ANDAMENTO LENTO

di Guglielmo Olivero – Se mi chiedete perché sono allergico alla Tav la mia risposta è semplice: “Perché sono contro il progresso tecnologico esasperato”. Sì, sono un cultore, insieme a tanti, dell’andamento lento che consiste nel prendere la vita con un ritmo più umano, ricordandosi che non siamo eterni e che, da un momento all’altro, potremo essere soavi alla terra.

Invece crediamo di essere immortali e ci inventiamo una vita frenetica dominata dai computer, dai telefonini, dagli ipod, ipid, ipud… I nostri ragazzi, quando hanno dieci anni, riempiono l’agenda giornaliera di impegni che non lasciano spazio a una pausa, ad un tramonto, a un’alba da attendere sulla riva, possibilmente senza essersi prima fatti inquinare dai rumori delle discoteche. L’andamento lento è forse condizionato dalla nostalgia di quando per mandare un pezzo alla redazione si usava la macchina dattilografica o quando la televisione iniziava i programmi alle 18 e d’estate anche più tardi. Nostalgia di quando l’estrazione del lotto era una volta alla settimana e le partite di calcio tutte alla stessa ora e senza possibilità di essere viste in diretta. L’andamento lento, fenomeno ormai sconosciuto. Ma da provare, se si vuole vivere con più calma. E soprattutto: se si vuole vivere.

 * Willypediarubrica Corsara di Guglielmo Olivero