"È cosa buona e giusta": polemiche sugli orari di apertura della biblioteca di Albenga

di Sandra Berriolo – Da qualche giorno gira nei social network una polemica sugli orari della Civica Biblioteca ingauna. Uno studente in particolare protesta l’orario troppo corto del pomeriggio e la chiusura del sabato. In questo modo gli studenti sarebbero sfavoriti rispetto ai pensionati che la mattina vanno colà al calduccio a leggere il giornale. Lancia in resta parte l’Assessore ai servizi sociali (ma cosa c’entra?) per risolvere immediatamente il disagio presso la corte della Sindaco di Albenga. Controllo gli orari, è vero forse sono un po’ ristretti. Ma so che spesso il pubblico non sa cosa sta dietro certe decisioni che sembrano impopolari. Decido di indagare.

Il consigliere con delega alla Cultura (che è quello preposto) mi spiega che “è cosa buona e giusta avere un orario più elastico. Ma si era già discusso di queste problematiche con la Sindaco e i Dirigenti nelle sedi istituzionali; già si è deciso che servirà altro spazio e personale per la gestione della Fondazione Balletto”. I dipendenti della Bibioteca infatti non bastano a far tutto. La catalogazione del fondo antico, oltre che di quello odierno, necessita di tempo.

La Direttrice presenta regolarmente la relazione sulla mole di lavoro svolto ai Dirigenti preposti: e regolarmente si sente benevolmente rimproverare perché si deve ancora usufruire delle ferie dell’anno. A Savona la sezione ragazzi sta chiusa tutta l’estate, ad Alassio si chiude ad agosto, ad Albenga no.

Il consigliere con delega alla Cultura Bruno Robello De Filippis continua: “so quanto danno queste persone e so che ci sono problemi di turnazione, sono sempre molto disponibili e fanno anche più di quel che richiede il loro mansionario. La presenza di ragazzi molto giovani spesso comporta una specie di guardianaggio da parte del personale. Un giorno hanno dato fuoco a un armadietto, spesso lasciano i tavoli ingombri di bicchieri usati o le finestre aperte. Certo anche io son convinto che la Biblioteca dovrebbe avere sempre più possibilità di adeguarsi alle esigenze della cittadinanza. Man mano che avvertiamo la possibilità di migliorare ne discutiamo in sede Istituzionale. Quindi ritengo che il mio collega sia stato intempestivo e scorretto, ben sapendo che già si era discusso di questi problemi. Forse ha voluto strumentalizzare l’ovvio”.

17 Commenti

  1. @Alfredo,errare humanum est,sicuramente chi non fa nulla non sbaglia!!
    Certo,che non risparmia i politici,fra le parentesi!!!hahaha
    Se non bastano i dipendenti attuali,forse basterebbe trasferire l’esubero del canile,visto che “forse” vi sono cinque dipendenti,su ca.venti cani!!!???

  2. Grazie a Semprevento che ha evitato le punzecchiature politiche (ma perchè poi: abbiamo dei politici noi?): intendevo scatenate i pareri della gente sull’argomento, che poteva rimanere inespresso per la maggior parte degli albenganesi, e non certo essere protagonista di tenzoni politiche (se la cavano benissimo già da soli). Se tutti mugugnano ma nessuno propone, le decisioni vengono prese magari da coloro che nulla sanno delle esigenze della gente.
    In effetti ho espresso male alcuni dati (la chiusura si intendeva per la sezione ragazzi, e inoltre ho detto agosto e non ottobre per l’inventario; ma Albenga non chiude mai, per l’inventario, questo intendevo perchè riferito da chi di dovere; mia colpa la scarsa memoria).

  3. pur non essendo un pensionato , e temo che mai lo diventero’, quasi ogni giorno passo 15 / 20 min in biblioteca ,di mattina , il che mi permette di sfogliare 3 quotidiani e di approvvigionarmi di libri, alla bisogna.
    questo nonostante fruisca da sempre di ogni tecnicismo nascente , internet , ipad kindle ..eppure la carta stampata …..a mio avviso esiste soprattutto un problema di organizzazione del lavoro , l’orario deve essere il piu’ lungo possibile , continuato e almeno 6 giorni su 7 .Anche se ci si mette qualche annetto in piu’ a sistemare il lascito di Don Balletto ,non credo sia un grosso problema , ma rendere fruibile ed accessibile uno spazio pubblico dove si respiri un poco di cultura mi sembra utile ed intelligente nei confronti di cittadini che tanto danno e nulla ricevono.

  4. La Berriolo ce l’ha un pò con l’Assessore ai Servizi Sociali che, se non ricordo male, è anche Assessore alle Politiche giovanili e al Volontariato. Poichè la protesta, come Lei stessa scrive nell’articolo, parte dagli studenti, se non sono quelli della “terza età” immagino siano giovani, per questo, forse, si è sentito in dovere di intervenire. Non solo perchè gli piace mettere il naso dappertutto. Comunque, la biblioteca, mi sembra un luogo di servizio e aggregazione sociale. Un pressing nei confronti dei dipendenti non guasterebbe, non mi sembra si tolgano la pelle dai denti. E cinque sono davvero tanti.

  5. …Don Robello dovrebbe cercare di esprimersi per quanto può, senza utilizzare frasi dissacratorie, ove l’evidente richiamo al ritto della Messa viene appositamente indebitamente impiegato.
    Tanto per essere precisi…

  6. per correttezza verso i lettori chiedo che chiunque si chiami Alfredo come me, che di Albenga Corsara sono un opinionista, usi per favore un nickname, onde non generare equivoci

  7. Mi chiedo fino a quanto i nostri politici continueranno a prenderci in giro e fino a quando nella pubblica amministrazione si continueranno a sprecare soldi dei cittadini. Vogliono farci credere che 5 dipendenti a tempo pieno non siano sufficienti per gestire la biblioteca civica di Albenga quando, per altro, nella vicina Alassio ne bastano 3…..saranno forse superman, batman e wonder woman?
    Ci vuole davvero coraggio ad affermare certe cose!
    E’ scandaloso che venga ridotto un servizio così importante per i cittadini e in particolare per gli studenti senza, per di più, ottenere una contemporanea riduzione dei costi dato che i dipendenti sono sempre gli stessi.
    Una cosa è certa: per gestire bene la cultura è necessario conoscerla ed amarla!

  8. dalla lettura dell’articolo mi permetto alcune considerazioni.
    dall’intervento di “Don” Robello emerge anche una stocca velonosa a “Messere” Eraldo….. siamo all’orgine di una nuova battaglia tra montecchi e capuleti come nei confronti di Scheneck?
    leggo che i ragazzi, almeno certi, sono dei piccoli teppisti che apiccano fuoco agli armadietti…..
    leggo di nuovo del campanilismo tra alassio ed albenga,,,,,,,
    ordunque come mettere la museruola alle piccole pesti incendiarie?
    magari si potrebbe coinvolgeri solerti soci volontari delle associazioni culturali di albenga o arzilli nonni, esempio, dell’unitre…..
    allo stesso modo tra loro si potrebbero organizzare dei turni per tenere la biblioteca aperta con orario contnnato almeno come sala di lettura e studio senza però servizio di prestito e consultazione testi.
    certo sarebbe un “mezzo servizio” ma meglio che niente.
    venendo a mancare sempre di piu i soldi per certi servizi alla collettività, ritengo serve spirto di servizio e di collaborazione fra i diversi stessi membri della comunità. noi.

  9. E dichiarato che gli anziani vanno al calduccio a leggere i giornali,come molti hanno abitudine impadronirsene nei bar per ore,brutta abitudine!!La biblioteca deve essere disponibile per tutti,quindi gli orari devono esserci sia al mattino,che nel pomeriggio, per chi non ha la possibilità di acquistarsi i libri necessari,se nel contesto i giovani disturbano e lasciano disordine,basta cacciarli fuori come in tutte le biblioteche del mondo,ed alla terza volta scatta la diffida,vedrete che questi si comporteranno con rispetto!!!

  10. per precisare: ad Alassio la biblioteca non chiude ad agosto. chiude ad ottobre, almeno da dieci anni a questa parte, per sole due settimane, e solo per consentire al personale di effettuare l’inventario completo dei volumi, che vengono controllati e sistemati. è aperta di sabato, e fa orario continuato. Il personale non è numericamente superiore rispetto a quello di Albenga, che oltre tutto non ha una sede distaccata da gestire, a quanto mi risulta, come invece accade ad Alassio per la biblioteca di Moglio ( per la quale non viene impiegato personale in aggiunta a quello in servizio) .
    Niente di polemico in questa affermazione, solo correttezza di informazioni (reperibili peraltro da tutti, amministratori e non).
    cordialità

  11. Mah i bibliotecari sono tanti e avrebbero tempo per fare tutto, andate in biblio e osservate!!!! cmq si potrebbe destinare un’aula studio senza libri per i ragazzi

  12. La biblioteca deve poter servire il maggior numero di cittadini non fa differenza se anziani o studenti.
    @Andrea: la sua cultura brilla talmente che per leggere il commento ho dovuto cercare gli occhiali da sole. Non è che il suo dentino avvelenato deriva da qualche sua delusione tipo Palazzo Oddo ?

  13. La biblioteca serve più agli studenti che agli anziani, dovrebbe essere aperta tutti i pomeriggi e il sabato proprio per andare incontro alle esigenze dei ragazzi, piuttosto, se il personale non basta, che stia aperta due ore di meno al mattino e quelle ore vengano recuperate al pomeriggio…ma che lo dico a fare, gli attuali amministratori non brillano certo per cultura…

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