di Guglielmo Olivero – La notizia è ufficiale, anche se i colpi di scena, come tutte le cose che accadono in Italianand,  possono sempre cambiare la situazione. L’Ippodromo dei Fiori di Villanova d’Albenga si prepara a chiodere da Capodanno. Nessun brindisi, niente benvenuto al 2012 ma un possibilissimo tutti a casa, con tanti bei problemi da risolvere per una decina di dipendenti e una quarantina di precari che, si sa, son sempre la maggioranza assoluta nel mondo del lavoro, vero signora ministro Fornero?

La crisi dell’ippica, che qualcuno ha fatto finta di non vedere per tre anni (ricorda qualcuno??..) è scoppiata in tutta la sua gravità. Non è una cosa sorprendente, stupisce semmai come si sia potuto andare così avanti in un ambiente dove non tutti hanno un’anima linda. Dispiace che in questo marasma ne faccia le spese l’Ippodromo dei Fiori di Villanova d’Albenga, che è composta da dirigenti di buon senso, a partire dal vice-amminstratore delegato Simone Lippi che per Albenga Corsara ha voluto fare il punto della situazione: “Partiamo dall’attualità: al momento, pur essendo stato stilato un calendario di corse per gennaio, sarà difficile correre. Non ci sono le condizioni economiche per farlo, non sono state accolte le richieste, che potevano sanare in parte la situazione, portate avanti dal Coordinamento Ippodromi, del quale facciamo parte.  Lo dico con la morte nel cuore: rinunciare alle corse di galoppo a gennaio, con tanti appassionati che sono in vacanza nella Riviera di Ponente, è davvero triste”.

Simone Lippi ha letto le dichiarazioni apparse su un quotidiano sportivo colorato di rosa che parla comunque di una chiusura definitiva dell’impianto: “I rosai si occupino di calcio e ciclismo, dove magari, ma non credo, capiscono qualcosa. E lascino stare in pace l’ippica. Loro scrivono, ma non sanno niente dell’argomento. E poi perchè dovrebbe chiudere l’Ippodromo di Villanova che non ha problemi in bilancio e devono restare attivi degli impianti che sono soltanto delle palle al piede?”. Ma Lippi vuole tranquilizzare i dipendenti che lavorano nell’impianto ingauno: “Questa è una struttura polivalente, lo sostengo da sempre. E posso dire che, se l’ippica sparirà, potremo ospitare grandi eventi di spettacolo e di sport, come ad esempio una tappa della Coppa del Mondo di equitazione”.