[fp] – In riferimento alla vicenda che riguarda la prospettata chiusura della OCV di Vado Ligure con la decisione di delocalizzazione della produzione all’estero entro il mese di giugno, la Federazione provinciale di Rifondazione Comunista esprime “la più decisa solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici”.

“Va sottolineato – spiega Silvio Pirotto, responsabile provinciale lavoro PRC – che questa ennesimo tentativo di cessazione di attività produttive si inserisce in un contesto provinciale che ha visto e che vede tutt’ora una grande crisi delle aziende (dalla FAC di Albissola alla OMEV, alla Isoltermica) e che investe anche il settore portuale (T.R.I. Refer terminal, ecc.), certamente non secondario per quanto riguarda l’intera economia savonese. In ottica meramente profittuale l’azienda si propone di trasferire la produzione, nonostante l’alta competitività sul mercato dei materiali prodotti, anche per via delle sofisticate e moderne tecnologie di cui dispone insieme alla professionalità delle maestranze, senza tenere in alcuna considerazione il destino dei lavoratori e delle loro famiglie”.

Rifondazione Comunista “chiede con forza che l’Amministrazione comunale e il Sindaco si facciano portavoce verso le istituzioni preposte affinché il caso della OCV sia preso in considerazione e si arrivi ad una soluzione che eviti la chiusura della fabbrica di Vado”. Rifondazione “per parte sua impegna da subito i suoi referenti in consiglio regionale per definire una piattaforma di intervento e di difesa dei lavoratori e delle lavoratrici attraverso tutti i canali istituzionalmente percorribili. Per questo, Rifondazione Comunista è a disposizione fin da subito per un confronto con i lavoratoti della OCV, con le parti sociali, i partiti politici e gli enti locali al fine di dare loro la possibilità di avere un punto di riferimento complessivo in difesa del posto di lavoro”, conclude Pirotto.