di Alfredo Sgarlato – (“Moloch” di Alexandr Sokurov, Rai5 martedì ore 21,15)Alexandr Sokurov, il maggior talento del cinema russo di oggi viene spesso impropriamente avvicinato a Tarkovskij, di cui fu grande amico. Del maestro Sokurov non ha l’afflato mistico (a volte troppo predicatorio) mentre ha in più una singolare ironia. Proprio questa ironia straniante è la cifra che sottostà alla sua tetralogia sulla fine del potere: “Moloch”(1999), Hitler chiuso nel bunker; “Taurus”(2001), Lenin sul letto di morte; “Il Sole”(2005), Hirohito rinuncia ad essere considerato dio, fino al conclusivo “Faust”(2011) tratto da Goethe.

Caratteristica tipica di questa serie di film è infatti il sottile disprezzo con cui sono trattati i potenti (solo a Hirohito è concesso un minimo di umana pietà), visti come marionette calate in un gioco di cui non sono consapevoli. Lo stile di Sokurov è personalissimo, con uso di filtri che rendono il colore innaturale e tagli dell’inquadratura inconsueti. “Moloch” tra i film del geniale artista russo è probabilmente il più riuscito ma anche il più apprezzabile dal pubblico, poiché in questo film non vi sono simbolismi o riferimenti alla storia russa difficili da cogliere per lo spettatore straniero.

Se però non siete proprio portati per il cinema d’arte potete vedere lo stesso giorno alle 21 su Raimovie “Le tre sepolture” di e con Tommy Lee Jones, western moderno alla Peckimpah riuscito e originale.

* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato