SCHERZI DA PRETE

di Guglielmo Olivero – Premesso che non metto piede in una Chiesa da quando avevo dieci anni (salvo eventi, in gran parte luttuosi) trovo che il farneticante Celentano (ma perché non si limita a cantare?) abbia toccato un tasto dolente, quello cioè relativo all’assenza (o alla scarsa presenza) della Chiesa nei confronti delle sue pecorelle. Ho la sensazione che dai Pastori del Vangelo ci si attendano discorsi che riscaldano il cuore e che tanti cristiani attendono di sentirsi dire (un po’ come il Pd che attende una frase di sinistra da D’Alema).

Invece, proprio in una delle rare occasioni in cui ho varcato la soglia, ho sentito un discorso molto materiale, con accenni all’Ici e alla finanza. Se ci fosse stato Gesù sicuramente avrebbe fatto casino, come ai tempi del Mercato nel Tempio.  Non ho sentito, ad esempio, una parola, una sola parola di scusa sulla pedofilia e ammettere che come in tutte le Istituzioni purtroppo ci sono le mele marce. Non ho sentito un discorso che riscaldi il cuore. Quanto a Famiglia Cristiana, alla quale va comunque la solidarietà, preferirei vedere meno pubblicità di auto, banche e assicurazioni e qualcuna in più relativa alle iniziative di beneficienza. Ma, come ormai ci sentiamo dire da quando ci alziamo a quando andiamo a letto, “il mercato finanziario non lo approverebbe”.

* Willypedia, la rubrica Corsara di Guglielmo Olivero

1 Commento

  1. bello sarebbe se le farneticazioni di giovanardi santanchè e borghezio facessero più rumore di quelle di celentano!

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