di Alfredo Sgarlato – Un’altra giornata triste per la città di Albenga: ci ha lasciati Lorenzo Pisani, il gestore del cinema Ambra, dopo una lunga malattia che sembrava sconfitta e invece ha avuto una tragica ricaduta.

Lorenzo, varazzino, gestiva la sala da più di vent’anni insieme alla moglie. Il cinema Ambra era diventato praticamente una sala a luci rosse e Pisani l’aveva riportato al cinema di qualità, gestendo con la collaborazione di Marco Pesce le serate del giovedì. La crisi del del cinema aveva nel frattempo portato alla chiusura di molte altre sale in Albenga e fuori e l’Ambra aveva scelto la programmazione d’essai per resistere alla concorrenza della multisala. Io mi recavo al cinema sempre con largo anticipo per poter scambiare qualche chiacchiera con Pisani, che poteva sembrare burbero ma il realtà era un uomo ironico e di cuore.

Nell’ambiente era stimato e benvoluto da tutti per la passione e la competenza che metteva nel suo lavoro. Benché ci conoscessimo ormai da vent’anni non siamo mai passati dal lei al tu, come due persone d’altri tempi, eravamo abituati così e ci piaceva. Mi raccontava molti aneddoti, da quando ragazzino marinava la scuola per andare al cinema e ci trovava suo padre, al primo disco che aveva comprato, di un allora sconosciuto gruppo inglese, i Beatles.

Una sera aveva proiettato un film sulla storia di un ristoratore che educa i rozzi americani al buon cibo e poi aveva commentato: “questo è il mio film, lo farò capire alla gente che deve andare a vedere i film belli e non certe schifezze!” E gli ingauni lo avevano seguito soprattutto nei giovedì più recenti quando la città gli si era stretta intorno e c’era la fila già fuori dalla porta per entrare. Albenga senza di lui non sarà più la stessa.