di Fabrizio PinnaIna streüppa de mattetti, “i sbragiavan, i scigu(r)avan / cume tanti uxelli in festa”… “A l’è bella a me sittè! / ma pe’ veghela: che côsse!!” (**). Sono versi liberamente rubati ad Austerity, una poesia della maestra/poetessa ingauna Angioletta Romagnoli (1908-1991), che venivano in mente ieri ad attraversare il centro storico dove era in corso Albimbingaunum, la “nottina bianca” di Albenga organizzata dal Cav-i con la collaborazione e il patrocinio del Comune.

Un’edizione in austerità – chissà, effetto appunto anche della crisi – rispetto agli anni precedenti e decisamente più tiepida la partecipazione popolare anche se, nonostante tutto, il divertimento per i bambini e le famiglie che hanno partecipato alle varie iniziative e giochi in programma non è mancato.

Poca pubblicità all’evento (persino molti commercianti del centro storico hanno lamentato di essere stati avvertiti della manifestazione solo qualche giorno fa…), disagi nell’organizzazione per chi ha allestito palchi, laboratori e stand, qualche fastidio per le “scelte discutibili” nell’assegnazione degli spazi e sulle associazioni locali non invitate a partecipare: sono, queste, solo alcune delle “criticità” segnalate.

Ma al di là delle polemiche contingenti, il rischio vero rimane quello di veder sfiorire negli anni – per poi scomparire del tutto, come spesso è avvenuto ad Albenga – manifestazioni che invece meriterebbero di crescere nell’offerta di qualità e professionalità, consolidandosi nel tempo come eventi di richiamo anche fuori dalla città. In questo senso, anche per Albimbingaunum la prossima edizione sarà probabilmente un momento di prova decisivo.

(**) Una frotta di bambini “schiamazzavano, fischiavano / come tanti uccelli in festa”… “Com’è bella la mia città! Ma per vederla: che cose!!”

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