di Mary Caridi – Esistono molti sistemi per aggirare le leggi, umiliare la democrazia e i cittadini, ma quello messo in scena oggi  dal sindaco Rosy Guarnieri è uno schiaffo alle regole, un affronto agli albenganesi. Come può un’amministrazione e un Sindaco convocare un consiglio comunale e poi non presentarsi? Dire che lo fa per combattaere l’assenteismo di alcuni consiglieri e poi lei stessa non presentarsi?

Mezzucci per restare a galla, per forzare le dinamiche del parlamentino ingauno, per far approvare pratiche che diversamente non avrebbero la maggioranza, ma  che lasciano allibiti. Teatrino della politica, giochini che, a detta della Guarnieri, dovrebbero diventare la regola. Prova evidente che non avendo più la maggioranza su alcune pratiche si è inventata  l’escamotage da regolamento condominiale: convocazioni a rate, sino al raggiungimento della maggioranza, che non deve più essere piena. Stupisce e addolora constatare che molti consiglieri comunali perbene si associno a questo metodo sfrontato e che loro stessi si prestino a umiliare ogni regolamento. Un precedente pericoloso che andrebbe fermato dalla Prefettura, che è stata informata dell’irregolarità della vicenda.

Interessi particolari o arroganza, dietro un metodo che porta allo scontro diretto e all’innalzamento della tensione o fretta per la paventata entrata in vigore delle nuove norme che impediranno edificazioni ai comuni privi di depuratore? Comunque vada lo strappo è troppo forte e nulla sarà più come prima nel nostro comune. Quando si umiliano le regole per interessi di parte, ognuno di noi ha perduto qualcosa. Albenga non è territorio di scorribande e non deve diventarlo e i cittadini devono poter continuare ad avere fiducia nella politica e nei suoi rappresentanti. Una pagina nera nella politica del nostro territorio.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi