Albenga, Domenico Gaia minaccia azioni legali: fu mia e non della Folco l'idea del Concorso Pianistico Nazionale

Il Corsara riceve e pubblica la polemica Lettera aperta di precisazione sul concorso Concorso Pianistico Nazionale Maria Silvia Folco inviata da Domenico Gaia al sindaco Rosy Guarnieri, al vicesindaco Mauro Vannucci, al consigliere con delega alla cultura Bruno Robello De Filippis, al presidente della Palazzo Oddo Paolo Torrengo e ai capigruppo del Consiglio Comunale di Albenga.

LETTERE – L’Amministrazione Comunale ha ridato vita al Concorso Pianistico Nazionale che si chiamerà “24° Concorso Pianistico Nazionale Città di Albenga – 1° Concorso Pianistico Nazionale Maria Silvia Folco”, affidandone organizzazione e gestione alla Palazzo Oddo srl. Sindaco e qualche Amministratore hanno affermato che venne ideato da Maria Silvia Folco che ne fu anche Direttore Artistico. Il Vicesindaco avv. Mauro Vannucci in una conferenza stampa del 15/11 ha però in parte corretto dicendo che “…Domenico Gaia che ne fu in qualche modo ideatore”. Non posso avere assoluta certezza che avrebbe detto altrettanto se il sottoscritto non fosse stato tra i presenti e so anche che verba volant, scripta manent. Il sito della Palazzo Oddo (ne ho stampato in data odierna la relativa pagina) continua infatti a riportare: “Dal 27 al 30 dicembre torna in scena il concorso pianistico della città di Albenga, il quale porterà il nome della sua ideatrice la prof.ssa Maria Silvia Folco”.

Comprensibile l’errore in buona fede quando si trattano fatti lontani nel tempo, ma non la perseveranza nell’errore dopo mie ripetute precisazioni verbali e dopo che in quell’incontro (presenti oltre al Vicesindaco, il Sindaco e l’Assessore alla Cultura avv. Bruno R. De Filippis, il dr. Torrengo e il prof. Ballabio, Presidente e Consigliere di ‘Palazzo Oddo’) ebbi cura di spiegare come, dove, quando e perché – e non “in qualche modo” – fossi stato del concorso pianistico esclusivo ideatore. Lo ripeto per l’ennesima (e mi auguro definitiva) volta. Come “primo degli esclusi” alle amministrative del 1975, entrai in Consiglio Comunale e fui contestualmente eletto in Giunta il 14 febbraio del 1978, mentre Angelo Viveri veniva eletto Sindaco. In una delle prime riunioni, proposi di istituire il concorso (era Assessore anche l’amico Sandigliano): la Giunta accolse e finanziò la proposta.

L’idea covava in me da anni. Lo raccontai nel libretto pubblicato per il 16° Concorso che organizzai privatamente nel dicembre 1993 fondando, presiedendo e rischiando in proprio in un Comitato (chiamai a farne parte la prof.ssa Folco e altri giovani di allora) istituito con rogito del notaio Fernando Lettera, poiché il Commissario Prefettizio dr. Grandesso (la Procura aveva sospeso Viveri dalle sue funzioni di Sindaco) aveva soppresso il Concorso per problemi di bilancio. Si può leggere nel libretto del 1993: “…all’accorato S.O.S. di Maria Silvia Folco mi sono tornate nitide alla mente le immagini di quella serata del 18 agosto 1975 quando alcuni suoi ragazzi reduci dal trionfo al concorso di Livorno tennero un concerto di successo in Piazza dei Leoni…”.

Prima di quella serata Sandigliano, già Assessore con il Sindaco Isoleri, aveva acquistato un ‘mezzacoda’ Petroff: “servì per quel concerto – continua il libretto – ma anche per i ‘Venerdì Musicali’ allestiti sempre con i giovani della Folco, segnando l’inizio dell’impegno pubblico nella cultura e nella musica. Scrissi in quell’occasione un articolo cui ‘L’Unità’ diede grande rilievo…in pagina nazionale. Rileggendolo oggi a distanza di anni si capisce quanto travolgente e forse anche un po’ infantile sia stata l’eccitazione che mi conquistò. Del Concorso Pianistico, grazie a quella serata memorabile, m’innamorai ancor prima che cominciasse a esistere”. Scrisse la Folco nello stesso libretto del 1993: “Il Concorso nacque e fu battezzato nell’Ufficio dell’allora Assessore…Domenico Gaia che entusiasmato da un concerto…di alcuni miei allievi chiamò ad assisterlo una ‘madrina’ che assomigliava tanto a me (Santo Cielo! Ma che fossi proprio io?) e a cui comunicò la decisione presa: nominarla Direttore Artistico”.

Ora è del tutto evidente che quando si parla di ‘battesimi’ e ‘madrine’ c’è almeno un genitore che viene prima della madrina stessa. Aggiungo: a) da quel concerto del 1975 passarono ben tre anni senza che a nessuno venisse in mente di istituire un Concorso Pianistico; b) quando fui eletto Assessore, dei ‘Venerdì musicali’ non trovai più traccia, non mi posi il problema e nessuno me ne sollecitò la ripresa; c) il 1° Concorso Pianistico Nazionale Citta’ di Albenga si tenne nel settembre del 1978, con concerto del Vincitore Assoluto Carlo Josè Seno su un palco allestito in Piazza San Michele, all’altezza dell’incrocio con Via Cavour.

Questi i fatti.

Se ne può avere conferma – ove la si voglia cercare – dalla delibera di Giunta che istituì il Concorso, dal libretto celebrativo dell’edizione privata del 1993 e dalle testimonianze di altri Assessori e dipendenti comunali di allora.

Pertanto, invito formalmente i destinatari della presente a far rimuovere dal sito della ‘Palazzo Oddo srl’ quanto erroneamente riportato e a non ripetere l’errore nel libretto che sarà pubblicato a cura dell’Amministrazione Comunale e/o della ‘Palazzo Oddo’ per il “24° Concorso Pianistico Nazionale Città di Albenga – 1° Concorso Pianistico Nazionale Maria Silvia Folco”.

Riservandomi – in caso contrario e senza ulteriore diffida – qualsiasi eventuale azione anche in via di urgenza a tutela della verità dei fatti e di ogni mia soddisfazione (si intende esclusivamente morale) ove ne esistano i presupposti secondo la vigente normativa.

* Domenico Gaia

11 Commenti

  1. La solita Incognita che so per certo essere una persona che vuole assolutamente che il concorso vada MALE per trarne vantaggi…diffidate dai commenti di questa persona, è solamente un millantatore, poco competente e molto incattivito dalla vita (da cui probabilmente è terribilmente frustrato) che ora vuole succhiare il beneficio del lavoro altrui per trarne un proprio guadagno, diffamando, ingiustamente, chi lavora BENE e onestamente. Non badate ai suoi commenti, sono solamente spasimi da delirio di onnipotenza e da cattiveria infinita, non chè da una terribile INVIDIA!!!!!
    ps. … non so perchè ma ho l’impressione che Incognita faccia parte della combriccola nascosta… puzza di bruciato… o forse di coda di paglia che brucia!!!

  2. Buona sera. Qualcuno informato bene dei fatti saprebbe dirmi il numero degli iscritti per il concorso pianistico di prossima attuazione? Ci vuole un numero minimo oppure si svolgerà anche con poche iscrizioni?. Un saluto

  3. Caro (o cara?) Marti74,
    ma chi ha mai chiesto o proposto di “togliere il nome di Maria Silvia Folco” o di “cancellare o modificarne il ricordo” oppure – aggiungo io – di dimenticarne o sottovalutarne il ruolo di Direttore Artistico, svolto per tanti anni ? Chi ha mai contestato l’intitolazione del Concorso ? Le parole hanno un senso e quelle che valgono sono soprattutto le parole scritte: leggiti bene la mia lettera e non volerle attribuire significati che non ha, neppure tra le righe ! E leggiti bene le parole scritte dalla Folco e fedelmente riportate (verificabili tra l’altro a prescindere dalla mia lettera).

  4. In genere concorsi o altre manifestazioni si intitolano alle persone passate a miglior vita.
    In ogni caso, mi sembra davvero una volgarità pretendere di togliere il nome della Maria Silvia Folco. Tutte le persone con cui ho parlato e che hanno vissuto le precedenti edizioni, hanno in mente solo l’insegnante e la ricordano con smisurato affetto. E non c’è nessuna legge, minaccia o diffida, che possa cancellare o modificare il ricordo delle persone.

  5. Caro Sig. Gaia, lei ha le sue ottime ragioni, ma deve capire che dietro il ‘vento’ magari si nasconde una bella ventata… Che vedrà tutto ciò che ha organizzato (male) sfuggirle di mano… Ripeto: Santo Vivavoce…

  6. Rispondo a PELOX
    Ha perfettamente ragione dimostrando di conoscere in parte la storia del Concorso. Ma solo in parte, Infatti io mi dimisi da Assessore per divergenze politiche con Viveri nel 1981 e di conseguenza non ebbi più nulla a che fare con il Concorso. La situazione vergognosa di vera e propria insolvenza verso i concorrenti da parte del Comune ha cominciato a crearsi credo a partire circa dagli anni 1985/1987 (ma una ricerca in tal senso fugherebbe ogni dubbio). Infatti quando decisi di farmi avanti organizandolo privatamente nel 1993 anche io provai come albenganese profonda vergogna. Ora, Pelox non ricorda ma potrei documentargli quello che fece allora il Comitato. Dico solo che raccogliemmo in città circa 60 mlioni di lire, saldammo tutti i debiti del Comune verso i concorrenti e organizzammo per loro tutti i concerti premio inevasi, alcuni perfino fuori regione, a Massa Carrara, per esempio, o presso la prestigiosa Società Umanitaria di Milano. Di questo ed altro esiste documentazione in Comune e non solo, poiché al Comune nel Febbraio 1994 “riconsegnammo” il Concorso stesso, sciogliendoci poi come Comitato organizzatore dell’edizione 1993.

  7. Rispondo a Vento (ma perché si nasconde sempre dietro agli pseudonimi ?). Come ho già avuto modo di precisare su “Rivisto” avevo sbagliato nel riferire il giorno di visita, ma la sostanza della notizia era giusta e fondata. Che si trattasse di comitiva o di singole persone, i visitatori trovarono a Palazzo Oddo scandalosi “avanzi” del Palio dei Rioni. Vento sa che qualche addetto filmò tutto con il cellulare e andò a mostrarlo in Comune protestando vivacemente. Vento non deve fare come lo stolto che quando gli si mostra la luna, guarda il dito.

  8. ricorso perché una propria idea proposta ad un altra persona ha funzionato?!? Bell’idea!!! Proporla di prima persona?!?!?!

  9. Ma che pozzo di cultura mista ad un virulento narcisismo. Complimenti vivissimi. Io pur di non leggere più i suoi commenti le concedo la vittoria a tavolino 2 a o contento?

  10. Io ricordo solo dei solleciti per le ultime edizioni nelle quali penosamente arrivavano dai vincitori lettere di richiesta di pagamento dei premi in palio vinti e non ricevuti: lì la paternità non c’entrava più ? In quelle occasioni, come albenganese ho provato profonda vergogna ma non ricordo nessun intervento del sig. Gaia in merito.

  11. Clap, clap!!! Bravo Gaia, hai avuto una bella idea! Ed ora che tutti sanno, potrai finalmente andare in pace! e poi chissà se anche in questo articolo c’è qualche piccola inesattezza, un po’ come quella che a palazzo oddo, un lunedì d’estate c’era una comitiva, mentre il palazzo era chiuso come da orario esposto?

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