PARMIGIANO TERREMOTATO

di Sandra Berriolo – Si moltiplicano le energie per salvare le forme di Parmigiano danneggiate dal crollo degli stabilimenti in Emilia. Mi sembra giusto, visto il danno economico, aziendale e sociale che comporta. In pochi giorni si sono attivati dalla Coop Italia alla casalinga di Voghera (ma è ancora viva dopo tanti anni?). Sul sito del Consorzio si consiglia: «Il modo più semplice per essere di aiuto è quello di acquistare maggiormente del Parmigiano-Reggiano nel punto vendita di fiducia. In questo modo i caseifici continueranno a rifornire la rete distributiva e la produzione, anche quella dei caseifici che hanno subito danni, avrà lo sbocco necessario a dare sostentamento a quanti debbono far fronte alle attuali gravi difficoltà. A giorni, poi, partiranno iniziative del mondo della distribuzione, che per ogni pezzo venduto (che sarà contrassegnato da un apposito bollino) destinerà una quota dell’incasso esclusivamente ai caseifici terremotati)».

Ma sono molte le iniziative private dei caseifici per la vendita diretta al consumatore. Ed è questa, secondo me, che interessa particolarmente la gente perché ci vede un risparmio. Tanto è vero che arrivano già messaggi di sospendere le richieste perché troppe e tutte insieme. Il Consorzio stesso avverte: «I caseifici ora stanno affrontando una situazione di emergenza dovuta al sisma e, inoltre, stanno continuando a fare il formaggio tutti i giorni. Se non riescono a rispondervi subito, vi preghiamo di avere pazienza».

Un pensiero però mi ha folgorato oggi pomeriggio: ma i consumatori sarebbero così solleciti se anziché il Parmigiano fossero andate rovinate delle carriole? Oppure dei potasiepi? O dei bidoni per la rumenta? Non è che la solidarietà in questo caso “conviene”? In fondo tutte le aziende colpite hanno difficoltà e materiale parzialmente danneggiato; perché non c’è la gara ad accaparrarsi filo interdentale o stenditoi?

È solo un pensiero. Alle mucche spaventate ci pensa qualcuno? Perché senza le mucche, fine del Parmigiano, eh!

* Il sito del Consorzio Parmigiano: http://www.parmigiano-reggiano.it/news/2012/domande_risposte_caseifici_colpiti_sisma.aspx

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

2 Commenti

  1. ….onestamente trovo l’iniziativa un po anomala!!!…è come se ad albenga un evento sismico radesse al suolo la città…e per solidarietà si invitasse mezza italia a comprare i datteri di Noberasco ( senza nulla togliere all’alacre e rinomato imprenditore)!!!….Mi spiego meglio….ci stiamo dando da fare per chi comunque era “agiato”…ma le famiglie che con la casa hanno perso tutto???..cosa compriamo per loro???…è vero che l’indotto deve essere fatto ripartire al piu’ presto….ma onestamente credo che si stia trasformando nell’ennesimo “business” ad hoc per pochi eletti!!!….I fondi (si parla di diversi milioni) di solidarietà raccolti dopo il sisma dell’l’abruzzo con il concerto dei cantanti (Jovanotti and friend’s) giacciono in un cassetto di qualche Ministero….e non si sbloccheranno….prima o poi verranno assorbiti da qualche finanziaria..!!!!..ne vogliamo parlare????

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