Riscoprire Machen: ad Albenga un viaggio tra il sonno della ragione e la follia della veglia

Proseguono ad Albenga presso la Musikalische Wunderkammer di Palazzo Oddo gli appuntamenti con «4 passi nel Fantastico. Invito alla lettura di…». Venerdì 18 novembre la serata sarà dedicata alla (ri-)scoperta dello scrittore gallese Arthur Machen (1863 – 1947).

di Maurizio Natoli – Il secondo appuntamento di ‘4 passi nel Fantastico’ è dedicato al maestro riconosciuto (da Lovecraft, Conan Doyle, Borges, ma non solo) della letteratura ‘fantastica’ Arthur Machen. Purtroppo in Italia non è molto noto, e si escludono brevi parentesi di notorietà, dovute a rimandi da altre letture (qualcuno si potrebbe ricordare il ritratto magistrale che Pauwels e Bergier ne danno nel ‘Mattino dei Maghi’) ben poco la critica italiana si è occupato di lui.

Certamente molto ha giocato il fatto che i temi siano squisitamente ‘Albionici’ (e non inglesi, per carità), molto che la prosa descrittiva e la parabola catartica lenta e costante mal si concili con l’ansia di ‘lettura veloce’ così tipica di questo momento, e soprattutto il fatto che nessun regista abbia mai pensato a portare una delle sue storie sul grande schermo, se si esclude, naturalmente, il fatto che l’idea della rivolta degli animali non sia una creazione originale della du Maurier, ma la stessa autrice del soggetto del film di Hitchcock si sia ispirata al racconto ‘Il Terrore’ di Arthur Machen, appunto.

Orgogliosamente Celta, il suo percorso procede tra le rovine del vallo di Adriano e gli incomprensibili resti di una civiltà ‘oscura’ le cui origini, come dice lui, vanno ricercate nelle steppe dell’Asia; una civiltà che si perde nelle notti più buie, e che diede origine a tutte le leggende che riguardavano il ‘Piccolo Popolo’. Non fatine buone e gnomi servizievoli, ma creature del Male libere tra di noi.

Un altro tema ricorrente è quello degli orrori della guerra, e per ironia proprio il ‘mestiere’ di scrittore di letteratura eroica, che Machen detestava, a causa di un episodio davvero incredibile (quello degli ‘Angeli di Mons’) fu quello che gli diede la maggior notorietà.

Smetto, per invogliare chi si fosse incuriosito sull’argomento, invitandolo ad intervenire alla serata. L’ epos di Milli Conte e di Carla Migliardi sapranno ben immergere gli spettatori in un viaggio tra il sonno della ragione e la follia della veglia.