di Mary Caridi – Prosegue il duro braccio di ferro tra il consigliere comunale Silvio Cangialosi e il sindaco Rosy Guarnieri. Nella serata di sabato, Silvio  Cangialosi si era recato nella locale Caserma dei Carabinieri, spiegato la situazione al Comandante che aveva tentato di districare la complessa vicenda, parlando con il Sindaco Guarnieri. “Il Sindaco , in quel colloquio telefonico – spiega Cangialosi – ha detto al Comandante che si era trattato solo di un disguido, e che lunedì, all’apertura del comune e degli uffici , avrei trovato il materiale dei 19 punti per studiarmi le pratiche che saranno messe in votazione”.

“Rassicurato dalla mediazione delle Forze dell’Ordine ho soprasseduto dallo sporgere querela. Ho fatto i salti mortali per conciliare impegni pregressi e stamattina mi sono recato, fiducioso, in comune, ma la mia sorpresa è stata grande. Le pratiche non c’erano. A quel punto, poiché ne avevano disponibili solo un paio, mentre le altre no, ho chiamato il dirigente Scardigno e fatto mettere a verbale per iscritto che non mi venivano consegnate le 19 pratiche da votare in consiglio comunale”, aggiunge Silvio Cangialosi: “Il sindaco non ha mantenuto la parola data ai Carabinieri e a me e a quel punto mi sono recato in caserma per avere chiarimenti e sporgere, eventualmente una querela, ma non trovando l’interlocutore con cui avevamo discusso, ho chiamato in Prefettura. Ho quindi inviato al responsabile della Prefettura per gli Enti locali, Santanastasio, (non avendolo trovato telefonicamente) una mail certificata dove spiego, passo dopo passo la vicenda e ho espresso la richiesta affinché  vengano annullate le convocazioni del consiglio comunale perché, a tutt’oggi non sono e non siamo in grado di essere a conoscenza dei dettagli delle pratiche in questione”.

“Ma non è tutto: vengo a sapere che le pratiche nel frattempo sono lievitate e che ne verranno aggiunte altre 3 , integrando i punti già fissati e la cosa mi sembra grave. Perché a questo punto domattina ci verranno notificate altre pratiche di cui ignoro persino il contenuto e che dovrebbero essere votate entro le 12. Non voglio lo sciogliemento del consiglio – precisa Cangialosi – ma che il Prefetto assuma l’iniziativa di chiamare il Sindaco per chiarimenti su questa vicenda e sul metodo. Mi rifiuto di accettare un metodo simile e chiedo chiarezza e trasparenza”.