Sabato e domenica Rifondazione Comunista del ponente savonese incontrerà i cittadini per tre tappe di “informazione, discussione e condivisione sulla attuale situazione politica nazionale ed europea, senza ovviamente trascurare i problemi locali”.

“La manovra del governo Monti (che è profondamente iniqua perché pagata all’80% da lavoratori, pensionati, giovani, famiglie a reddito medio-basso, mentre vengono salvaguardati i grandi patrimoni e i grandi speculatori) aggrava la crisi e non ferma la speculazione”, spiegano Jan Casella e Paolo Tosi: “illustreremo ai cittadini le proposte di Rifondazione Comunista, per smentire finalmente la falsa teoria che ‘non c’è alternativa’. Noi siamo invece convinti che una alternativa è possibile, un’alternativa che mira a introdurre una vera “patrimoniale”, porre un tetto di 5.000 euro mensili alle pensioni d’oro, tagliare le spese militari, bloccare le grandi opere inutili come la Tav, tagliare i privilegi della politica, predisporre piani per il lavoro, l’ambiente, la conoscenza e il welfare, restituire dignità e diritti al lavoro, far versare l’IMU al Vaticano per gli immobili in cui sono svolte attività commerciali. La crisi si contrasta modificando le politiche della BCE e non massacrando i diritti sociali”.

I tre appuntamenti per un “week-end di protesta/ e di proposta” si terranno sabato mattina dalle 10 alle 12.30 al mercato di Alassio, sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30 in piazza del popolo e nelle vie del centro ad Albenga e domenica (ore 15.30) al bar ristorante ‘U Baccan’ di Testico.

“Un mercato, una piazza e un paesino: li abbiamo scelti perché la politica deve tornare ad essere confronto e ascolto diretto coi cittadini. Vogliamo ridare la speranza alla gente che, dopo 18 anni di politiche fallimentari, auspicano un’alternativa al berlusconismo e all’iperliberismo tecnico di Monti”, concludono i due esponenti di Rifondazione Comunista.