di Alfredo Sgarlato – Dopo il successo del lavoro dedicato a De Andrè Albenga aspettava l’opera seconda di Gino Rapa. Anche stavolta lo spunto è dato dalla realtà: il lungo viaggio in nave che gli italiani intraprendevano da Genova per raggiungere l’America, anzi La Merica. Sul palco con pochi semplici arredi a rievocare la terza classe di una nave, il Ravenna, si presentano i personaggi: le Sorelle Teresa e Eleonora Delfino (interpretate da Francesca Galizia e Sabrina Bonanato) alla ricerca di un sogno d’amore; Pietro Perazzo (Fabio Vosilla, anche cantante) giovane che fugge dalla miseria, una donna maltrattata dalla vita, Rosa Corsero (Carla Migliardi), che raggiunge il marito che non ama, l’ambiguo tanguèro Oreste De Angelis (Giorgio Caprile), il Capitano (Mario Mesiano, anche regista della piece) reso cinico dalle mille avventure, la Crocerossina (Rossella Altamura).

Le storie si intrecciano in una serie di duetti e assolo, come all’Opera. Il testo, intervallato da canzoni, d’epoca, di Fossati e Modugno, ha molti riferimenti all’attualità, soprattutto nel finale, quando il capitano riassume i destini dei personaggi e quindi tutti gli attori leggono passi dalla stampa americana dell’epoca, dove gli italiani sono definiti sporchi, ignoranti, rissaioli, ladri, pronti al coltello. Chissà se a qualcuno fischiavano le orecchie…

Lo spettacolo è breve e scorre piacevolmente. Alla fine il pubblico che ha riempito l’Ambra (e speriamo non sia l’ultima volta) chiama più volte in scena Gino Rapa e la compagnia con ripetuti applausi. Chapeau!

* Fotogallery Studio Fotografico Mario Rossello – Albenga

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