[fp] – “A seguito del comportamento tenuto dal consigliere Fabio Lucchini durante il Consiglio Comunale del 21 Febbraio si è ritenuto di dover revocare le deleghe allo stesso consigliere per il venire meno del rapporto di fiducia che necessariamente deve contraddistinguere i rapporti tra Sindaco e Consigliere Delegato e all’interno del gruppo consigliare stesso”. Così dichiara il sindaco di Alassio Roberto Avogadro, entrato già nei mesi scorsi più in rotta di collisione con il consigliere eletto nella sua stessa lista. Le deleghe di Lucchini sono passate al Vice-Sindaco Luigi Sibelli per quel che riguarda il cimitero e all’Assessore Giacomo Nattero per ciò che riguarda sicurezza ed informatica.

Il Corsara riceve e pubblica integralmente copia della lettera inviata dal sindaco Roberto Avogadro al consigliere Lucchini per comunicargli le ragioni della sua decisione.

«Gentile Consigliere Fabio Lucchini,

la posizione da Lei assunta durante l’ultimo Consiglio Comunale, rispetto ad alcuni punti all’Ordine del Giorno, in particolare quella relativa allo spostamento del mercato, posizione in contrasto con quella ufficialmente assunta dal gruppo “A come Alassio”, La pone di fatto insanabilmente al di fuori del gruppo stesso. Si trattava di una scelta, quella dello spostamento del mercato, ampiamente estrinsecata fino dalla campagna elettorale e che quindi non ammetteva e non ammette distinguo.

Anche la Sua posizione relativamente ad alcuni altri punti all’Ordine del Giorno è stata tale da essere incompatibile ad un corretto gioco di squadra, così come la Sua affermazione poi di considerarsi “la minoranza della maggioranza” , non esiste una minoranza nel nostro ambito ma solo un gruppo.

Evidentemente la nostra idea di amministrare e di rapportarsi tra membri di uno stesso gruppo è totalmente differente dalla Sua, ed è basata sulla totale fiducia degli uni rispetto agli altri , e pertanto mal si concilia con la Sua continua volontà di volersi proporre a censore dei comportamenti dei suoi colleghi di amministrazione. La nostra azione ed il nostro impegno è rivolto a rispondere alle esigenze dei cittadini e non già a fare sofismi sull’operato dei membri della nostra maggioranza o dei dipendenti stessi.

Già in precedenza, durante questi primi mesi di amministrazione, non erano mancati da parte Sua atteggiamenti disgreganti che tuttavia abbiamo sempre tollerato attribuendoli ad una mancanza di esperienza amministrativa, ma con il passare del tempo, anziché ridursi, questi atteggiamenti sono andati crescendo fino ad arrivare agli episodi, già citati, dell’ultimo Consiglio Comunale.

Vista la platealità del Suo comportamento questa volta non è possibile fare finta di nulla e quindi, fermo restando il mio pieno riconoscimento di quanto da Lei fatto per il nostro gruppo nel corso della campagna elettorale e di cui La ringrazio, mi vedo costretto, con grande rammarico, ad informarLa che le deleghe a Lei attribuite sono revocate a far data dal 23 Febbraio 2012.

Voglio precisare che questa decisione, che è espressione di tutta la maggioranza, non sottende alcuna motivazione politica ma è semplicemente dettata dalla sopraggiunta totale incompatibilità del Suo modo di operare con quello della maggioranza stessa. Le auguro di poter vedere realizzati i Suoi obiettivi, che evidentemente fino ad ora mi sono sfuggiti, nel Suo nuovo ruolo di Consigliere di opposizione.»