LE VERITÀ SCOMODE: ISRAELE E IL CASO GÜNTER GRASS

di Guglielmo Olivero –  Con un grande senso di democrazia lo Stato di Israele ha definito persona non gradita il Premio Nobel tedesco Günter Grass, soltanto perché, al contrario di altri, ha avuto il coraggio di denunciare le bugie dello Stato di David. Grass, a mio avviso, ha ragione da vendere quando mette in guardia Israele di non far precipitare la situazione nel Medio Oriente bombardando l’Iran reo di costruire un ordigno nucleare.

A mio avviso, come sostiene il grande scrittore tedesco, non si vede perché Israele deve essere armata fino ai denti e gli altri Stati del Medio Oriente possano, al massimo, essere muniti di una mitragliatrice. Israele ha una tale potenza econonica da costringere persino gli Stati Uniti a darle ragione. Purtroppo non si riesce mai ad essere lucidi in queste discussioni. Quando uno come Grass, premio Nobel, denuncia, tramite una poesia, una situazione intollerabile è considerato un nazista, vanno a ripescare il suo passato per infangare un ragionamento frutto soltanto dell’intelligenza.

* Willypediarubrica Corsara di Guglielmo Olivero

4 Commenti

  1. Concreta è l’innegabile opera di controbilanciamento che rappresenta l’esistenza di israele in mezzo a stati i quali, come giustamente afferma pasquino, sono delle polveriere. Non sono convinto che le popolazioni di quegli stati siano completamente estranee alla pessima qualità dei loro dittatori. Sperando di non essere frainteso, sono piuttosto convinto del deleterio apporto costituito da implicazioni di tipo religioso, che condizionano da sempre la vita politica e civile di quella gente. Troppo totalizzanti sono le pulsioni religiose per consentire la nascita di attesi fenomeni democratici.
    Il tedesco afferma implicitamente una presunta responsabilità israeliana nel clima che serpeggia nell’area, ma non dimentichiamoci che i motivi dello scontro sono scatenati da una genetica intolleranza di una religione totalizzante verso un altra, molto vicina alla nostra.
    L’aspetto oscuro anche se intuibile della vicenda è quello che accenna Guglielmo Olivero riguardo alla potenza economica di Israele e i suoi storici e consolidati rapporti con gli egemoni “poliziotti del mondo”: probabile che sia un altro elemento di instabilità dell’intera area.
    Ce n’è per l’asino e per chi lo mena…

  2. Non si può legittimare il possesso israeliano dell’atomica… Il fatto che non l’abbia usata non signfifica che non abbia minacciato di farlo e che non lo farà…. Lo stato di Israele nasce sulla pulizia etnica della Palestina… quanto all’andare a votare come sinonimo di democrazia beh…. a questa favola ci credono ormai in pochi…

  3. Grazie Pasquinoingauno, la sua analisi è quasi pienamente condivisibile soprattutto nella parte relativa alla famosa primavera araba che, come temevo, non ha prodotto alcun effetto. Come si dice in matematica cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia.

  4. ……il senso di grande democrazia di Israele fa il paio con l’enorme senso di democrazia dell’Iran, della Siria e della quasi totalità degli stato arabi della regione che brillano da decenni per la libertà delle votazioni, per il rispetto delle minoranze etniche, religiose, politiche e per le donne……….Domanda: Israele ha la bomba atomica da circa 40 anni. Siamo sicuri che stati come quelli sopra menzionati avessero la bomba atomica la terrebbero chiusa sotto chiave senza utilizzarla contro il demonio ebraico? Israele ha molte colpe e molti limiti ma sono comunque le colpe e i limiti di un paese democratico assediato da decenni e minacciato perennemente di essere cancellato dalla carta geografica. Il popolo ebraico ha già conosciuto i forni crematori forse qualche despota arabeggiante gradirebbe trasformare con la bomba tutta israele in un forno crematorio!?!? Caro sig Olivero lei ha ragione. Non si riesce mai ad essere lucidi in questa situazione. Non sono lucidi i palestinesi che sono e vengono tutt’ora strumentalizzati da tutti i dittatori dell’area per mantenere strumentalmente alta la tensione, non sono lucidi i popoli arabi (tranne un accenno di “primavera”) che vengono mantenuti ignoranti dai loro padroni – perchè si sa che l’ignoranza è la benzina dei desposti – non sono lucidi gli ebrei che vivono perennemente nell’angoscia di essere aggrediti. ……pensare che basterebbe così poco……….una bella zappa al posto dei mitra e via tutti a lavorare per creare un mondo libero e fecondo per tutti al di la delle razze e delle religioni……i palestinesi vogliono la libertà e uno stato loro? Trovino un leader pacifista e smettano di farsi teleguidare dai ras dell’area………raggiungeranno il loro scopo in un paio d’anni…….invece di farsi ammazzare come kamikaze utilizzino i metodi di Ghandi e metteranno in ginocchio i falchi di Israele in pochi mesi………..basta armi, tutti a lavorare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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