, insomma”.

Un duro J’accuse, quello di Lo Bello, che non risparmia dunque nessuno ma che chiama direttamente in causa le responsabilità degli amministratori, degli operatori culturali, degli amanti della musica e degli stessi musicisti, “con la speranza che, per una volta, si apra un dibattito serio ed oggettivo sulla questione”.

(**) Albenga Lettera Memoriale di Gianpiero Lo Bello 2011

97 Commenti

  1. Il dibattito sembra languire, ed incamminarsi nella direzione del dimenticatoio.
    Da parte mia, però, a distanza di quasi un mese dalla pubblicazione del mio intervento, noto un fervore insolito intorno a questioni di carattere culturale. Mi riferisco, ovviamente ma non solo, alla questione del Piatto Blu.
    Con tutta probabilità, le mie esternazioni e il Piatto Blu stesso non sono direttamente correlate, e qualcuno potrebbe darmi del paranoico; mi sia però concesso dire che, forse (e ripeto, forse), l’aver sollecitato una parte della cittadinanza a valutare con occhio critico ed obiettivo alcune faccende a torto ritenute “di second’ordine” per troppo tempo ha fatto sì che gli animi si risvegliassero dal torpore, e le voci di protesta (nei confronti delle scelte poco assennate in fatto di gestione della CUltura in Albenga) si facessero più insistenti e circostanziate.
    Questo rinnovato interesse era il principale obiettivo del mio intervento, non già accusare sterilmente questo o quell’altro: notare che qualcosa si stia muovendo mi rende molto, molto felice. Anche perchè Storia e Cultura non sono seconde a niente e a nessuno, in quanto grazie a queste due cose gli errori passati possono essere evitati.

    GLB.

  2. Grande Gian,
    tu sei diventato un vero musicista, come altri che hanno lasciato la Liguria (Vale, Daniele ecc…), siete l’esempio per noi musicisti x hobby!
    (Purtroppo non ho avuto ancora occasione di ascoltarti, spero di rimediare presto).

    La tua lettera solleva un problema vero, anche se non mi sento di criticaresolo i doppiolavoristi e le istituzioni: a discolpa dei comuni credo che i fondi ormai esigui li costringano a pagare il Nek o gli 883 di turno per fare il botto e lasciare ai volontari/doppiolavoristi il resto della stagione.
    Discolpo i doppiolavoristi perchè se l’hobby ti porta a delle soddisfazioni anche di pubblico perchè non dovresti farlo? Semmai critico come fai tu chi non si rende conto di quanto è antimusicale. (Tipo le boyband ascoltate una sera di Luglio x Albenga a volumi disumani, con il solito Wish You Were Here – Pink Floyd), però voglio dire… se non se ne accorgono loro di uccidere i Pink chi se ne accorge??

    Quello che ho visto quest’estate di allucinante è questo:
    orde di turisti/zombi che vagano per la passeggiata in cerca di qualcosa da vedere (come dissi a mio fratello se mi metto a defecare sulla passeggiata si formerrebe una folla a guardare ed applaudire), addirittura una sera c’era una festa privata in un dehor, si è formata una folla numerosa di gente che guardava alcuni che ballavano per divertimento per affari loro… ALLUCINANTE! STAVANO GUARDANDO UNA FESTA DI GENTE COMUNE CHE BALLAVA!!
    Quindi chiunque minimamente musicista può fare quello che vuole in piazza tanto la gente lo guarda. Posso anche fare le puzzette con le ascelle…..

    Se prendo la chitarra e faccio mina sulla passeggiata riscuoto molto più successo di Lobello con la tromba che fa 15 minuti di improvisazioni tecnicamente elevate…

    Quindi secondo me la colpa principale è dell’ignoranza della gente, poi giustamente tu vuoi cambiare le cose facendo ascoltare Musica di livello però deve essere graduale cioè se non ci piazzi un po di Mina la gente va a casa annoiata!!

    Visto che citi le bande anche io sto vivendo un momento di critica verso le bande, credo che a volte bisogna garantire un livello tecnico musicale minimo se questo livello non si raggiungere è meglio chiudere e accorparsi con altre bande più brave e insieme suonare meglio…
    Cioè la banda è MUSICA se si va in banda per passare il tempo allora giochiamo a carte che è meglio!

    Grazie Gian….
    Luca

  3. Non ho elogiato nessuno dei commentatori, finora, per non fare la figura di Pinocchio, che fa i dispetti a chi è cattivo con lui e fa il bravo con chi gli dice “bravo”, ma il commento dell’amico Mauro merita elogio e rispetto massimi: lui, come altri del resto, hanno capito il vero senso delle mie esternazioni, ma il numero è ancora troppo esiguo perché si possano intravedere margini di cambiamento nel breve periodo. Inoltre (data la prodigalità di Mauro nel descrivere, da spettatore esterno, la mia parabola musicale), si sappia che, troppe volte in passato, ho sentito commenti assolutamente irrispettosi su di lui, anche – e specialmente – da parte dei doppiolavoristi esaltati che descrivo nel memoriale. Gli esempi citati da Mauro fanno parte di quelle che si definiscono “periferie virtuose”: è però abbastanza seccante constatare che i mezzi e le potenzialità storiche, artistiche e culturali di alcune di queste cittadine viciniore sono forse inferiori a quelle ingaune, ma sono sfruttate in maniera più funzionale, programmata e – pertanto – più redditizia. Che si possa meditare TUTTI su questa realtà dei fatti (anche io, nonostante la contingente lontananza), e che si possa cercare di fare TUTTI la propria parte affinchè, tra qualche tempo, si possa veramente parlare di un cambiamento in atto.

    E, caro Luca Mazzara, rilancio con un proverbiale “non c’è due senza tre”:

    “si fa arte sì per se, ma anche per aiutare gli altri a riscoprire sensazioni che fanno parte del nostro essere ma che spesso abbiamo paura o non siamo capaci di esternare…”

    GLB.

  4. Cito una frase di Mauro Pinzone: “si fa arte sì per se, ma anche per aiutare gli altri a riscoprire sensazioni che fanno parte del nostro essere ma che spesso abbiamo paura o non siamo capaci di esternare…”

    Lo faccio perché leggerla due volte, è meglio che leggerla una volta sola!

    Grazie Mauro!

  5. Partecipo solo ora a questa discussione… e ammetto di non essere riuscito neanche io a leggere tutte le botte e risposta (veramente numerose) che il “memoriale/sfogo” di Giampiero ha causato… conosco Giampiero da più di 13 anni, ho avuto il piacere (e, scusate, l’onore) di suonare con lui per anni, conosco benissimo la gavetta che ha dovuto fare per ricavarsi uno spazio nel mondo musicale, e lo ritengo un serio e capace professionista, che ha studiato, sudato e si è fatto largo a gomiti bassi, senza l’aiuto di nessuno; in sostanza Giampiero è una persona che può “permettersi” di non avere peli sulla lingua e, pregio o difetto, ha sempre una maniera molto diretta e corrosiva di esprimere il suo pensiero.
    Chiusa questa breve parentesi, quoto per intero quello che lui ha scritto, in maniera ripeto molto “diretta” e corrosiva, e comprendo e condivido lo sfogo di chi, nato e vissuto ad Albenga, assiste allo sfacelo culturale di una città più attenta alle sagre e al divertimento becero (perchè purtroppo è questo che la gente vuole) piuttosto che alla cultura vera e propria. Riconosco l’impegno di Palazzo Oddo nel voler fare cultura e nel concedere spazi per farne… ma è ancora troppo poco, troppo poco perché se si vuole fare cultura (e parlo in generale) bisogna avere ben chiaro che non è sufficiente investire in eventi estemporanei, ma programmare nel tempo con cura e pazienza, ben consci che all’inizio qualsiasi cosa si faccia sarà oggetto di critica e poca adesione popolare…. Cosa che molto saggiamente hanno capito altre amministrazioni, quali quella di Loano, con il Festival della musica popolare, Finale Ligure, con la Festa dell’Inquietudine, Laigueglia, con il Percfest, Verezzi, con il festival teatrale e, andando più in là nel tempo, San Remo con il Premio Tenco e Cervo con il Festival di Musica da camera… e questi sono solo alcuni tra gli appuntamenti annuali che con il tempo hanno acquisito importanza nazionale e internazionale, e che all’inizio erano soltanto eventi per pochi “intimi”, eventi in cui le amministrazioni di quei comuni, nonostante le comprensibili difficoltà iniziali, hanno creduto e hanno fatto crescere anno dopo anno.. e Albenga ? Beh, c’era un concorso pianistico nazionale…. Sparito… diamo invece molto spazio alle sagre e a feste che si concludono quasi sempre con persone ubriache che vagano per la città (saranno tutti extracomunitari?)
    E’ un problema degli Albenganesi ? Della loro mentalità fondamentalmente contadina ? No, non credo… credo piuttosto che le persone vadano educate ad apprezzare la musica, il teatro, l’arte in generale, possibilmente fino da quando sono solo dei ragazzini (e ad Albenga abbiamo un corpo insegnante che sin dalla scuola materna si prodiga nello sforzo di educare i giovani… poi a un certo punto tutto si perde…), e questo è un compito della struttura pubblica, sia direttamente che indirettamente, e questo indipendentemente dal tessuto sociale ed economico sottostante; sottolineo che chi ha la sensibilità e la capacità di apprezzare un concerto, un’opera teatrale, una mostra di pittura e quant’altro faccia cultura è COMUNQUE una persona migliore, e questo indipendentemente dalla sua posizione sociale e culturale (non serve essere laureati.. anzi siamo pieni di laureati che non sono mai andati a un concerto, a una mostra o a uno spettacolo teatrale, a meno che non ci sia l’amico, il parente etc che ce li trascina…).
    Credo anche che la soddisfazione più grande di un artista sia quello di vedere riflessa la propria emozione negli occhi del pubblico, e più l’emozione varia da spettatore a spettatore (perché l’emozione è soggettiva) e più l’artista ha raggiunto il suo obiettivo e ne è felice.
    Purtroppo ho la netta sensazione (e parlo dell’Italia in generale) che a chi ci amministra non interessa assolutamente che la gente sia migliore, e, soprattutto, che acquisisca una propria capacità critica, ad eccezione delle amministrazioni comunali un po’ più “illuminate” (e non parlo di destra o sinistra, attenzione) che si rendono conto di quanto prezioso sia mantenere vivo l’interesse della gente nella cultura.
    Di cose da dire ce ne sarebbero tante…. Ma sinceramente dopo un po’ lo scrivere mi stanca, sono abituato a scrivere canzoni, non romanzi…
    affinerei però a questo punto il concetto di professionista citato da Giampiero, ovvero, parlerei piuttosto di professionalità. perchè un dilettante può comunque essere professionale in quello che fa, anche se lo fa per puro diletto… ed è questo secondo me il punto: io ho smesso in questo momento di fare musica perché mi sono reso conto di farlo senza professionalità, e credo che molti in questa città dovrebbero fare lo stesso oppure imparare a essere molto più professionali.. e quando parlo di professionalità non parlo solo di capacità tecnica, ma di rispetto verso il pubblico al quale si sta offrendo in quel momento non un piatto di polenta con la salsiccia, ma pura emozione… è un serpente che si morde la coda… perché quando il pubblico sente la tua emozione e prova emozione, a quel punto rispetta l’artista, sia esso professionista che dilettante.
    Attualmente sto facendo teatro, con un’associazione di Finale Ligure e grazie alla splendida regista con cui “lavoro” (sì, lavoro, perché in ogni caso l’approccio deve essere quello) ho imparato che su un palco ci si deve salire sempre con la dovuta concentrazione e con il dovuto rispetto nei confronti del pubblico, perché si fa arte sì per se, ma anche per aiutare gli altri a riscoprire sensazioni che fanno parte del nostro essere ma che spesso abbiamo paura o non siamo capaci di esternare…

  6. Per essere ancora più chiari a beneficio di tutti (specialmente di coloro che non avessero letto integralmente il mio memoriale): sono proprio i pregiudizi sui musicisti da parte del pubblico, alimentati dalla conoscenza superficiale della materia e dalla lacunosità delle capacità di giudizio, che alimentano tragicamente le difficoltà a vivere di musica in Italia.
    Ribadisco ancora una volta: il sottoscritto ha fatto le proprie scelte, e per le cose musicali (delle quali si occupa per lavoro) si sente in diritto di dire la propria, anche se questo equivale a scuotere ragnatele di interessi che, di musicale, hanno ben poco (o, meglio ancora, per le quali l’aspetto musicale viene spesso trascurato, a vantaggio di altri aspetti). Dato che è stato proprio il sottoscritto a scegliere di fare il musicista, andando contro la morale comune del luogo dove è nato (e anche questo è specificato, ma a quanto pare, leggere costa fatica), sarà sua premura affrontare le difficoltà che una scelta di questo tipo comporta, e se lavorerà con coscienza e abnegazione riuscirà a sfangarla. In caso contrario, se proprio il sottoscritto dovrà finire a fare il commesso da Saturn, avrà la consapevolezza di averci provato fino in fondo, e di aver tentato tutte le strade possibili per riuscire. E senza rancore nè rimpianti, accetterà l’idea di non essere tagliato per fare il musicista.
    GLB.

  7. @ the magic horn: probabilmente la querelle finirà in una bolla di sapone, ma credo che un senso ce l’abbia, e lo argomento in maniera piuttosto diffusa e circostanziata. Non sono più un “dopolavorista” da tempo (almeno dal 2000), e in questo lasso di tempo ho agito in modo tale da limitare i contesti poco professionali (suonando spessissimo fianco a fianco con onesti e splendidi dilettanti, nel senso di “coloro che si dilettano”). Inoltre, proprio perchè sono molto attento alle difficoltà che un professionista deve fronteggiare di questi tempi in Italia, al pari di molti miei colleghi e amici musicisti cito spesso l’estero in quanto, fuori dall’Italia, la professione del musicista è riconosciuta, e questo fa sì che si evitino dubbi: chi si diletta, ha i propri spazi e – non recependo compensi – non guasta il mercato. Il ciclista dilettante non viene pagato quando sale in sella per farsi il giretto della domenica mattina, ma ci mette passione e dedizione, e soprattutto SI IMPEGNA COME SE DOVESSE CORRERE AL TOUR DE FRANCE CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE NON LO FARA’ MAI VERAMENTE. Per quanto riguarda, invece, la petizione che Lei suggerisce, ho il timore che quest’ultima avrebbe meno effetto di questa querelle, in quanto – a giudicare dai commenti poco lungimiranti – la miopia ingauna farebbe sì che, nella Commissione Artistica da Lei ipotizzata, finirebbero i “soliti noti”, secondo un malcostume tipicamente italiano dal quale, purtroppo, nemmeno Albenga è esente. E saremmo punto e a capo.
    Infine, me lo lasci dire: a mio avviso, esprimere la propria opinione facendosi carico dell’inevitabile codazzo di delatori, dopo aver compiuto scelte forse impopolari (sapendo bene che quelle “non impopolari”, e non condivise dal gregge, non mi avrebbero fatto crescere, come musicista e come essere umano) non è sparare a zero. Le mie parole non sono certo “politically correct”, men che meno di “stizza”: qualora qualcuno si fosse risentito, è segno che – probabilmente – ho messo il dito in qualche piaga: in tal senso, il risentimento di questo qualcuno fa male solo a lui stesso, purtroppo.
    GLB.

  8. Buongiorno a tutti!

    Scrivo per la prima volta sulla vostra testata, e non mi aspetto di essere pubblicato. Intervengo nella “querelle” solo per fare un appunto (ammetto di non aver letto tutti i “botta e risposta”, perchè purtroppo non ho tutto il tempo libero per dedicarmi a queste dispute intellettuali): ha davvero senso tutto ciò?
    Mi spiego: GLB ha solo sparato a zero su persone che fanno concretamente musica nei luoghi dove lui è cresciuto, anche musicalmente. Anch’egli è stato (e forse è ancora, a periodi alterni) un “dopolavorista”, e dovrebbe sapere benissimo che, a causa della situazione che c’è in Italia oggi, è difficile mantenersi con la musica. Ciò non toglie che, come accade all’estero (che lui cita tantissimo), i “dilettanti” siano spesso più professionali dei professionisti, ed a volte più preparati, e che siano essi stessi a portare avanti le “stagioni” nelle piccole realtà come Albenga. Lui chiede più competenza nelle autorità? Benissimo: faccia una petizione per chiedere che venga costituita una commissione artistica, che decida chi deve suonare e dove.
    Sicuramente c’è molto da cambiare, in questo Paese e soprattutto in questa regione, ma, secondo me, non cambierà nulla con parole di stizza scritte su un giornale on-line, ma agendo attivamente sul luogo, e parlando costruttivamente con le persone.

  9. Sono appena tornato da una breve vacanza in una città d’arte. Ho gli occhi e il cuore pieni della bellezza che ha reso famosa l’Italia nel mondo… Ho provato emozioni difficilmente descrivibili di fronte a opere di Botticelli, Michelangelo, Leonardo da Vinci, Donatello, Gozzoli…

    Leggendo il memoriale di GLB una frase mi ha colpito. La cito: “…fate in modo che, nel pubblico, sorga una rinnovata curiosità verso la Musica in ogni sua forma (curiosità estetica, e non solo per l’aspetto dell’intrattenimento)…”

    Questo è uno degli aspetti del Rinascimento che mi piace di più… Gli artisti creavano, la gente vedeva, discuteva, capiva… comprendeva… Ok, la pittura la scultura e l’architettura non sono la Musica di cui parla Lo Bello, ma… che diamine… qualcuno sa spiegarmi perché l’arte e tutto ciò che la riguarda (fruizione compresa…) è caduta così in basso… in Italia?

    Che torni la fruizione estetica.
    Il materiale su cui allenarci… per fortuna non ci manca!

    Concludo con questa perla alla quale ho assistito poche settimane fa in un parco acquatico della zona: “oh, alla piscina c’è Maicolggecson che balla” … “ma allora non è morto!”

  10. @ Capitan Miki: di patologico c’è solo la ristrettezza di vedute dei commenti, purtroppo…

    @ valentina: casualmente, tutti i commentatori che esprimono una posizione differente dalla mia lo fanno per criticare la mia personalità e le mie qualità artistiche. Io non volevo questo, ma purtroppo mi vedo costretto a difendermi: Le chiedo di non avermene a male se mi batto per le cose in cui credo.
    Inoltre, non ho la pretesa di avere la scienza infusa, ma (e lo ripeto per l’ennesima volta) le mie opinioni sono sostenute dall’oggettività della prospettiva storica, sociale e culturale, ma soprattutto da una grande voglia di mettersi in discussione giorno per giorno – nella mia professione ma non solo – e da una capacità di giudizio che, ad analizzare molti dei commenti al mio memoriale, in territorio ingauno scarseggia. Riconosco che affermare cose di questo genere non è per niente “politically correct”, specialmente in un tessuto sociale come quello di Albenga, nel quale, per paura del giudizio del vicino di casa, le opinioni del singolo vengono spesso represse in nome della morale comune, in un’ottica borghese e reazionaria che mi ha dato fastidio al tal punto che sono andato a vivere lontano. Allo stesso tempo, se le mie esternazioni vanno a mettere il dito in qualche piaga, purtroppo non ci posso fare niente, ed accusare me per un’oggettività davanti agli occhi di chiunque è poco utile al cambiamento da me -e non solo – sperato.

  11. Sig. Lo Bello,
    lei parla di dibattito costruttivo ma casualmente tutti i commentatori che esprimono una posizione differente dalla sua ricevono puntualmente da lei una replica in difesa del suo memoriale……provi a mettersi in discussione, senza partire dall’assoluta convinzione che quello che lei pensa e scrive sia l’ unica verità. Se il suo ruolo fino ad ora è stato solo quello di difendere a spada tratta, sempre e comunque, il suo memoriale, allora non si tratta di dibattito costruttivo, ma di un dialogo tra sordi con il solo obiettivo di ottenere un po’ di visibilità.
    Lei parla di sua oggettività e umiltà, ma sostenere che : “Parallelamente, trovo che anche Albenga non sia una città dove si possa parlare di musica e ancor meno di musicisti professionisti e (soprattutto) professionali” dimostra forse che lei è oggettivo e umile? Ho dei seri dubbi.

  12. @Augusto quoto in pieno con te. Adesso basta! Tra i commentatori non c’è uno psicologo? Ho sentore di qualcosa di patologico! BANG BANG.

  13. @ papero90: Le notizie da Lei riportate non mi sono sfuggite per niente, altrettanto – purtroppo – non si può dire per Lei, che col suo intervento mi dimostra (non è il primo, e non sarà sicuramente l’ultimo) di non saper leggere, o di leggere quel tanto che basta per muovermi accuse che non mi sfiorano neppure.
    Dato che li cita, sappia che
    1 – Collina, oltre che un amico, è un musicista professionista, che ha sfruttato unicamente il suo talento per ritagliarsi il meritato spazio, e se non fosse stato per le esperienze fatte fuori dal territorio ingauno, oggi non avrebbe la visibilità e la credibilità che a lui spettano. Molti altri, invece, fanno leva solo sull’ignoranza e sulla millanteria, perdendo di vista il proprio ruolo, ed è proprio questo che a me non piace;
    2 – Lagorio e la sua big band (della quale, peraltro, faccio parte anch’io) sono un esempio di coraggio musicale, in quanto mantenere un’orchestra con così tanti elementi coi tempi che corrono è un’operazione che richiede coraggio, passione, dedizione e un profondo amore per la musica.
    Quindi, nessuno dei due musicisti che Lei (ribadisco, Lei) ha citato non rientra nella categoria del doppiolavoristi esaltati che cerco di smascherare io.

    Pertanto, La prego di rileggere serenamente ed attentamente il mio memoriale, prima di sparare sentenze sul mio ego e – soprattutto – prima di finire a fare nomi e classifiche di merito.

    Saluti torinesi da un ex-ingauno a cui piacerebbe vedere la propria città evolversi e perdere fastidiosi pregiudizi.

    GLB.

  14. Qui di seguito incollo il mio commento rivisto e depauperato delle sue parti più “pesanti” , affinchè il buon Pinna stavolta lo pubblichi.
    Almeno spero, o altrimenti dovrò dubitare della sua imparzialità: Lo Bello non ha solo espresso un giudizio (come dice lui), ha fatto di più.
    Lasci che anche gli altri lo possano fare.

    Ossequi

    @ X-RAY: La invito a rileggere quanto ho scritto in precedenza e le indicazioni delle Info. Per le ragioni già dette, il suo commento – le ripeto per l’ultima volta – non sarà pubblicato. Cordialità. Fabrizio Pinna – L’Editore / Direttivo Corsara

  15. @ Carlo Alberto: Lei scrive “E’ più facile fare divertimento non cultura, purtroppo però i turisti che vengono ad Albenga sembra che preferiscano questo”. Con tutta probabilità è così, ma i turisti preferiscono il divertimento perchè il circolo vizioso che io ho descritto ha agito, in passato, affinchè fosse così oggi, ad Albenga. Bordighera – per proseguire con l’esempio citato – ha investito, investe e (tagli permettendo) credo investirà su rassegne nelle quali le proposte sono diversificate e scelte con occhio critico, per accontentare TANTI, non molti (sempre per usare parole sue).

    Qualcuno si offende se dico che sono stanco di ripetere le stesse cose?

    GLB.

  16. @ X-RAY: partendo dal presupposto che i moderatori di Albengacorsara fanno il loro lavoro per evitare che i cuori si scaldino eccessivamente, non ritengo che “leggere, interpretare e valutare” (your words…) una situazione da un punto di vista storico, sociale, politico e culturale possa equivalere a “sparare a zero” (your words, again…), specialmente quando lo si faccia rimanendo il più possibile nell’oggettività (anche qualora la crudezza dei fatti potesse irritare qualcuno) e – cosa più importante – evitando di fare nomi. Inoltre, la mia è e rimane un’analisi nella quale RIPETUTAMENTE sottolineo il carattere generale e statistico del mio sguardo critico, senza scendere nello specifico: nel caso in cui Tizio si sentisse additato, probabilmente ho colto nel segno, e gli attacchi personali che lo stesso Tizio rivolge a me fanno male solo a lui.

    GLB

  17. CERTO CHE DIRE, SIG. LO BELLO E CONSORTE, CHE AD ALBENGA “Parallelamente, trovo che anche Albenga non sia una città dove si possa parlare di musica e ancor meno di musicisti professionisti e (soprattutto) professionali”

    VUOL DIRE NON SAPERE COSA ALBENGA STA PROPONENDO (palazzo oddo, comune, associazioni etc…) …. E CHE MUSICISTI ALBENGA HA, UNO SU TUTTI (MI SCUSO DA SUBITO CON L’EGO SMISURATO DEL SIG. LO BELLO) DEL PROF. ALESSANDRO COLLINA CHE è CONOSCIUTO A LIVELLO EUROPEO!!!

    RIPORTO NOTIZIA SICURAMENTE SFUGGITA AL SIG. LO BELLO…

    “Il grande jazz ritorna sul Lungomare di Albenga. Dopo il successo dell’esibizione della Jazz Ambassadors Big Band del maestro Leo Lagorio, che ha scelto la città ingauna per il suo unico concerto della stagione estiva, Sabato 20 Agosto alle ore 21.30, nella ZTL “Albenga on the Beach” in Lungomare Cristoforo Colombo, si esibirà il gruppo di fama internazionale “5 AM Andy Gravish – Mike Campagna Quintet”.

    Composto dagli statunitensi Andy Gravish (tromba) e Michael Campagna (sax), dal francese Marc Peillon (contrabbasso) e dagli italiani Alessandro Collina (pianoforte) e Rodolfo Cervetto (batteria)”

    SALUTI INGAUNI…DA UN INGAUNO CHE NON CRITICA LA PROPRIA TERRA!!!!

  18. @ Sollecito e Carlo Alberto: a proposito di “Magiche trasparenze”, era stata annunciata “tra luglio e agosto” una riunione con la Soprintendenza per decidere il futuro della mostra. Voi avete novità? Ma non solo voi, ovviamente…

  19. Caro Pinna, quando ci si mette in gioco e ci si espone a pubblica mercè come ha fatto il “bravo” Lo Bello, si devono anche accettare le critiche rivolte alla persona: troppo facile sparare a zero su tutto e su tutti in questa maniera.
    Lui ha avuto “una parola buona” per tutti, lasci che anche il lettore medio del suo giornale possa farlo.
    Non inventi scuse come il rispetto verso l’interlocutore, mi sembra di non averlo assolutamente offeso: ho solo letto, interpretato, valutato.

    Ossequi

  20. Caro sollecito, hai perfettamente ragione ma purtroppo è fiato sprecato… anche uno degli ultimi commenti è della stessa persona che dici tu… (di P.O. quindi) e dato che la verità brucia sembra che voglia non parlar più della questione; tanto si sa, dureranno poco… per fortuna!! Ok sono andato un po’ “off-topic” come si suol dire… e per ultimo posso solo augurare ogni bene e fortuna a Lo Bello che ha avuto il coraggio (non da tutti) di mettere nero su bianco i suoi pensieri…

  21. @ Pegaso: ad ogni modo, dato che nel Suo intervento parla di miei familiari, ci tengo a sottolineare che la mia critica è rivolta a quei doppiolavoristi che si fanno prendere – a torto – da manie di grandezza, e che a parer mio stanno diventando troppi, in numero. Le assicuro che i miei familiari, coinvolti in faccende musicali ingaune da decenni (e ai quali peraltro devo rispetto massimo, perchè anche grazie a loro sono riuscito a fare della Musica una professione) non rientrano in questa categoria. Se Lei ritiene che io mi “imbrodi” o mi “autoincensi”, mi perdoni se Le dico che non ha letto integralmente il mio memoriale, o non ne ha capito i contenuti salienti.

    @ Augusto: i “bagni di umiltà” li faccio giorno per giorno, li facciano pure i doppiolavoristi che credono di essere artisti consumati.

    @ Eugenio: non è imbavagliando forzosamente un dibattito che molti – me per primo – si sforzano di mantenere sui binari della costruttività (nonostante ripetuti attacchi di basso profilo) che si risolve un problema che, per qualcuno, potrà anche essere di second’ordine, rispetto ad altri che l’Amministrazione Comunale deve fronteggiare.
    Gliela dico tutta? Io ho il timore più che fondato che la nostra classe politica, a tutti i livelli – quindi anche quello locale – rifugga dall’idea di avere cittadini dotati di una propria coscienza e di una propria capacità di giudizio, secondo un preciso piano di condizionamento socio-culturale. Un cittadino libero lo è soprattutto se è libero da pregiudizi (volendo – perchè no? – anche riconoscendo chi ha meriti artistici e chi millanta). Un cittadino meno libero si accontenta di quattro miss nel giro di due mesi. E’ questo il punto del quale bisogna discutere, non già delle mie buone o cattive qualità artistiche o della mia maggiore o minore presunzione. E discuterne iniziando dal piccolo di Piazza San Michele sarebbe già un incoraggiante punto di partenza, in prospettiva futura e su più larga scala.

    GLB.

  22. Ciao Carlo Alberto

    Purtroppo è così il piatto blu potrebbe lasciare la nostra città! grazie alle dubbie qualità di qualcuno

  23. Direi che la discussione si è esaurita quindi suggerirei alla redazione di fare un altro articolo che possa scatenare il dibattito…

  24. Civis o forse dovrei dire Marinella basta elogiare palazzo oddo! la Sua identità è vergognosamente facile da comprendere! Cerchi di utilizzare altri strumenti per accrescere i consensi riguardanti il Suo operato. CMQ mi unisco al Memorialista-Moralizzatore nell’elogiare le scelte della società P.O. che puntano sulla cultura….piatto blu, notte di note ecc. ecc.

  25. @ Alfredo: la mia espressione “sproloquio da bar” stava ad indicare tutta quella ridda di leggende urbane che circolano in certi ambienti (professionali o dilettantistici), che sono state meticolosamente raccolte nella stesura del libro in questione. Tutto questo rientrava nel taglio editoriale della pubblicazione, e non Le nascondo che ha strappato diversi sorrisi anche a me, nella mia veste di lettore. Ad ogni modo, se a qualcuno fosse parsa un’espressione poco felice, faccio ammenda e chiedo scusa per il linguaggio non appropriato.

    @ Pegaso: ringraziandola per gli auguri, e tirandole bonariamente le orecchie per avermi chiamato “GPL”, confondendomi con un carburante alternativo, voglio confessarLe che mi sarei arrovellato di più a tenermi tutto dentro… Non cambierà mai niente, forse, ma almeno ho detto come la pensavo a riguardo di questi argomenti. Sia stato utile o meno il mio memoriale, sarà il tempo a deciderlo, e se avrò perso qualche saluto a seguito della mia critica socio-culturale, mi consolo con un laconico “tanti nemici tanto onore”…

    @ Augusto: il suo è uno di quegli “attacchi di basso profilo” a cui speravo di non dover più rispondere, ma tant’è, lo faccio per rispetto di uno sconosciuto che esprime la sua opinione. Fino ad oggi non mi sono mai esibito a nome mio in territorio ingauno, questo è innegabile: è però altrettanto innegabile che ho avuto numerose occasioni per esibirmi in contesti orchestrali o collettivi. Oggi, per me, i tempi sono maturi per proporre progetti musicali ai quali partecipo come protagonista (mettendoci nome e faccia), farò le mie proposte: se verranno accettate sarò felice, in caso contrario sarò felice ugualmente… Per una porta che si chiude, si aprirà un portone, dicevano gli antichi… Di sicuro, questo dibattito mi serve anche per capire come, dove e quando formulare le mie proposte… O – forse – per capire di non proporre nulla. A buon intenditor…

    @ Civis: Lei sta parlando di eventi dell’ultimo anno, la mia analisi va molto più indietro nel tempo. Il “ravvedimento culturale” degli ultimi tempi è l’unica cosa di incoraggiante che intravedo nella mia città natale: un primo segnale di arricchimento dell’offerta culturale ingauna, che giunge dopo i decenni di disorganicità e leggerezza che descrivo nel memoriale. A questo proposito, vorrei elogiare pubblicamente il lavoro della Società Palazzo Oddo per quello che stanno facendo.

    GLB.

  26. @XRay,anche io ieri sera ho fatto un commento culinario,per sdramatizzare,poi tolto dall’elenco,ma nulla di male,e capibile,ripensadoci bene forse meglio cosi’ !!

    @Augusto,@ Molti Altri,forse non si è capito l’intento di Lo Bello,molto probabile che non essendoci tutto il lettera/memoriale scritto,e forsi pochi volgono a leggere per intero,ma ovviamente una sintesi giornalistica in prima pagina,viene mal interpretato il concetto che Lo Bello vuole fare intendere.Ovvero forse se leggete bene dove elenca in grossetto dall’osannarsi,molto centrato, diretto,oltre che capibile!!

  27. Beh… a Palazzo Oddo nel 2011 hanno suonato Dami Kim, la violinista prima classificata al premio Paganini 2010 e i maestri Polidori e Damerini che sono gli insegnanti di pianoforte del conservatorio di Genova, dire che non c’è stata attenzione per la musica di alto livello mi sembra proprio fuori luogo!

  28. Solo una affermazione: il musicista che parla nell’articolo non è più di Albenga e si vede… altrimenti si sarebbe reso conto che c’è molta musica, e molto di classe…se non è stato ancora chiamato…bè…forse un motivo ci sarà…che si faccia le opportune domande e forse anche un bel bagno di umiltà!

  29. Per la terza volta copio ed incollo il mio commento. Non mi sembra di essere stato offensivo nei confronti di nessuno, non ho usato parolacce ed insulti. Perchè non viene pubblicato?!?

    @ X-RAY: ho già richiamato al rispetto delle regole nello spazio commenti del Corsara, invitando in particolare a “discutere argomentando le proprie opinioni, anche in maniera accesa ma sempre mantenendo il rispetto dell’interlocutore”. Il suo è un lungo attacco al carattere e alla personalità di Gianpiero Lo Bello, riassumibile con l’ultima riga del suo commento, cioè che lo ritiene “davvero troppo pieno di se”. Opinione certamente legittima; tuttavia il senso del “dibattito” non è quello di discutere sulla simpatia o antipatia del musicista, ma sulle questioni da lui sollevate nella sua lettera/memoriale, cercando di andare al di là del suo modo di esporle che evidentemente è risultato e risulta particolarmente urtante a molti lettori. Cordialità. Fabrizio Pinna – L’Editore / Direttivo Corsara

  30. Carissimo GPL ho seguito questo dibattito on-line con molto interesse soprattutto per la difesa passionale delle proprie idee da parte di ognuno ,è questo è buono,anche se il rischio è quello di vedere solo la propria verità,il proprio punto di vista e rimanerne abbagliato
    Sono un appassionato/intenditore di musica e mi interesso molto da vicino agli eventi musicali (pochi a dire il vero!) che vengono proposti in zona,diciamo nel Ponente Ligure per restringere un po’ il campo.
    Diciamo che ascolto e apprezzo la buona musica e i bravi musicisti
    partiamo…..
    Un Comune come Albenga deve dare il giusto peso allo spettacolo (in tutte le sue forme compresa la Musica), ma con i problemi di immigrazione (clandestina e non) ,controllo del territorio,micro criminalità ,tagli al badget ecc. ecc. (sappiamo bene tutti quali problemi importanti devono essere affrontati quotidianamente) penso che la pianificazione delle manifestazioni socioculturalmusicali non occupi tutti gli ODG delle sedute di Consiglio e che verosimilmente tale attività avvenga in un periodo compreso tra Marzo e Giugno di ogni anno (a parte le eccezioni).
    Ora , sappiamo benissimo che con questa tempistica è molto difficile preparare un calendario equlibrato e di alto livello (ma da cittadini Ingauni non è neanche ciò che chiediamo come priorità a questa Amministrazione),tuttavia quest’anno si è assistito ad una stagione piuttosto ricca (con alti e bassi) ma pur sempre nutrita
    NEK e RON come eventi clou (che piacciano o no parliamo di artisti di caratura internazionale)
    Concerti con gruppi locali che propongono un repertorio Lirico – Sinfonico o perlomeno classico come Il Corpo Bandistico G.VERDI e la Musico Vocale Ingauna
    Eventi Jazz con gruppi Jazz come i 5A.M. e la JAZZ AMBASSADORS ,di quest’ultima band , (parlo perché presente alla serata) il concerto del 3 Agosto che cita nella lettera,nonostante i problemi di sound check e la goliardia del band leader (ci vuole anche quello per il pubblico), è stato di ottimo livello con punte altissime in brani come AGUA DE BEBER di Jobim che da solo valeva il prezzo del biglietto (se mai ne avessi pagato uno) grazie in particolare alla cantante Marina Pannuzzo e anche ai suoi interventi solistici e a quelli di un signore vicino a lei (non solo di sedia) che di cognome fa Lo Bello proprio come lei ma di nome Nico o Nicola (mi pare sia suo fratello!) che ho avuto il piacere di ascoltare in un altro contesto il 9 Settembre in Piazza San Michele in una strepitosa interpretazione della celeberrima aria di Rosina del Barbiere di Siviglia (bravura ,versatilità .. uso parole con cui spesso si imbroda e si autoincensa nella lettera)
    Non mi risulta che suo fratello sia un professionista ma suona come tale e in base ai suoi dictat e le sue idee dovrebbe stare a casa sul divano a guardare la tv e mangiare pop-corn,così come suo papà ,doppiolavorista anche lui, cofondatore del rinato Corpo Bandistico,anche lui … a casa!! cosa vogliono questi non professionisti che non sanno stare al proprio posto!! che nel tempo libero si rendano utili !!!
    Chiaramente queste ultime frasi provocatorie (che non intendono in nessun modo essere offensive verso di lei e la sua famiglia) sono un modo per farle capire che al mondo grazie a DIO c’è posto per tutti,(anzi se non fosse stato per suo papà che aveva il fuoco sacro della musica lei non sarebbe diventato il musicista che è) ed è sempre il pubblico che decreta questo o quel successo mai i suoi interpreti.
    Proseguendo con l’elenco….
    Concerti vari a Palazzo Oddo,in Piazza dei Leoni eseguiti da ottimi artisti (arpisti,pianisti,clarinettisti,flautisti trii ,quartetti ecc.)
    Concerti Lirici
    Spettacoli di musica/cabaret tipo i piu’ volte citati “stavolta mia moglie…” in cui si fondono musica e comicità per due ore di spettacolo davvero esilaranti e di eccellente livello musicale (lo spessore musicale dei componenti si sente subito)
    E ancora i Beach Buoys capitanati dalla Sandra Berriolo,gli Urban Blues …. e tutti i gruppi emergenti di ragazzi giovani e meno giovani che offrono comunque qualche ora di distrazione per il turista e per i residenti.
    L’elenco è lunghissimo e certamente contiene anche qualche impostore e qualche millantatore,questo è fuor di dubbio ed in questo senso il suo sfogo è comprensibile e in piccola parte lo comprendo,dentro c’è soprattutto la difesa della propria professione (difesa nobilissima) e la rabbia per il clientelismo e nepotismo strisciante che a volte è davvero troppo evidente.

    Per concludere quindi,anche se lungi da me il dare consigli e dispensare paternali, prenda fiato (come fa con la tromba) conti fino a 10 e tiri dritto per la sua strada senza arrovellarsi a destra e a manca e lottare contro i mulini a vento perché fa solo male a se stesso,se quello che conta di più per lei è la musica pensi solo a quello,i mezzi non le mancano e se son rose fioriranno come si suol dire…
    In bocca al Lupo per la sua carriera
    Augurandole fortuna e successo la saluto caramente

  31. Concordo con Sandra e fortemente sostengo il suo sforzo ed impegno nell’aver realizzato un libro di cui tutti i musicisti ( se è permesso usare questo termine per riferirmi a chi suona o ha suonato in allora per diletto o professione) sono fieri per il suo valore ed importanza testimoniale e documentale. Non accetto e non concordo con chi scrive che il libero riporta “sproloqui da bar” perchè mi fa presumere che non è stato compreso l’intento ed il modus operandi dell’autrice.
    Poco importa comunque con il presente scarno dibattito al quale non si riesce a dare quella vere verve che potrebbe meritare, attraverso apporti di interventi competenti che prescindano dalla soggettività del musicista ( tutti si è presuntosi, dilettanti e professionisti, ma è nella musica come nello sport, arti ecc ), per cercare di capire perchè ad esempio continuano a proliferare musicisti che fingono di esibirsi, tristemente con solo basi, capire e farsi una ragione o meno del perchè al pubblico non gliene frega niente che sei tecnicamente un top talentuoso, ma che vuole divertirsi ed essere lui l’attore principale esibendosi nei karaoke, partecipando ai balli di gruppo, al ruolo del dj che sento dire “suonano”, ai corsi su internet per imparare uno strumento musicale che dopo poche ore ti assicurano di essere già un maestro!!! E’ forse l’evolversi del mondo della musica e poi per forza, leggendo gli interventi dei musicisti nel libro di Sandra, questi possono sembrare sproloqui. Ma quelli invece sono verità di vissuto che hanno accompagnato quella passione per la musica che tanti ancora oggi dimostrano di avere indissolubilmente dentro, salendo ancora su un palco o esibendosi nei pochi in zona locali, dove si fa musica, dal vivo, di qualunque genere.

  32. …siccome “non in linea” sono stato censurato negli ultimi 3 commenti ( che erano ironici…ma mai offensivi)…
    Peccato…pensavo che ci fosse libertà di espressione su questa rubrica….ma pare che non sia cosi…..pazienza….un lettore ed un commentatore in meno

    @ Infingardo: Sia serio: “non in linea” con cosa o con chi? Semplicemente alcuni suoi commenti – e non solo, peraltro, gli ultimi cestinati… – non erano “ironici” ma solo sterilmente offensivi. Esisono regole precise per i commenti sul Corsara, le quali vanno rispettate alla lettera in particolare da chi non si firma con nome e cognome: discutere argomentando le proprie opinioni, anche in maniera accesa ma sempre mantenendo il rispetto dell’interlocutore. Spiacente che lei non condivida queste elementari regole alla base di un qualsiasi “dibattito” civile e costruttivo. Cordialità. Fabrizio Pinna – L’Editore / Direttivo Corsara

  33. @ Carlo Alberto: Speriamo che continuino ad organizzare “su la testa” anche il prossimo anno. A mio modo di vedere quel genere di musica rappresenta il giusto “compromesso” fra cultura e fruibilità musicale!

  34. Buona sera. E’ più facile fare divertiomento non cultura, purtroppo però i turisti che vengono ad Albenga sembra che preferiscano questo. Certo non li possiamo paragonare a quelli di Bordighera. Dei nostri giovani che cercano di fare un pò di musica e cultura, nele mese di febbraio sono riusciti a portare ad una manifestazione Gualazzi. Io quella sera ero presente e con me molti altri. Dico Molti non TANTI. Poi dopo quello che è successo a Sanremo Gualazzi è diventato una star che suona buona musica e credo che abbia avuto il successo che merita.
    PS. Quei giovani vanno avanti con tanti problemi, senza aiuti politici e ben poco dal comune di Albenga meno male che ci sono i soliti sponsor. Un Saluto

  35. @ Gennaro: grazie per l’interesse, ma purtroppo, in questo finale di stagione estiva, ho diversi impegni artistici già programmati, che non mi consentono di accettare la proposta di un concerto gratuito in territorio ingauno. Per la prossima estate se ne potrà parlare, se ne avrò voglia…

    @ sollecito: dato che sono un professionista serio e versatile, non faccio solo jazz (l’11 settembre, ad esempio, suonerò musica barocca in trio nella chiesa di Santo Stefano di Villanova d’Albenga: siete tutti invitati…). Per quanto riguarda le bottigliette lanciate per aria, Le assicuro che avevo i miei buoni motivi per compiere quel gesto su cui Lei fa tanta ironia: spero si apprezzi che quel tipo di istintività abbia lasciato il posto alla razionalità, altrimenti il memoriale di cinque pagine sarebbe stato lungo cinque righe, con contenuti assolutamente offensivi per molti presunti musicisti. Volevo evitare questo, e credo di esserci riuscito, nonostante qualcuno abbia voluto, in seguito, buttarla sulla rissa (forse perchè l’oggettività di un osservatore esterno come me può dar fastidio).

    @ Sandra Corsara (1): sono d’accordo al 101% con Lei che “nulla vieta che il medico per hobby faccia fotografie o giochi a tennis o suoni la batteria con gli amici”, non lo sono per niente quando costoro, auto-incensandosi con pochissimi diritti, si atteggiano da artisti consumati. Il tormentone non finisce perchè qualcuno non ha ben chiaro questo mio assunto.

    @ Sandra Corsara (2): anche in questo caso sono pienamente d’accordo, con una piccola digressione: alcuni eventi musicali prendono vita perchè “in Comune ho delle conoscenze, vedrai che ci fanno suonare”, e questo è un dato di fatto innegabile. Se le Amministrazioni Comunali mi avessero dimostrato, negli ultimi – diciamo – vent’anni, l’intenzione di programmare eventi musicali con cognizione di causa (vedi la stagione di Bordighera citata dalla mia compagna), mai avrei concepito l’idea di sollevare un polverone simile. Anche perchè (e si torna al punto precedente) soltanto lo stare sul palco ha instillato, nelle menti di qualcuno, l’idea distorta di essere musicista.

    @ Sandra Corsara (3): concordo anche in questa analisi. Peccato che, purtroppo, il dilettante fotoamatore che sta salvando il parente del fotografo professionista in sala operatoria, ogni tanto, dimentichi di essere un dilettante fotoamatore quando espongono le sue foto piene di errori.

    Ad ogni modo, ribadisco, cara Sandra Corsara, che la sua pubblicazione è molto piacevole alla lettura, ed apprezzo molto il tempo e le energie da Lei spesi nella sua realizzazione.

    Spero di aver finito di rintuzzare attacchi di basso profilo, e che il “tormentone” lasci spazio al dibattito vero.

    GLB.

  36. vorrei che terminasse ‘sto tormentone, perchè intanto qui non si va da nessuna parte! Son convinta che se fossimo tutti in un bar, a quest’ora avremmo già convenuto che siamo tutti d’accordo.
    Vorrei solo dire che:
    1 il mio libro è una raccolta di ricordi giovanili, per manifestare l’entusiasmo che una generazione ha messo nella musica. Altri l’hanno messa nello sport ma poi nella vita han fatto altro. Altri ancora nella fotografia ma poi non son diventati Cartier Bresson e fanno l’inpiegato. Non voleva essere l’elegia di chi ha sfondato nella musica e anzi, se leggete tra le righe, è messa in evidenza tutta la sprovvedutezza dei ragazzi che ci provanoe poi a volte ci riescono. Ora se voglio andare da un bravo medico o barbire non mi importa se da giovane strimpallava, ma solo che sia un bravo medico o barbiere. Così come pretendo che chi ha scelto di fare musica lo faccia bene, anche se non sa fare un’iniezione. Ma nulla vieta che il medico per hobby faccia fotografie o giochi a tennis o suoni la batteria con gli amici.
    2. Secondo me bisogna lavorare seriamente senza prendersi troppo sul serio. Quindi se uno suona come hobby e non per professione, non deve tirarsela e credersi Armstrong (solo per far eun esempio). Intanto non arriverà mai da nessuna parte. Mai la Filarmonica di Berlino gli proporrà un concerto. Se fa concertini locali va pure bene, ma mai arriverà in locali dove solo i professionisti sono accettati.
    3 Apprezzo ugualmente la mostra fotografica dell’Associazione di volontariato, con le foto dei soci dilettanti allo sbaraglio, come la mostra del grande fotografo. Do ovviamente un peso diverso alle due cose. Solo un esperto potrà apprezzare le differenze e spiegarmi i 6578 errori delle foto dei dilettanti. E’ importante che il dilettante accetti le critiche da chi ne sa più di lui. Così come il professionista continua a studiare e sperimentare, mentre il dilettante fotoamatore.magari è in sala operatoria a salvargli un parente.
    Ciao a tutti
    ps. scusate gli errori di battitura ma intanto controllavo la cena…ahaha

  37. io non mancherò di certo, speriamo che suoni musica jazz e che non si diverta a tirare bottigliette come in occasione del concerto citato nel memoriale :-)!!!

  38. Bene, allora vuol dire che un’altro concerto a gratis sarà ancora possibile in questo fine stagione estiva? Grandioso Lo Bello! Scrivo un’email adesso al sindaco Guarnieri per annunciare la tua disponibilità anticipata qui!!!

  39. @ Gennaro:
    1 – ho già suonato un sacco di volte gratis per il Comune di Albenga, in gioventù
    2 – chi parla di smacco non sono io, in quanto non è mia intenzione fare le cose per smacco (leggi: non ho bisogno di fare la carità al Comune di Albenga)
    3 – le allusioni all’intervento della mia compagna sono gratuite.

    A quanto pare non ci capiamo.
    GLB.

  40. Non capisco tale accanimento,su Lo Bello,forse ha innescato la miccia giusta,quella che ad Albenga o è gratis o nulla,se non un livello medio basso,visto forse le poche disponibilità economiche dell’assessorato in causa,anche se tace in merito,ma questo riguarda qualunque cosa,questa è la figura ingauna??Forse un “cambiamento” non farebbe male,di solito i cambiamenti se migliorativi vanno apprezzati,non sminuiti come solito fare dai soliti,ignari, radicati , sul cosa voglia dire cambiamento,se non si migliora non si và da nessuna parte,si rimane rinchiusi in un bigottismo ottuso,che sicuramente non porta la città di Albenga al posto che si meriterebbe.

  41. Caro Lobello,
    Lo ripeto per la terza volta. Uno smacco a tutti può essere segnato solo offrendo gratuitamente un’esibizione musicale per la città di Albenga, che ti ha dato i natali. Il resto, anche se in questa pagina leggessimo l’intervento della tua mamma, del tuo papà e di tuo fratello, sarebbe un di più che poco porta al favore della causa… Forza, ti è difficile dire qui che suonerai la tromba ad Albenga gratuitamente??? Il Sindaco e gli amministratori tutti potrebbero risvegliarsi da questa mipia musicale che li attanaglia 🙂

  42. @ Infingardo: Bruce SPRINGSTEEN (con due “e”) è statunutense, e negli USA non ci sono problemi di doppiolavorismo o dilettantismo. Chi studia musica, lavora nella musica e si esibisce dietro compenso… Così facendo, lavorano tutti… Magari non a paghe esaltanti, ma se non altro il loro mercato professionale non è inquinato da doppiolavoristi che vanno a suonare a due lire.
    Per quanto riguarda il suonare per strada (dato che è la seconda volta che Lei cita i menestrelli), il discorso è molto più semplice: quella è una filosofia di vita, e in altri Paesi (USA, Francia, Germania, Nord Europa) molti la seguono per motivi ideologici, sapendo che – comunque – le persone che vedono un musicista di strada vedono COMUNQUE un musicista, non uno scappato di casa.

    Pertanto, l’esempio da Lei citato, per quanto d’effetto, è poco calzante, in quanto il tessuto socio-culturale in cui Springsteen è nato e cresciuto è completamente diverso da quello italiano (a maggior ragione da quello albenganese).
    GLB.

  43. @ Gennaro: sono costretto a ripetere un ritornello già sentito… La motivazione che mi ha portato ad innescare questa polemica non è una mera creazione di spazio per i miei progetti, bensì un augurio affinché TUTTI (pubblico, musicisti, Enti Locali) possano valutare le proposte musicali ingaune con occhio critico ed oggettivo. Finora, pochi tra quelli che hanno commentato mi hanno dimostrato una minima volontà, in questo senso.
    GLB.

  44. Buongiorno a tutti.
    Leggendo tutti questi commenti, mi permetto di esporre anche io ciò che penso e soprattutto vedo.
    Mi chiamo Elisabetta Isola, sono la compagna di Gianpiero Lo Bello.
    Cercherò di tramutare i miei pensieri in parole, rimanendo il più possibile obiettiva, mettendo a tacere ogni allusione al fatto che il mio sostegno in questo dibattito non sia dovuto al solo fatto che amo la persona con cui vivo.
    Innanzitutto premetto che anch’io sono cresciuta in una realtà davvero piccola, musicalmente parlando: quella di un piccolo paese dell’entroterra genovese. Genova, per quanto bella, non è di sicuro una città che aiuta e investe sulla musica, specie quando, chi come me, ha intrapreso la carriera di cantante lirica a seguito di una scelta ben precisa e motivata. E sottolineo il fatto che, dopo molti anni di studio in Conservatorio, anni di “gavetta” ed esperienze fatte, questo per me è diventato un lavoro che conduco con molta serietà e impegno, e che fortunatamente, sino ad ora, mi ha sempre gratificata e mi ha sempre fatto ottenere i massimi risultati da me e dagli altri sperati.
    Parallelamente, trovo che anche Albenga non sia una città dove si possa parlare di musica e ancor meno di musicisti professionisti e (soprattutto) professionali.

    Inoltre, ragionando per ciò che vedo, non trovo sia nemmeno una città dedita al turismo.. mi spiego meglio.. alcuni giorni fa mi trovavo in stazione ad Albenga, e aspettando il treno, iniziai una conversazione con una signora di Milano..cito parole sue… ”Albenga sarà anche una bella cittadina, però di turismo non se ne capisce proprio..l’importante per loro è che ci sia frutta e verdura da commerciare”… mi dispiace essere d’accordo con questa visione delle cose, ma anche io, da perfetta estranea, quando vengo in questa città, noto esattamente le stesse magagne (a Spotorno decine di alberghi, ad Albenga tre malcontati…)
    E attenzione…con ciò che ho detto non rimprovero la questione che Albenga viva grazie ad una economia basata sull’agricoltura, bensì RIMPROVERO IL FATTO CHE LE PERSONE SI IMPROVVISINO IN RUOLI CHE PURTROPPO NON GLI APPARTENGONO, DANNEGGIANDO COSÌ TUTTO IL MERCATO..
    Una soluzione ci sarebbe: essere amico/parente di chi tira i fili, o associarsi a questo/quel circolo…
    No, grazie: preferisco che chi mi chiama lo faccia per le mie qualità e per la bontà del prodotto che sono in grado di offrire.

    Il problema più grave, come sottolineato dal mio compagno, sta nella totale mancanza di confronto con realtà e persone che – per alcuni aspetti – possono essere più talentuosi e determinati.
    A questo proposito, cito un’altra esperienza diretta. Poco tempo fa, sono stata ingaggiata per un concerto inserito nella rassegna “Estate in Anglicana”, organizzata dal Comune di Bordighera. L’edizione 2011 era la quattordicesima… Ho proposto un repertorio lirico in duo con una pianista (albenganese pure lei), e già dal nostro arrivo nel luogo del concerto ci siamo rese conto della ENORME attenzione nei confronti degli artisti, a partire dai dettagli minimi (come l’acqua in frigo, il camerino ed il bagno). Leggendo la programmazione, poi, abbiamo constatato che il nostro concerto era inserito in un programma che comprendeva prosa, musica popolare, jazz, opera, teatro per bambini… Questo significa solo una cosa: che a Bordighera, come molti altri Comuni rivieraschi (non solo liguri) c’è profonda attenzione e rispetto per le esigenze di TUTTI i turisti, e che questi aspetti di attenzione e rispetto sono stati pianificati e programmati sul lungo periodo.
    Nella città natale del mio compagno, purtroppo, noto che questi aspetti sono decisamente trascurati.
    Elisabetta Isola.

  45. Caro Gianpiero Lo Bello,

    te lo ripeto. Se hai chiesto due incontri per concordare evento e compenso, fa una bella cosa. Proponi di fare l’evento GRATUITAMENTE … e allora sì, passerai per un Signore. Diversamente la polemica innescata qui dalle tue dichiarazioni potrebbe essere giudicata fine a se stessa, per incentivare un evento dietro compenso. Fidati, GRATUITAMENTE!!! E farai bella figura

  46. …mentre leggevo le ultime battute….mi è tornata in mente la figura di Bruce Springstein che nei giorni scorsi ha preso la chitarra e si è messo a suonare (gratis) come un menestrello sconosciuto per le strade della città….non riconosciuto da centinaia di passanti….
    Chissà se qualcuno passando ha storto la bocca …tacciandolo di dilettantismo…doppiolavorismo…ecc….non voglio gettare altra benzina sul fuoco….ma c’è da meditare!!!

  47. @ Gennaro: ho inviato due mail al Sindaco, con le quali chiedevo un incontro per potermi esibire nella mia città natale. Nessuna delle due ha avuto risposta. Ed avrei chiesto un compenso decisamente inferiore a quello che chiedo normalmente quando piazzo i miei progetti, in quanto avrei pagato solo i musicisti che mi avrebbero accompagnato, ed io avrei suonato gratis. Scarso interesse alle mie proposte? Forse… E allora si rientra nel commento di flick, pertinente ed oggettivo.

    @ Giulio: io ribatto colpo su colpo perchè pochi hanno colto lo spirito della mia polemica, e per superficialità mi muovono accuse fuori luogo. Per il resto, sono pronto a rispettare tutte le opinioni, a patto che siano fondate su dati oggettivi ed incontrovertibili. E le mie opinioni lo sono, pertanto le provocazioni sul mio essere “in cerca d’autore” o meno lasciano il tempo che trovano.

  48. @Infingardo,l’ultima tua nota e meritevole,di forte comunicazione,come pure quella di @fox,ma con la differenza di pregiudizi a prescindere,con il dato di fatto che ho sempre dichiarato,che qui ci si nasconde dietro ad un nik,per il bene propio,cosa aimè inaccettabile nell’epoca in cui viviamo,ma pura realtà, che sia di destra ò di sinistra,pur sempre persone, anche se con ideologie diverse.

    @Lo Bello,un dibattito,cosidetto anche “brean storming” ,forse utilissimo all’ufficio Turismo e spettacoli,positivo e creativo al palazzo ODDO, ancora meglio al San Carlo non ci starebbe male,magari usando slaid dei suoi lavori,per portare a conoscenza le sue opere,come pure una sua performance,nella sua città natale,penso che piazza San Michele andrebbe molto bene,ancor meglio piazza Bolla,sempre deserta e cruda di eventi,tranne una volta l’anno con le acrobazie delle auto forse poco consono al luogo,ma con ampi spazi disponibili.Visto che l’amministrazione comunale è ultimamente attenta a zone in difficoltà,perchè no !!!?? Se decidesse,mi renderò disponibile alla ricerca di sponsor di via Dalmazia e limitrofi,ben poco considerata da tutte le amministrazioni,ma con oltre un centinaio di attività commerciali ed artigianali banche,bar, e quant’altro.Cordiali saluti

  49. io penso che ci voglia una strategia e perseguire un modello di turismo. se la giunta ha in testa quello ” nazional popolare” ne sarà consapevole. contano i numeri dei turisti, conta la qualità, conta anche di non fnire in serie d. in ogni caso, pur tra la gran confusione stanno tentando di uscire dall’immobilismo, ma una miglior programmazione e un preciso traguardo andrebbero delineati. buon dibattito!

  50. @ Giulio …. Discussione…. Non giudizi…. Grazie per il gregge!! 🙂 non sono permaloso, non me lo posso permettere….

  51. Ma che storia è mai questa? Visto l’interminabile corteo, mi unisco al gregge. Nessuno mette in dubbio le capacità artistiche dell’autore dell’articolo in questione, o almeno le do’ per scontate. Ma si è perso la misura! Ogni artista o presunto tale si attiene al giudizio del suo pubblico e non interviene su ogni commento per rendere le sue tesi credibili ad ogni costo. Oppure l’Artista in questione è ancora in cerca d’autore?

  52. @ Alfredo : giusto di lei stavo parlando, avendola più volte vista partecipe a differenti manifestazioni sul territorio, senza particolare snobismo per alcuna. Certamente c’è da lavorare; non mi piace sentir parlare del deserto che c’era con l’amministrazione Tabbó…. Osservazione ingiusta ed ingrata!! Ma neppure si può sparare addosso ad un certo pressappochismo messo in campo da Guarnieri e C che cmq hanno dalla loro di aver “galvanizzato” molte anime sopite dell’albenganese e riempito le piazze…. Oltre che le panze!!!! Il problema che come i precedenti non mi sembrano in grado di percepire le critiche costruttive e farne sintesi…. Siamo ad una politica vecchia…. Bisogna cambiare gli attori…. Questo va detto!

  53. per correttezza, visto che sono citato in uno dei commenti, specifico che non sono io l’Alfredo che ha commentato questo articolo

  54. un quadro fosco e molto disincantato del panorama della città delle torri, dove nel tempo il “dopolavorismo” dei musicisti dilettanti e “i pregiudizi e la miopia artistica tipici del tessuto socio – culturale ingauno…
    Se il Sog. Lobello ha paicere di invertire la tendenza culturale degli Albenganesi offrendo un concerto gratuito alla città, allora potrà dire di aver fatto qualcosa di buono con la sua critica. Altrimenti resti pure a Torino dove siamo certi venga apprezzata la sua bravura artistica…

  55. 🙂 @fox…un caffe virtuale allora…

    ..cmq preciso che chiunque tu sia non avrebbe importanza e non influirebbe sull’elargizione del caffe’…ho imparato da tempo a discernere la politica dalle emozioni/sensazioni….e se trovo interessante dialogare con una persona ….non mi metto a guardare che giro fa il vento!!!…..destra sinistra centro per me sono solo indicazioni geografiche….le idee, soprattutto quelle valide, nascono prive di colore ..siamo noi che le pennelliamo malamente dandogli un colore spesso distonico…serena continuazione..

  56. @infingardo: un caffè non si rifiuta mai….( magari non me lo offriresti svelassi chi sono….sono circondato da pregiudizi…ma li porto a viso alto!)

  57. @ Infingardo: mi preme precisare che la parola “presunzione” è uscita prima dalla sua tastiera di PC, che non “miopia” da quella del mio Mac.
    Grazie comunque per i suoi auguri di buon fortuna.
    Quelli si, che servono sempre.
    GLB.

  58. …..io mica mi scaldo….sono “infingardo”…e indolente per natura….e mi prendo poco sul serio sempre….anche quando faccio discorsi pseudoseri su un trombettista…..ma se mi danno del “miope” (si rilegga MAESTRO…la prima offesa è stata la Sua)…per un opinione espressa….mi sento in dovere di rispondere a tono..
    Provi a rispettare anche le critiche….le opinioni diverse dalle Sue….e avrà risposte meno piccate (seppure serene…poichè io non La conosco e non ho nulla di personale nei Suoi confronti)..
    Non mi torna tutto il Suo discorso….l’unica cosa che posso cercare di condividere è quella di pensare di organizzare annualmente un concorso musicale, una kermesse ( una volta se non sbaglio c’era un qualcosa del genere organizzata dalla Professoressa FOLCO) che valorizzi un certo tipo di musica…!!!
    ….chiudo…(prometto) affermando che è vero…anche io sono in parte inorridito e rimasto basito dalla musica di una band che suonava tarantelle napoletane alla sagra du michettin….ma la gente si divertiva…ballava lo stesso…perchè era li per divertirsi 10/15 giorni…non per ascoltare un saggio di musica….
    Animo Maestro LO BELLO…..buona fortuna a prescindere….(cmq apprezzo sempre chi lotta per cio’ in cui crede…a prescindere dai toni e dai modi…..discutibili)

  59. @ Alfredo: bella quest’idea del dibattito, anche se – notando che i pregiudizi sono duri a morire – poco praticabile. Concordo, inoltre, col discorso che omologa Albenga con molte altre città, con un distinguo: spesso, nei luoghi in cui mi trovo a suonare, riscontro delle belle realtà, a prescindere dalle dimensioni della città stessa (le cosiddette “periferie virtuose”): mi chiedo come mai (ed è questo il vero senso della polemica da me sollevata) le Amministrazioni Comunali che si sono succedute in Albenga non abbiano voluto dare un taglio non dico uguale, ma almeno simile, dove l’intrattenimento si potesse accompagnare alla qualità. E nell’era della comunicazione globale, guardarsi intorno è anche più facile…

    @ fox: altro intervento pieno di buon senso ed oggettività, mi scuso se non l’ho citata in precedenza fra le persone che hanno colto lo spirito del mio “j’accuse”…

    @ Infingardo: forse non ci siamo capiti… Le accuse personali, con me, non attaccano proprio… Non ho bisogno dei suoi sproloqui pieni di rancore (a che titolo, poi?…) per capire che, da musicista, sono continuamente sottoposto al giudizio critico del pubblico che ascolta… Non ho bisogno della sua visione limitata per riconoscere la gavetta che si deve fare per crescere, in qualsiasi settore (e, Le assicuro, io ne ho fatta molta e continuo a farne, di gavetta)… Faccio fatica ad essere il punto di partenza per nessuno, figurarsi se volessi arrogarmi il diritto di essere punto di partenza per qualcun altro o qualcos’altro: allo stesso modo, però, mi sento in diritto di dire quello che penso, e mi aspetto che il mio punto di vista sia rispettato, in quanto non si tratta di opinioni non già buttate lì a caso, giusto per offendere, ma maturate attraverso le mie esperienze, il mio vissuto e le mie aspettative. Quella che Lei chiama “prosopopea”, “presunzione”, “demagogia”, per quanto mi riguarda (ancora una volta), è miopia…
    E poi, perchè scaldarsi tanto?
    Prima della pubblicazione della mia lettera, mi sono sentito dire frasi del tipo “ma cosa la pubblichi a fare? tanto non cambia mai niente”: l’immobilismo culturale non deve porre freni alla libertà di parola. Mi sentivo di esporre quello che secondo me è un problema, e l’ho fatto: se qualcosa dovesse cambiare, ne godrebbero tante persone che, magari, si aspettano qualcosa di più che quattro Miss in meno di due mesi, o girovagare per cantine mezzi sbronzi. Se le mie parole, invece, rimarranno inascoltate, pazienza: sarà l’ennesima occasione persa per migliorarsi, liberandosi da fastidiosi pregiudizi.
    GLB.

  60. @infigardo…hai una posizione di buon senso; poco mi importa di fare l’esperto dell’offerta musicale albenganese, certo molto clamore mediatico va comunque ridimensionato, dando la giusta collocazione alla qualità degli eventi albenganesi, esclusivamente valutati dal fattore di successo di pubblico. Se parliamo di successo di pubblico allora dovremmo pensare a trasmissioni quali “il grande fratello” come eventi di grande qualità, e su questo non sono d’accordo; resta il fatto che certi eventi fanno tendenza e nel panorama goliardico estivo hanno e devono avere la loro collocazione; altra cosa è farli passare per eventi di attrazione( e per attrazione vuol dire persone non residenti o già presenti sul territorio) turistica, ma bensì sono momenti di intrattenimento( importante anche quello perchè se la città è animata da un segnale di vita importante) anche degli albenganesi stessi. Dalle righe di questo giornale, oltre tutti i complimenti, osservazioni, critiche ed altro sugli eventi estivi albenganesi, un giornalista( Alfredo) ha parlato di uno in particolare descrivendone le potenzialità, quale unico evento capace di portare Albenga a pari livello competitivo con eventi come quelli di Loano, Borgio, Bordighera, e sto parlando di Terreni creativi….e questo Festival non ha mosso migliaia di persone( centinaia si)…quindi la quantità non è importante.

  61. ….ci manca solo la serata dibattito con GLB…e poi davvero siamo alla frutta!!!!…Osservo che se prima avevo dubbi sulla presunzione del soggetto…adesso ne sono sicuro!!!….Probabilmente me ne intendo poco di musica…(non è vero…ma non è una gara di competenze)….mi ritengo politicamente moooooooooolto neutrale…e ben lungi quindi dall’aver preso posizioni politiche ….ma tutta sta prosopopea????…Una delle caratteristiche del mondo degli artisti è quella di essere soggetti a critiche ……ci pone in vetrina e si aspettano i giudizi….ma pare che la cosa non funzioni nel mondol GLB…!!!!!…
    Personalmente amo ogni genere di musica…dalla classica all’operetta, dalla musica leggera alla musica di strada…(compresa la musica regionale e/o etnica),
    I veri cantautori, i veri artisti, hanno fatto la gavetta su strada, (locali come il derby di Milano ecc..)…cantando e suonando all’inizio anche ai matrimoni e nelle sagre…..
    Ben vengano anche i DOTTI E SAPIENTI alla GLB, se trova chi lo paga per ascoltarlo ben venga….ma basta demagogia…Albenga vive di turismo estivo, ovvero famiglie che si fermano in media 10-15 giorni ed è impensabile che ogni settimana/decade si possano fare spettacoli memorabili da far ricordare al turista!!! le famiglie vengono per divertirsi, mangiare una pizza sul lungomare, prendersi un gelato sul viale, e vivere cio’ che la città propone!!! Albenga non sarà Rimini o Riccione, ma smettiamola di fare gli Italioti e buttare sempre la “cesta con il bambino”!!!!..Sono d’accordo che tutto è migliorabile…ma spero che il punto di partenza non sia la tromba di GLB….che diamine!!!.

  62. Ci sono state iniziative musicali serie e di alto livello nei musei ed a palazzo Oddo, ma riguardavano solo la musica classica.
    La musica leggera ad Albenga invece è “pesante”, è rumore, fracasso senza rispetto dei decibel e con inquinamento acustico notevole.
    Basta con amplificatori e massimo volume che secondo me non attira la gente ma ottiene l’effetto contrario e danneggia l’udito! Oltretutto è anche fuorilegge.

  63. Quello che ha scritto Giampiero è interessante, provocatorio, a seconda dei punti di vista ed in parte anche scostante o condivisibile. Ha voluto lanciare un sasso nello stagno e potrebbe essere uno spunto per organizzare un dibattito pubblico, fra musicisti o presunti tali, in una sera d’autunno al San Carlo, se viene concesso o se no in altra sala. partendo dall’analisi socio-culturale che ha accompagnato l’evolversi a livello locale ingauno della musica, come ben si delinea nel Libro di Sandra Berriolo. Anzi proporrei Sandra come moderatrice del dibattito.
    Per lo meno ci si vede in faccia perchè un dibattito serio purtroppo, a mio modesto parere, non può esaurirsi in un post, magari offensivo, anche se ormai sono queste le forme attuali di comunicazione.
    L’analogico non riesce mai a tramontare anche nell’era del digitale!.

    anche la sua lettura ,a seconda i pèunti di vista, può suscitare oltre a contrarità anche se viene viene letto sicuramente non accade solo ad Albenga ma penso possa riscontrarsi in ogni altri città. Meriterebbe un approfondimento attraverso una serata- dibattito

  64. @ sollecito: per essere ancora più chiari, la mia umiltà sta nel fatto che i miei datori di lavoro (musicisti stimati e conosciuti) continuano a chiamarmi per collaborare con loro; inoltre, la creatività che titoli ed esperienze hanno alimentato mi ha portato ad ideare ed investire tempo, denaro ed energie su progetti musicali che a qualcuno piaceranno e ad altri no, ma questo fa parte del gioco. Nonostante ciò, non mi metto a sbandierare ai quattro venti le mie collaborazioni e i miei titoli, anche quando fare ciò sarebbe troppo facile.
    Ecco dove sta la mia umiltà, alimentata inoltre dal fatto che, per arrivare dove sono arrivato, ho dovuto lottare contro tutti i pregiudizi che ho elencato nel memoriale (anche con i familiari, per giunta…).
    Quindi, La prego di lasciare da parte le facili ironie, e leggere attentamente quello che ho scritto.
    GLB.

  65. Laccio,io ho vissuto gli anni settanta,con gruppi che non avevano studio musicale,come sportivi che non avevano scuola sportiva alle spalle,ma talentuosi,dovuto dalla passione,mi ricordo di un gruppo che suonava in un garage vicino a casa mia,quando avevano delle date precise per le serate ,questi provavano,tutti i giorni per sbagliare il meno possibile,vedi Dik Dik,Equipe 84,ecc.ecc.ma conosco uno stimato scrittore musicale nazionale di Tortona,che scrisse per moltissimi cantanti di successo,che non sapevano nulla di musica ne tanto meno di canzoni,non faccio l’elenco per riservatezza,ma risultati vincenti anche se con mancanza di voce,vedi forse Pappalardo,od un cantante che addirittura faceva solo finta di cantare,ora non si vuole disprezzare questi “artisti”,ma il sistema,le scelte tanto per fare,o per fare danaro.Con tutto il rispetto,ma la differenza che vi è fra uno di questi,ed un vero talento che ha studiato la differenza è notevole.

  66. @ Infingardo: il mio intento primario non è cercare uno spazio musicale in Albenga e dintorni, ma sollecitare spunti di riflessione che – finora – solo Roonf-Pirates e Laccio hanno colto. Lei continua a fare classifiche di merito, e così facendo mi dimostra, una volta ancora, una preoccupante miopia, purtroppo.
    Inoltre, se veramente avessi voluto cercare spazi musicali, perchè sarei dovuto andarmene? Forse perchè – come scritto nella lettera/memoriale, che a quanto pare Lei non ha letto – già diversi anni fa mi stava stretta la “pochezza” del panorama musicale ponentino. I titoli accademici conseguiti e le esperienze fatte, poi, hanno fatto il resto, facendo maturare nella mia mente le idee che ho esposto nel mio memoriale. Se Lei “fosse nel Comune di Albenga” non mi darebbe spazio perchè – a suo parere – non mi colloco artisticamente “da Ligabue in su” (cito parole sue)? In tutta sincerità, Le posso dire che – fortunatamente – il lavoro non mi manca, e se Lei ritiene che io non faccia parte degli “artista veri”, accetto questa critica con piacere, in quanto riconosco che ognuno ha i propri gusti e le proprie opinioni. Mi permetto, però, di pensare allo stesso tempo che la sua opinione – dettata da una sostanziale scarsa conoscenza dei fatti che mi riguardano, e da una lettura molto superficiale del mio memoriale – ha davvero poco peso, per quanto mi riguarda.

    @ Laccio: master, lauree e quant’altro da Lei citato servono eccome, a patto che, a monte, ci sia abnegazione e determinazione a fare della Musica un lavoro. Quando la motivazione è solo l’esibizionismo, quei titoli sono carta straccia.

    @ Roonf-Pirates: l’invito a non nascondersi dietro un nickname era – ovviamente una provocazione; ciononostante, apprezzo la sua puntualizzazione in proposito, così come apprezzo moltissimo i due interventi successivi.

    @ sollecito: anche con Lei debbo ripetermi… Qualora qualcuno interpretasse le mie idee come un delirio di vanagloriosa presunzione, questo qualcuno non ha capito un bel niente di quanto ho scritto, e questa scarsa comprensione è un problema che non mi riguarda.

    GLB

  67. Bravo GLB… bel dibattito per quanto eterno… la mia opinione è che se il musicista ha il senso dei propri limiti possa e debba fare la “sua cosa” senza troppi problemi. Ritengo anche che vada apprezzato anche per la sua capacità comunicativa e non solo per il curriculum. Penso anche che tu sia un gran musicista a prescindere dalle tue collaborazioni. A volte mi chiedo infine… ma è un altro dibattito eterno… se poi il professionismo, i master, le scuole di musica, le lauree abbiano davvero migliorato la musica rispetto agli anni pionieristici (diciamo fino agli 80) e davvero non riesco mai a convincermene pienamente.

  68. @Infingardo,balla con i cinghiali,attira tantissimi giovani per il tipo di manifestazione,non solo per la musica,e altre “manifestazioni” analoghe sappiamo bene che fanno il pieno,gente che dorme nei sacchi a pelo,in tenda e non,spinelli a go go,ecc.ecc.bene a fatto il comune di Bardineto,unico modo per attirare tantissimi giovani e non,tutto il paese si mobilita,ma è solo per cinque giorni,ed una volta all’anno,per fortuna delle autorità e dei soccorsi che vivono con angoscia quei giorni,visto i precedenti,comunque poco centra con Albenga e la buona musica,forse meglio sarebbe una volta avere Ligabue ho altri,che avere molte seratine che non trasmettono un gran chè,anche se apprezzabili,e sicuramente da farsi,sono scelte,per la maggior parte delle volte politiche,ma se il politico non sa scegliere,diventa un problema.

  69. Quindi,meglio una buona musica,equivalente ad un maggior successo,ed il successo paga a lungo termine,a differenza delle seratine,finite le vacanze chi se le ricorda più,se non i nostalgici come mè forse Sandra,e pochi altri. Questo è il fondamento,se io vado in vacanza in un posto,e quel posto mi trasmette emozioni,un valore aggiunto,io tornerò sicuramente dove hò passato una bella vacanza,ed io residente non vedrò l’ora di partecipare alle manifestazioni della prossima stagione estiva !! Sembra chiaro il mio pensiero??

  70. …..puo’ darsi che abbia ragione….apprezzo l’onestà…ma allora…con altrettanta schiettezza dico che se fossi nel Comune di Albenga…e dovessi scegliere qualità…e non quantità….opterei per artisti veri (per intenderci…da Ligabue in su)…e non ci sarebbe posto per GLB……( stavo cercando di immaginare Jovanotti a Balla con i cinghiali a Bardineto…..al posto dei gruppi giovanili che si sono esibiti per 5 giorni….attirando 20 mila persone al giorno….wow).

  71. @Lo Bello,tu ci metti la faccia perchè vivi altrove,noi si vive e si lavora qui,il “nascondersi dietro ad un nik,e solo per tutelarci da persone,con una certa cattiveria,politica e non solo,qui purtroppo anche se vi è la libertà di parola,meglio a volte tacere,ò per lo meno non contrastare,sopratutto la curva sud,ma ritornando alla critica di @Infingardo,presumo che sia poco a conoscenza di una buona musica senza stecche,o finali da ripetersi dovuti ad errori di intonazioni,che pochi orecchi fini si sono accorti in una seratina Albenganese sul mare,ma ci stà,in altri momenti in altri periodi dell’anno,ma probabile che non si voglia capire cio che lei vuole trasmettere,a volte per la mia ignoranza,non capisco ho interpreto male, cio che scrive Sandra,ma come mè molti fan fatica a capire cose indirette,o giri di parole da politichese.Sandra non me ne voglia,forse con maggior chiarezza qualche d’uno capirà meglio.;)

  72. Dimenticavo…

    @ Roonf-Pirates: ha colto in pieno il problema da me sollevato! Col mio intervento, non intendevo tagliare le gambe o imbavagliare i “dilettanti” (nel senso meno negativo del termine, inteso come “coloro che si dilettano”), bensì invitare TUTTI ad una riflessione seria su come queste questioni sono DA SEMPRE gestite, e su come certi atteggiamenti da “artista consumato”, assunti da alcune persone che non lo fanno di lavoro, siano decisamente fuori luogo.
    Ribadisco: NON PUNTO IL DITO CONTRO NESSUNO, MA ANALIZZO UNA SERIE DI DATI OGGETTIVI INNEGABILI.

    Io svolgo il mio lavoro di musicista con umiltà, dedizione, passione, creatività e determinazione, stimando chiunque faccia la stessa cosa. sia esso professionista o dilettante.

    GLB

  73. @ degiorgis: no, la persona da lei citata non è mio parente.

    @ sollecito: un altro che cita quel gruppo… Ecco la mia sentenza: io non metto bende a nessuno, invito solo a restare al proprio posto e a riconoscere i propri limiti.

    @ Infingardo (1): mi spiace ripetermi, ma se Lei ritiene che io sia presuntuoso, mi dimostra che non sa leggere, o forse legge solo quello che più Le interessa per poter accusarmi di presuntuosità.

    @ Infingardo (2): non è la passione o l’allegria che discuto, ma le persone che non sanno stare al proprio posto. Anche in questo caso, urge rilettura attenta ed obiettiva di quello che ho scritto.

    @ Infingardo (3): la terza persona che cita lo stesso gruppo… Sembra che io abbia scatenato questo polverone perchè mi stanno antipatici, eppure voglio assicurare tutti coloro che leggono che non è così. Se tre persone si inalberano per loro (senza che io – peraltro – li abbia nemmeno citati, nel mio memoriale), sono io a non capirne il perchè…

    Sono costretto a ripetermi: non me la prendo con delle persone nello specifico, ma con un malcostume diffuso. Chi si offende non sa leggere, o non sa vedere al di là del proprio naso.
    GLB

    PS: io ci metto la faccia, perchè nascondersi dietro degli pseudonimi?

  74. @Infingardo,come gia commentato in passato,ben vengano le sratine con i gruppi locali,tantè che chiesi il bis !!

  75. …uhm…Ronf….grazie per avermi dato della “persona colta”…ma non la sono….mi limito ad osservare …ed osservando noto che:
    a- la fortuna dei localetti aperti alla sera in inverno la fanno quei 4-5 appassionati che per necessità o virtu’ riescono a fare della buona musica ( recentemente ho goduto ascoltando un duo di dilettanti in un locale ad Alassio a due passi dal mare…che suonavano musica dei Pink Floyd….spettacolari!!!);
    b- Questa estate ad Albenga (lungi da me difendere questa giunta….argh….) ogni sera o quasi vi era un concerto….uno spettacolo….insomma….nulla da invidiare con altre rinomate località vicioniore;
    c.-se in Italia abbiamo una peculiarità che ci unisce e contraddistingue è…la fantasia….l’istinto….ed il sapersi arrangiare…e da Messina a Trento….la musica la fa chi ha fantasia e talento.;
    d.- GLB probabilmente ha avuto la possibilità di studiare al conservatorio ….altri non hanno avuto questa fortuna…ma suonano divinamente ..e soprattutto si vede che si divertono a farlo…ripeto..andate a vedere un concerto dei ” Buoich Buoys (spero si scriva cosi)…o dei ” stavolta mia moglie mi manda a funk…”…se non vi divertite vi rimborso io il biglietto….ah gia…non posso…loro suonano gratis..:)

  76. @Sandra mi spiace ma non sono d’accordo,se sono stati stanziati i danari per il concerto di Nek (oltretutto forse risultato un flop ),e per altri eventi, segno che vi fossero i fondi,ho per lo meno pensavano di fare abbastanza cassetto con la vendita dei biglietti per fare fronte alle spese,ma forse cosi’ non è stato,insomma forse Lo Bello intende, fare attenzione a sperperare danari in cose “banali”,mentre mirare maggiormente al successo,con pochi eventi ma di forte richiamo.
    Giusto comunque fare serate dedicate hai gruppi minori,magari con il titolo “dilettanti” allo sbaraglio,ben vengano,ma il problema di fondo, forse è l’ufficio Turismo e spettacoli,forse poco preparati, se non alla legislatura ed a portare volantini nei locali,il vedere il buon Botta (cavaliere del lavoro),fare il porta a porta,forte segno di buona volontà e dedizione,ma forse di pochezza creativa ed organizzativa del suo ufficio, vi sono moltissimi esempi passati nelle mie affermazioni,che non stò ad elencare ora.
    La battutaccia di @Infingardo,forse una persona colta come lei, poteva risparmiarsela
    a volte a casa propia,vi sono magagne che non si notano,forse per la quotidianetà,se non solo quando vi arrivano ospiti che te lo fanno benevolmente notare, se poi l’ospite è nativo emigrato e di mestiere,ancor maggiormente và tenuto in considerazione,a volte dirsi aveva ragione,non fa male,anzi ben venga.Le polemiche se costruttive di solito sono ben accette,a meno che non si voglia indossare i para occhi,forse come alcuni commentatori sopra, forse poco aperti alle critiche di intenzioni positive, volte al miglioramento,ma si sà ad Albenga, chi non ha da fare non ci venga,anche se nativo ò talentuoso.Cordiali saluti ò saluti cordiali.

  77. @fox…pare che nonostante il tuo autorevole parere io abbia aiutato la discussione…se già in 3 o 4 ( te compreso) hanno commentato le mie affermazioni!! …chiusa polemicuccia quotidiana….ritengo presuntuoso da parte di chiunque giudicare l’operato di chi svolge da non professionista una passione con dedizione ed allegria….e faccio notare a tutti…che il Titanic era stato costruito da professionisti…l’Arca di Noe’ da dilettanti….

  78. l’eccessiva diffusione del dopolavorismo?

    Infingardo ha citato un gruppo musicale che ho ascoltato solo in un paio di circostanze e che non mi dispiace affatto (visto che amo il genere un po’ dissacrante alla Elio). Tra i componenti, tutti molti bravi , figura un costruttore edile, se non sbaglio! Tra i fiati suona inoltre un valente trombettista, un altro Lo Bello (magari in questo caso siamo dinnanzi solo a un caso di omonimia) che di lavoro svolge, altrettanto dignitosamente, la mansione di impiegato presso una nota ditta di import-export di Campochiesa. Dobbiamo mettere una benda alla loro verve creativa perché svolgono altri lavori?

    Cosa sentenzierà ora il memorialista?

  79. @infingardo…che bel commento il tuo…. proprio da menti aperte… l’arte credo che abbia molti aspetti soggettivi, ma pensare di liquidare le considerazioni di chi si occupa d?arte( in questo caso musica) in questo modo denota sufficenza…e come parlare di meteo al bar, interviene un metereologo di professione, fa considerazioni serie, oggettive, e noi lo trattiamo a pernacchie…..i nostri restano discorsi da bar…libero di fare quello che vuoi, ma non porti molto aiuto alla discussione.

  80. …..adoro i musicisti dilettanti…di strada….genuini …quelli che suonando una batteria di pentole e una fisarmonica ti rapiscono…Pero’ fai bene GLB a suonare la tromba con passione…..è giusto che ti liberi da un po ‘di arie ….W la musica dei menestrelli

  81. Ottimo intervento, quello di fox… forse, però, le idee attuali sono orientate verso grigliate all’aperto, cantine per “gottare” all night long e sfilate di culi al vento…
    Inoltre, la critica non è solo per chi decide cosa proporre, ma anche – e soprattutto – per chi non sa stare al proprio posto, come da me affermato verso la metà di pag. 4 del memoriale.

    In quest’ottica, anche per fugare gli ultimi dubbi sulla cristallinità del mio animo e sulla serenità con la quale gradirei si partecipasse a questo dibattito, concedetemi un secondo intervento (che spero sia l’ultimo).

    Le parole del mio memoriale possono senz’altro essere (mal) interpretate come un delirio di onnipotenza, o sfoggio di presuntuosa vanagloria. Per smentire ciò, posso affermare con estrema tranquillità che il mio punto di vista è la somma di una serie di esperienze PROFESSIONALI in contesti di livello anche molto alto (UmbriaJazz Winter 2007, PercFest 2011, per fare due nomi dal mucchio): pertanto, quando torno nella mia città e vedo certe cose, mi faccio delle domande e cerco di darmi delle risposte, secondo il mio vissuto e nella maniera più obiettiva possibile.
    Ecco perchè ribadisco la penosa ristrettezza di vedute di coloro che si sentissero offesi dalle mie parole, ed ecco perchè le loro eventuali accuse di presuntuosità nei miei confronti (quante me ne aspetto…) non mi toccano per nulla.
    GLB.

  82. moooltooo duro. Il problema esiste, anche se è difficile parlarne senza sentirsi offesi ed è un pò quello che ho scritto in altri interventi….fare quello che ci piace o semplicemente ci diverte spesso non coincide con quello che è più corretto con un’idea di offerta turistica che vogliamo proporre…la critica non è per chi fa e ci mette l’anima( anche se la professionalità è importante) ma per chi decide cosa proporre o si fossilizza in una proposta ripetitiva che alla fine rischia di esser di cattivo gusto…. questo non vuol dire tutto da RIFARE ma semplicemente capire dove si vuole andare…..Vannucci, ne hai qualche idea???

  83. @Sandra Corsara: intervento coerente ed oggettivo. Sono un pò in disaccordo con la diversità di disponibilità economiche, in quanto ad Albenga i soldi ci sarebbero, ma prendono – ahimè – altre direzioni, che con la cultura (non solo musicale) c’entrano poco.

    @degiorgis: si, l’arbitro di calcio era un mio lontano parente… suo trisnonno e il trisnonno di mio padre erano figli di fratelli…

    @ingauno: non sai quante volte suono gratis, anche tutt’oggi… per solidarietà, volontariato, o per mero investimento futuro… il venire ad Albenga a suonare gratis o meno, però, non risolve il problema che sollevo io…

    @Infingardo: il valore che diamo alle cose è diverso perchè (FORTUNATAMENTE) ognuno di noi è diverso da chiunque altro… non faccio nè nomi nè classifiche di merito, nel mio memoriale (che spero tu abbia letto integralmente): ti invito cortesemente a non farne neanche tu…

    @Pippo: fa così tanta paura, la definizione “professionista della musica”? preferisci “professionista delle bottigliette”?

    Un invito per tutti.
    Leggete attentamente il mio memoriale, e valutatelo nel modo più oggettivo possibile. Se vi può aiutare, sappiate che ci ho messo diversi giorni a scriverlo, ed altrettanti a decidere se farlo pubblicare o no: volevo evitare di ledere la dignità di qualcuno, ed infatti non punto il dito contro nessuno, ma contro un malcostume diffuso. Invito quindi coloro che vogliano partecipare a questo dibattito di non scrivere la prima cosa che gli passa per la mente: io ho avuto questa delicatezza, mi auguro che anche gli altri ce l’abbiano.
    Dico questo perchè la pubblicazione del mio pensiero è stata concordata (col Direttivo di Albengacorsara) con la speranza che si apra un dibattito costruttivo, che possa in qualche modo cambiare qualcosa. Se cambiamento ci sarà, credo che ne guadagneremo tutti; in caso contrario, mi sono almeno tolto un peso dalla coscienza, dicendo quello che pensavo.
    Pertanto, chiunque voglia dire la sua, in proposito, di farlo a fini costruttivi sarà il benvenuto. Gli spara-sentenze sprecherebbero solo il proprio tempo, e coloro che si dovessero offendere mostrerebbero solo una penosa ristrettezza di vedute.
    GLB.

  84. …ci sono musicisti dilettanti (vds…”stasera mia manda mi manda a funk…ma anche altri)…che a prezzi contenuti …se non gratis….fanno delle serate divertentissime e di buon livello….Lo bello…stattene a Torino!!!

  85. dice bene Lo Bello, solo che gli artisti di qualità van pagati e Albenga non è Alassio o Loano che pagano sia gli artisti, sia l’hotel per gli scrittori di fama, oltre che le eventuali manifestazioni di Miss. Qui lavorano gratis un sacco di Associazioni di volontariato e poi qualcuno se ne fa pure bello.

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