Arte e letteratura: con Ida Salviati percorso fiabesco tra i quadri di Saliola

di Claudio Almanzi – Un pomeriggio speciale per raccontare la suggestione della pittura unita alla poesia contenuta nelle fiabe narrate dal pennello di Antonio Saliola. Ad accompagnare gli amanti dell’arte e della letteratura in questo suggestivo itinerario è stata la giornalista e scrittrice, Carla Ida Salviati, nota esperta di didattica e di scienza dell’ Educazione.

“Di fiaba in favola- Percorso narrativo guardando l’opera di Saliola” era lo stimolante titolo dell’evento che ha visto protagoniste le tele di Saliola ed i grandi della letteratura per l’infanzia di tutte le epoche: “Si è trattato- dice Adalberto Guzzinati, critico d’arte e giornalista- di un percorso personalissimo che l’acuta ed attenta Salviati ha inventato per accompagnare i presenti in un viaggio attraverso fiabe e favole classiche di tutti i tempi”. La nota esperta di letteratura giovanile è stata anche lodata sia dal sindaco Rosy Guarnieri, sia dallo stesso artista che ha ringraziato la Salviati per le belle parole: “Obiettivo di questo incontro- ha detto il presidente della Palazzo Oddo Paolo Torrengo- era quello di realizzare un momento di approfondimento e confronto tra letteratura e pittura, che permettesse agli spettatori di attraversare il mondo fiabesco di Saliola guidati da un attento occhio critico, che ne facilitasse la comprensione dei significati più profondi”.

L’altro scopo dell’iniziativa è stato quello di rendere noto ad un pubblico attento ed interessato del grande successo avuto dalla personale dell’artista bolognese che ha avuto più di duemila presenze e quasi 500 dediche sul libro d’oro. Carla Ida Salviati, giornalista pubblicista, si occupa di storia dell’editoria, di educazione e dirige le riviste scolastiche di Giunti Editore, collaborando con i principali periodici specializzati del settore. È autrice di innumerevoli articoli ed interventi nei più importanti convegni ed incontri educativi e di numerose opere letterarie come “Hansel e Gretel, “Paura e desideri ai margini del bosco” (Nuova Ata, 1991), “Raccontare destini”, La fiaba come materia prima dell’immaginario di ieri e di oggi” (Einaudi ragazzi, 2002), “I travestimenti della fiaba moderna” in “ L’Isola del tempo perso” e “Esopo al telefono. Favole e modernità in Gianni Rodari” in “La Fantasia del reale”. “Esopo e la favola” a cura di Nicola S. Barbieri e Annamaria Contini (Diabasis, 2008). Saliola è un pittore-narratore che racconta se stesso in una varietà di cicli: dai ritratti di famiglia (1970-73) ai cortili e alle osterie (1973-74), al bambino che voleva volare (1974), alla scuola e al collegio (1973-74), al West (1976), alle visite ideali all’adorato Claude Monet (1987-88), ai grandi giardini e agli interni ricchi di atmosfera e di misteri. Negli ultimi anni grandi gallerie e famosi critici gli hanno tributato finalmente gli onori dovuti ad una grande maestro della fantasia ed ha realizzato importanti personali a Londra, New York, Buenos Aires, Chicago, Palm Beach, Hong Kong (invitato dal T.T.Tsui Museum), Montecarlo e alla casa del Mantegna a Mantova.

Antonio Saliola trascorre le estati nella Valle del Marecchia, in un paese medievale chiamato Petrella Guidi dove ha resuscitato assieme ad alcuni amici il “Borgo del Sole e della Luna”. “Albenga e Palazzo Oddo – ha detto Gerry Delfino- sono stati onorati di ospitare una figura di grande rilievo culturale ed educativo come Carla Ida Salviati ed un artista di così alto valore e sensibilità come Antonio Saliola”.

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