Albenga: personale di Saliola, l’illustratore di Petrella Guidi

di Claudio Almanzi – Sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica la grande personale di Antonio Saliola illustratore fine e sensibile che presenta nelle sale di Palazzo Oddo ad Albenga una significativa parte della sua ricca e prodigiosa carriera artistica.

Nato a Bologna nel 1939, a causa della guerra trascorre l’infanzia in campagna, sfollato con la famiglia, crescendo nel mondo rurale: la cucina, l’orto, l’aia, gli animali, i campi. Dipingere è la sua vocazione, assecondata dai genitori che gli chiedono soltanto di terminare gli studi. Concluso il liceo classico, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza laureandosi nel 1967. È funzionario all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e contemporaneamente apre la Galleria d’Arte ‘Tempo’ che organizza varie mostre figurative fino al 1974, anno in cui Saliola si dimette da tutto e finalmente si dedica solo alla pittura.

Trascorre lunghe estati in Romagna, nell’entroterra riminese, in cuna casa chiamata ‘Cagnotta’ dove si sviluppa ed alimenta sempre più il suo amore per il libro ed il cinema, passioni che lo rendono un pittore-narratore che racconta se stesso in una varietà di cicli: dai ritratti di famiglia (1970-73) ai cortili e alle osterie (1973-74), al bambino che voleva volare (1974), alla scuola e al collegio (1973-74), al West (1976), alle visite ideali all’adorato Claude Monet (1987-88), ai grandi giardini e agli interni ricchi di atmosfera e di misteri. Negli ultimi anni grandi gallerie e famosi critici gli hanno tributato finalmente gli onori dovuti ad una grande maestro della fantasia ed ha realizzato importanti personali a Londra, New York, Buenos Aires, Chicago, Palm Beach, Hong Kong (invitato dal T.T.Tsui Museum), Montecarlo e alla casa del Mantegna a Mantova.

Antonio Saliola continua ad abitare nella sua città e a trascorrere le estati nella Valle del Marecchia, in un paese medievale chiamato Petrella Guidi dove ha resuscitato assieme ad alcuni amici il “Borgo del Sole e della Luna”. “Albenga e Palazzo Oddo – hanno detto Gerry Delfino e Gianni Ballabio, che fanno parte del consiglio della neonata Fondazione Oddi- sono onorati di ospitare un artista di questo valore e sensibilità”.

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