di Alfredo Sgarlato(“Confidenze troppo intime” di Patrice Leconte: venerdì 30 LA7D ore 23,10)Tra i film dello scorso decennio “Confidenze troppo intime” (2004) è il mio cult. Il film comincia con un commercialista che vede presentarsi al suo studio una ragazza che si mette a parlare dei propri problemi. Ben presto si svela l’arcano: la bella ha sbagliato porta credendo di recarsi dallo psicoanalista. Ormai il commercialista è innamorato e cerca di sfruttare la situazione…

Una commedia divertente e intelligente, insieme a “L’uomo del treno” il miglior film di Leconte, un regista che spesso sembra credere che una volta messi in scena un personaggio stravagante e una bella donna il film sia fatto. A volte gli basta, come ne “Il marito della parrucchiera” o “La ragazza del ponte”, altre il film gli scappa di mano.

Questo è il suo film più compiuto, anche grazie alla straordinaria coppia di interpreti, la deliziosa Sandrine Bonnaire e il magnifico Fabrice Luchini, uno dei miei attori preferiti, che pur nella sua versatilità dà il meglio di sé nel ruolo del seduttore imbranato (vedi anche “Le donne del sesto piano”). Si potrebbe pensare ad un film contro la psicoanalisi, ma non è così. Se poi il cinema di parola non fa per voi potete allora vedere, stesso giorno e stesso ora su RAI4, “Pontypool”, considerato il miglior horror degli ultimi anni.

P.S. Pochi giorni dopo aver visto il film ho incontrato al supermercato una ragazza uguale alla protagonista del film. Ho pensato: sta a vedere che la vedo spuntare nel mio studio e si mette a parlare del 740… Non è successo. Come diceva Truffaut, il cinema è più bello della vita.

* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato