Fabio Giovinazzo presenta il suo Sanguineti

di Claudio Almanzi – Ci sarà anche il noto attore e poeta albenganese Massimo Sannelli a Genova all’anteprima del film “Kinek irod ezt?” del regista genovese Fabio Giovinazzo, che si terrà venerdì primo giugno (alle ore 21) all’ Auditorium dei Musei di Strada Nuova, in via Garibaldi, 18. Giovinazzo è un

giovane artista e regista che ha deciso di realizzare questo importante film sul compianto, grande poeta e critico letterario, Edoardo Sanguineti. “Kinek ìrod ezt – dice Adalberto Guzzinati, giornalista e critico cinematografico- è il film d’esordio del regista genovese Fabio Giovinazzo. Si tratta di un omaggio al grande Sanguineti, a due anni dalla morte. Un film che unisce elementi sperimentali di montaggio ad interventi parlati sul lavoro poetico, critico e di docente del Poeta”. A parlare sono Marco Berisso (docente alla Facoltà di Lettere), Raffaele Perrotta (professore di Metodologia e critica dello spettacolo all’Università agli studi di Genova ), Massimo Sannelli (scrittore, attore e artista di origine ingauna ed oggi ormai trapiantato a Genova ), Franco Vazzoler (professore di Letteratura teatrale italiana all’Università di Genova) .

Ottavia Fusco, protagonista delle imprese poetiche ed artistiche

di Sanguineti, con Andrea Liberovici e il Teatro del Suono, interviene con una testimonianza sul lavoro teatrale e su “Habanèro”, la canzone di Liberovici e Sanguineti che il direttore artistico del festival di Sanremo del 2007, Pippo Baudo escluse dalla competizione canora matuziana. Il brano venne poi inciso nel CD Gli Anni Zero. Elena Rozo, artista e

cantante lirica, agisce in una performance originale.

“Lo stile di Giovinazzo – conclude Guzzinati- è lirico e sperimentale nello stesso tempo, simile ad un sogno o ad una fiaba, e non vuole insegnare nulla: è una forma di psichiatria da autodidatta, che rivede tutto. Così il travestimento sanguinetiano si unisce alla libertà filmica di Warhol, in un ritmo completamente personale”. Fanno parte del lavoro di montaggio alcune scene del cortometraggio “Pushbar”, diretto da Samuele

Wurtz, gentilmente concesse dal Laboratorio Probabile Bellamy. Il film è sostenuto dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Genova, di cui è preside Francesco Surdich, dalla Cineteca D.W. Griffith di Genova, diretta da Massimo Patrone, e dal “Garaje Lumière” di Madrid, coordinato da Francesco Pozzi.