di Guglielmo Olivero – Da tre settimane la mia vita è cambiata, forse, come quella di tanti altri, ha meno senso. Non ho più il nemico per il quale valeva la pena alzarsi e vivere un’intera giornata. Silvio non c’è più, è andato via e adesso è dura dare un senso a tante cose. La mattina, ad esempio, quando salivi sul treno, cercavi quello che sapevi parlava bene di lui, ti sedevi di fronte e ti piazzavi a leggere Repubblica, Il Fatto Quotidiano o L’Unità. Adesso sul regionale meglio leggere la Gazzetta ed informarsi se a Natale riprende il campionato Nba.

E a proposito di sport: ogni domenica avevi sempre due squadre per le quali tifare. Una, la tua, l’altra quella che giocava contro quella del Premier. Adesso invece non fa nessun dolore assistere alle loro vittorie, anzi. E poi quando accendevi la televisione era un dovere (lo è ancora adesso per la verità perchè è fatto molto bene) assistere al Tg3 delle 19 o a Linea Notte, si sa che loro con il Premieri mica sono gelati al limone come Minzolini. Quante cose non hanno più senso e quanto è difficile trovare un nemico. Lui poi li incarnava tutti, con i suoi infiniti ruoli. Adesso ci manca, come manca a coloro che lo hanno sostenuto. È difficile, per noi e per loro, tornare ad essere normali.

* Willypedia, rubrica Corsara di Guglielmo Olivero