Noi credevamo che qualcosa fosse cambiato ed invece tutto, come accade sempre in Italia, rimane fermo, con quell’odore che neppure lontanamente suona di pulito. Noi credevamo (almeno qualcuno, chi scrive proprio no…) che la Corte Costituzionale accogliesse le richieste per la modifica della legge elettorale, quella chiamata una porcata dal suo stesso estensore. Ma perchè questo accadesse era necessario che la Corte Costituzionale fosse composta da giudici poco sensibili alla parte politica che li nomina. Ma se da giorni si fa la conta un giudice, di una certa area politica, si sarebbe espresso in un tal modo e l’altro, con un’altra tessera sotto la toga,  avrebbe votato in un altro, poi ci stupiamo su come sia andato l’esito? Ancora noi crediamo che questi signori prima di pronunciarsi su un argomento ne leggano le motivazioni o invece prendono ordini dalle segreterie del partito? Pensare che la Corte Costituzionale sia indipendente è un’utopia per cui non si riesce a capire perchè il presidente della Repubblica si scaldi tanto quando sente certi commenti sull’esito della sentenza. Per mia fortuna (o per mia disgrazia) mi sono laureato anni fa in legge e vi assicuro che ne ho viste di tutti i colori, soprattutto da parte dei docenti togati. Ho imparato a diffidare di loro capendo che la giustizia è soltanto, da noi, un meccanismo ad orologeria.

Guglielmo Olivero