di Claudio Almanzi – Il romanzo autobiografico “Ritorno alla Gatta” di Dominique Roland verrà presentato il prossimo 10 maggio, dalla stessa autrice, organizzato dalla sede loanese del CTG (Centro Turismo Giovanile) presso il Circolo ricreativo Padre Ugolino (in via Petrarca) dai Padri Cappuccini, alle ore 17 e 30. Si tratta di una raccolta di bozzetti, ritratti, ricordi ed eventi rilevanti per la vita della protagonista, la stessa Dominique Roland (pseudonimo della piemontese, ma da tempo residente in Riviera Nice Piana).

Il romanzo (edito dalla stessa autrice) è in pratica un’opera prima: si tratta di un progetto assai lodevole, se si pensa che la scrittrice prima di cimentarsi in letteratura è soprattutto una pittrice di valore (figurativa, con alle spalle numerose importanti personali e collettive), ex insegnante di Lingue nelle scuole superiori. Genovese di nascita, educazione piemontese, rivierasca d’adozione (Loano). “Il romanzo – dice Adalberto Guzzinati, giornalista e critico letterario – si divide in tre parti riguardanti l’infanzia, la giovinezza e la maturità, a loro volta suddivise in capitoli talora esilaranti, talora avventurosi, ma sempre dominati da uno spiccato senso dello humour. La protagonista comunque riesce sempre a cavarsela attraverso la guerra, ad altri eventi negativi, grazie alla sua potente voglia di vivere ed alla sua capacità di cambiare pelle. In certi tratti la rapidità e la complessità della vicenda ne fanno quasi una specie di romanzo picaresco”.

Fra i personaggi del romanzo della Piana quello chiave è quello della madre, sempre presente e critica nei confronti della figlia, spesso tarpante l’esuberanza e la voglia di conoscere della protagonista. Divertenti i siparietti che raccontano usi e costumi, tradizioni e personaggi della vita quotidiana in Piemonte, narrati con uno stile spontaneo e molto scorrevole, con sguardo ridente e disincantato. A descrivere la cornice nella quale si muove la narrazione è la stessa autrice: “Si parla di una famiglia benestante – ci ha detto la Roland- nella quale agiscono persone dal carattere spiccato e altre più sfumate. Gli eventi narrati hanno inizio con la descrizione dell’infanzia, della casa, dei rumori, dei silenzi e dei colori, il tutto percepito con gli occhi di una bambina”.