di Fabrizio Pinna – Spiragli positivi per il futuro del cinema/teatro Ambra di Albenga? Voci contraddittorie e indiscrezioni un po’ nebulose di una possibile – quanto necessaria – mediazione pubblica nella vicenda non sono mancate nelle scorse settimane, ma solo nelle ultime ore una svolta concreta in questa direzione sembra essere stata confermata. “In settimana verrà convocato un tavolo in Regione Liguria dall’assessore regionale alla Cultura e Turismo Angelo Berlangieri con il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri”, assicura l’ex consigliere ingauno Carlo Tonarelli: “siamo vicini a una soluzione, anche se l’Ambra necessita oltre la copertura delle spese (non poche) di una ristrutturazione per diventare un posto piacevole quasi ogni sera con molti eventi in programmazione”.

I principali problemi li ha riassunti qualche giorno fa in un articolo sul Corsara Alfredo Sgarlato, in occasione della riunione tenuta da alcuni cittadini sul futuro del cinema/teatro: “I costi di gestione, soprattutto l’affitto, sono troppo alti e fuori mercato. A questo si aggiunga che i proiettori saranno presto resi obsoleti dal passaggio dalla pellicola al digitale, con ulteriore spesa per il gestore. Gli incassi delle sale cinematografiche nei centri storici sono in rosso, per colpa della concorrenza sleale della pirateria e di quella delle multisale che però raramente fanno programmazione di qualità”.

In una crisi generale ormai quasi decennale attraversata dal settore, il caso di Albenga non è certo isolato, tanto che la Liguria – seguendo iniziative analoghe portate avanti da altre regioni – ha varato nell’ottobre del 2009 proprio una legge ad hoc che, “in considerazione della loro importanza economico-sociale, sostiene le imprese che gestiscono le sale e le arene cinematografiche […] e attua interventi diretti a favorire il loro sviluppo e la loro competitività sul mercato” (LR 46/2009, “Interventi a favore delle imprese di esercizio cinematografico” pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 18 del 21 ottobre 2009). Nel 2010 la legge fu seguita da un primo bando attuativo promosso dall’assessore regionale allo sviluppo Economico Renzo Guccinelli, il quale in quell’occasione sottolineò giustamente ancora una volta come le sale cinematografiche abbiano “una funzione oltre che culturale ed economica anche sociale”, cosa ancora più vera per piccole città come Albenga.

Le premesse quindi di una possibile mediazione positiva da parte della Regione esistono, così come rimane evidente la necessità di un forte impegno anche da parte del Comune e della Provincia. Secondo indiscrezioni e voci non ufficiali, la volontà di impegnarsi per una soluzione da parte dell’assessore Berlangieri – sabato presente ad Albenga insieme al presidente della provincia di Savona Angelo Vaccarezza in occasione della premiazione della Fionda di Legno a Vecchioni che si è tenuta proprio al cinema/teatro Ambra – è reale, sebbene non sia ancora del tutto chiaro come si svolgerà de facto la mediazione pubblico/privato. “Il sogno è farlo diventare un caffè – teatro – cinema polo di aggregazione culturale e sociale”, commenta comunque con un certo ottimismo Carlo Tonarelli, non solo per il cineforum del Giovedì “ma per tante altre iniziative legate al cinema, all’arte, al teatro e alla cultura”.