di Fabrizio Pinna – Dopo l’apertura di un’inchiesta in procura a Savona e la richiesta da parte della minoranza della convocazione di un Consiglio comunale ad hoc per dibattere del caso, proseguono ad Albenga le polemiche e le richieste di dimissioni del consigliere comunale Mauro Aicardi – esponente di destra in quota Lega Nord –  per il suo commento postato giovedì scorso sul social network Facebook nella pagina locale “Le cazzate ad Albenga 2” (un gruppo aperto con 248 membri iscritti) e rimosso qualche ora dopo a seguito della segnalazione degli esponenti locali di Fli. Com’è noto a creare la bufera e le accuse di “razzismo” sono state le parole  “servono i forni”, usate con sprovveduta superficialità dal consigliere Aicardi per stigmatizzare la rissa con rapina tra due extracomunitari magrebini avvenuta ad Albenga in via Roma il 2 gennaio e raccontata in un articolo di cronaca de “Il vostro giornale”.

Nel mirino delle polemiche  – amplificate dalla ribalta di alcuni media nazionali – in questi giorni  anche il sindaco Rosy Guarnieri che, hanno sostenuto i partiti di minoranza, avrebbe minimizzato il caso. Su questa linea oggi Rifondazione Comunista ritorna a chiedere le dimissioni anche del primo cittadino,  annunciando – per voce dei responsabili del circolo ponente savonese Jan Casella e Paolo Tosi – che sabato 14 gennaio alle ore 15.30 in piazza del Popolo si terrà una manifestazione “per dimostrare che Albenga non è una città razzista e che prende le distanze dalle gravissime affermazioni dei due amministratori leghisti”. “Rifondazione Comunista chiama tutte le forze democratiche alla vigilanza e alla mobilitazione per dare vita ad Albenga ad una manifestazione di protesta e di proposta”, spiegano i due esponenti del partito il senso dell’iniziativa: “di protesta contro questa amministrazione e di proposta per un futuro di alternativa alla xenofobia leghista e al malgoverno delle destre sempre pronte a scagliarsi contro le fasce più deboli della società e a privilegiare gli interessi dei più forti”.