Wunderkammer: una serata con Arthur Machen aspettando Wells e Borges

di Alfredo Sgarlato – Provate ad immaginare un biliardo che oltre alle due dimensioni normali abbia anche la terza, alto e basso. E che con esso giochino tutte le anime presenti passate e future. Questa è la metafora che usa Maurizio Natoli per introdurci al mondo della letteratura fantastica, quella più elusiva, che propone l’esistenza di altre dimensioni oltre a quelle che conosciamo. Il caso e la necessità, questo è il grande quesito e fu per caso, ci racconta Maurizio, che un ragazzino scoprì questo misterioso scrittore nel momento più inopportuno.

Arthur Machen, gallese, è poco noto e non so se le sue opere siano ancora in catalogo. Cercate il suo capolavoro “La piramide di fuoco” tra bancarelle e remainders, io l’ho letto più di vent’anni fa e ne sono stato folgorato. Maurizio Natoli e le sue vestali Carla Migliardi e Amelia Conte interpretano testi dello stesso Natoli e tratti dai capolavori di Machen, mentre Maurizio gestisce luci e musiche. Stavolta la serata non è funestata dalla pioggia e ad Albenga la Wunderkammer di Palazzo Oddo si è riempita, il pubblico è stato molto partecipe a dimostrazione che nessun autore è difficile, se è rappresentato e recitato (o suonato, se si tratta di musica) con talento e passione gli spettatori si fanno conquistare. Machen visse in povertà, benché fosse stimato dai colleghi. Per vivere recitava in piccole compagnie teatrali (si può notare quanto siano shakespeariani i suoi incipit) o scriveva articoli su ordinazione per riviste. Peraltro un suo resoconto di una battaglia, inventato eppure confermato da molti, fu il suo momento di massimo successo.

Il prossimo incontro del ciclo “Quattro passi nel Fantastico” sarà dedicato ad Herbert George Wells (venerdì 2 dicembre), da molti ritenuto autore del primo romanzo di fantascienza, “La guerra dei mondi” (pubblicato nel 1895; mi piace notare che in quello stesso anno uscirono il primo libro di Freud, la prima storia a fumetti, nacque il cinema e secondo alcune cronache nei bordelli di New Orleans un trombettista di nome Buddy Bolden iniziò a suonare una musica mai sentita prima…), ma in questa occasione sarà dato spazio al Wells meno noto, quello de “La porta sul muro” o “Il paese dei ciechi”, splendida parabola che tutti dovrebbero leggere. Il ciclo si concluderà giovedì 15 dicembre con Jorge Luis Borges, maestro e divulgatore della letteratura fantastica. Ma aspettiamoci sorprese.