di Fabrizio Pinna – Continuano al vetriolo le polemiche ad Alassio, con il consigliere di minoranza Marco Melgrati (Pdl) quotidianamente all’attacco dell’amministrazione cittadina. «Il Sindaco Avogadro è alle corde e i suoi slogan e le sue falsità che potevano funzionare in campagna elettorale oggi, alla prova dei fatti, si sciolgono come neve al sole» ha sentenziato Melgrati in una delle sue ultime requisitorie, nella quale non ha risparmiato strali scagliati contro la direzione della Compagnia Stabile di Alassio che ha curato la programmazione della rassegna invernale.

«Ci spieghi perché hanno pagato 28.556,45 euro al sig. Caprile, amico degli amici, per la direzione artistica della stagione teatrale invernale, cioè per scegliere gli spettacoli, cosa che nel passato veniva fatta gratuitamente e con più successo dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura. Ah, già, ma Voi non avete l’Assessore alla Cultura…», ha incalzato sarcastico l’ex sindaco alassino secondo il quale la rassegna sarebbe pesata in maniera consistente nel bilancio comunale: «non appena riusciremo a farci dare dall’Ufficio del Comune i dati – sostiene Melgrati – dimostreremo puntualmente quanto è costata veramente la stagione teatrale, cioè tra l’acquisto del palco, la consulenza, le compagnie, il service, la sicurezza, gli oneri accessori la spesa ammonta a euro 131.000».

Secca oggi non si è fatta attendere la replica dell’attore e direttore artistico Giorgio Caprile, direttamente chiamato in causa nell’ultimo j’accuse del consigliere pidiellino: «a seguito delle deliranti affermazioni del sig. Melgrati riguardante la stagione teatrale di Alassio», precisa, «non solo non ho mai percepito un euro ma ce ne ho rimessi circa 200; il tutto può essere controllato sia presso gli uffici competenti del comune sia presso lo studio del commercialista dell’Associazione».

«Essendo chiamato in causa per la seconda volta dal sig. Melgrati (la prima per la scarsa, secondo lui, qualità della rassegna), diffido lo stesso dal pronunciare il mio nome ai fini della sua continua campagna elettorale» taglia netto Caprile, ricordando peraltro che anche le rassegne passate comportavano per il Comune delle spese di programmazione: «per essere precisi il sig. Melgrati per organizzare le precedenti stagioni teatrali si rivolgeva alla UTIM di Milano (distribuzione di spettacoli teatrali) versando una cospicua mediazione, altro che organizzare senza costi!», conclude l’attore.