Un altro Moser sul Muretto dei Campioni di Laigueglia

di Claudio Almanzi – Ci sarà un altro Moser tra le celebri firme apposte sul Muretto del Ciclismo a Laigueglia. Ieri infatti Moreno Moser, nipote del grande Francesco, iscrivendo il suo nome nell’albo d’oro della classica d’apertura del calendario europeo, è entrato nel Gotha del celebre muretto.

“Ad Alassio – scherza Bruno Zanoni, ex professionista ai tempi di Merckx e oggi noto albergatore laiguegliese- hanno il celebre Muretto degli innamorati, reso famoso dalle cronache rosa, a Laigueglia, invece abbiamo un altro Muretto, quello dei campioni del ciclismo, che sta diventando una vera e propria attrazione turistica per gli appassionati della bicicletta”. Il Muretto dei campioni di ciclismo, nato su ispirazione proprio di Zanoni, per anni presidente e promoter dell’UC Laigueglia, società che ha organizzato il trofeo professionistico per ben 47 anni, è situato sul lungomare, nel piccolo anfiteatro dell’ex piazzetta Sati, davanti all’ antico torrione, ed è oggi diventato una tappa fissa per i turisti.

Misura poche decine di metri quadrati, ma sulla sua superficie raccoglie già centinaia di firme e nomi che fanno la storia del ciclismo e che commuovono qualsiasi appassionato e tifoso che decida di farvi visita. Ci sono incastrate tante mattonelle di ceramica colorata, ciascuna con la firma autografa di un campione del ciclismo italiano e straniero. L’ idea di questo muretto, che ha ottenuto subito anche l’ approvazione dell’allora sindaco di Laigueglia, Giuseppe Giuliano, è nata all’ interno del Gruppo ciclistico amatoriale laiguegliese: “Il muretto- aggiunge Zanoni- dei campioni del ciclismo è anche un omaggio ai tanti campioni che vengono a correre il Laigueglia, non solo professionistico, ma anche quello amatoriale. In passato infatti oltre ad avere ospiti i campioni più forti, abbiamo dedicato anche la nostra Granfondo a quelli del recente passato come Bugno, Fondriest, Gotti, Chiappucci, Ballerini, Tafi, Celestino ed a tanti altri grandi campioni. Tutti comunque, giovani campioni del presente, o glorie del passato, sono ben felici di apporre la loro firma sul Muretto, cosa che fanno anche tutti i vincitori della gara professionistica. Quest’anno il Laigueglia è stato davvero di altissimo livello, la gara d’apertura europea che la sua storia merita. Siamo contenti perché, almeno per un po’ di giorni, Laigueglia è tornata ad essere la capitale mondiale del ciclismo, come negli anni Cinquanta e Sessanta, quando tutte le squadre professionistiche venivano proprio da noi, a Sanremo ed ad Alassio, a preparare la Milano- Sanremo, gli appassionati felici e gli alberghi erano pieni”.