di Alfredo Sgarlato – Ieri sera un gruppo di appassionati di cinema e teatro di Albenga e dintorni si è ritrovato nella sede messa a disposizione da Art Group per discutere del possibile futuro dell’Ambra. Malgrado la buona volontà di singoli cittadini e di varie associazioni culturali, tutti innamorati della loro sala preferita, non si può essere ottimisti.

I costi di gestione, soprattutto l’affitto, sono troppo alti e fuori mercato. A questo si aggiunga che i proiettori saranno presto resi obsoleti dal passaggio dalla pellicola al digitale, con ulteriore spesa per il gestore. Gli incassi delle sale cinematografiche nei centri storici sono in rosso, per colpa della concorrenza sleale della pirateria e di quella delle multisale che però raramente fanno programmazione di qualità.

Come fare per salvare l’unica sala rimasta in un centro storico, dove peraltro è quasi impossibile trovare di sera un bar aperto? Le istituzioni non sembrano interessate al problema. C’è chi sogna un mecenate che sponsorizzi la sala, per esempio un noto autore televisivo, ipotesi che sembra impossibile.

Si è pensato a varie soluzioni, dall’azionariato popolare a una sorta di “associazione di tutte le associazioni culturali” che non possono fare a meno dell’Ambra, a meno che non si vogliano fare eventi in piazza anche in inverno, che potrebbero organizzare un paio di eventi per finanziare la rinascita dell’Ambra. Si è persino pensato di occupare la sala, come hanno fatto a Roma col teatro Valle.

A favore del cinema Ambra gioca il fatto che con la legge sulla destinazione d’uso, per cinque anni dalla chiusura di un cinema in un centro storico non si può trasformare lo stabile in niente altro, e che le fondamenta dell’edificio poggiano su reperti archeologici di fondamentale importanza, per cui un’eventuale trasformazione edilizia sarebbe bloccata dalla sovraintendenza ai beni culturali.

Ci si è anche chiesti quanto la maggioranza dei cittadini conosca e senta il problema: per questo partiranno anche campagne di informazione. Per saperne di più seguite la vicenda su Albenga Corsara, sul sito www.cinemambra.it e sulla pagina facebook I Giovedì all’Ambra.