di Fabrizio Pinna – Prosegue infuocata ad Albenga la polemica tra MarEventi e l’amministrazione Guarnieri. Com’è noto, nei mesi scorsi fra l’associazione e il Comune si è aperto un acceso contenzioso sia in merito all’appropriazione del “Palio dei Rioni”, “un’idea della MarEventi che lo ha inventato e poi proposto, prima alla giunta Tabbò nel 2009 e dopo alla neo giunta Guarnieri nel 2010”, sia per il mancato rimborso delle spese sostenute per l’organizzazione della manifestazione nel 2011.

Spesso nel mirino delle invettive dell’associazione – più volte circolate le passate settimane in particolare nei social network e nelle pagine di facebook gestite da MarEventi – è stato il vicesindaco e assessore al turismo Mauro Vannucci, ritenuto inidoneo al suo incarico e criticato per molte sue dichiarazioni rilasciate alla stampa locale in cui “dimentica” di riconoscere l’apporto dei volontari dell’associazione nell’ideazione e organizzazione di molti eventi, “attribuendosi tutti i meriti”.

Oggi al centro delle polemiche è però il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri per una sua lettera inviata l’8 giugno a Matteo Borea: «Caro Matteo, leggo tutti i giorni quello che scrivi sui vari siti informatici e resto sempre più stupita di come tenti di far credere che le colpe del mondo e dello sgretolarsi della tua “associazione” sia colpa esclusiva mia e dell’Amministrazione Comunale», si legge nella missiva resa pubblica nella pagina facebook di MarEventi, «Ti invito, quindi, a tacere, fino a quando un giudice in tutta serenità definirà la cosa» (**). Un invito, questo, decisamente rifiutato e che non ha di certo rasserenato gli animi.

Il Corsara riceve e pubblica integralmente la “lettera aperta” indirizzata oggi da Matteo Borea, presidente dell’associazione MarEventi, al sindaco di Albenga Rosy Guarnieri in risposta alla “lettera privata” ricevuta venerdì.

LETTERE&INTERVENTI – (di Matteo Borea) – Caro Sindaco, innanzitutto ci teniamo molto a ringraziarla per essersi finalmente degnata di scriverci e lo facciamo a nome della MarEventi e dei suoi soci sostenitori (attualmente più di 20). Insieme ci sono gli oltre 4600 iscritti al profilo di facebook in continuo aumento e i suoi fan delle pagine MarEventi e Palio dei Rioni, sempre di facebook, che sono ben 985!

Sappiano bene (purtroppo) che per lei questi numeri non significano nulla, come non significano nulla, o ben poco, le parole “fan page”, “social network”, “tag”, etc. ma per noi significano molto! Per noi significano attenzione, confronto, trasparenza e condivisione. Non significano però certamente “sgretolamento”, anzi ci sentiamo molto più uniti e affiatati grazie al suo atteggiamento aggressivo e onnipotente da quando si è insediata. Per questo abbiamo deciso addirittura di prendere una sede nuova, una bellissima cantina nel Centro Storico in Via Roma, a 2 passi dal Comune, dove incontrarci, mangiare e divertirci insieme.

A differenza sua, noi non abbiamo chiesto voti a nessuno e non siamo per nulla stressati dagli indici di gradimento. Non dobbiamo nemmeno dimostrare di saper organizzare eventi e manifestazioni perché dopo 8 anni di beneficenza, dopo aver costruito un pozzo in Kenya, dopo 8 edizioni di FestivalMar e Miss Albenga, dopo 4 edizioni della Festa dei Moli, 3 della Festa della Musica, 2 del Palio dei Rioni e dopo aver portato 18 comici di Zelig e Colorado all’Ambra possiamo stare tranquilli a guardare cosa invece farà il suo Vice. All’unanimità la nostra Associazione ha deciso di chiudere temporaneamente per indignazione e di protestare contro la sua scorrettezza nei nostri confronti ed essere d’aiuto agli Albenganesi così che possano capire meglio chi li rappresenta.

Inoltre, come presidente della MarEventi, mi preme molto dichiarare “pubblicamente” che mai ho detto o scritto “ci vediamo davanti al giudice” così come devo smentire che, attraverso il sig. Salvatico, lei abbia inviato plurime richieste di incontro. Avete solo risposto, poiché obbligati, ad una lettera del nostro legale con la quale veniva ammesso il debito e ci veniva chiesto (chissà poi con quale titolo) di sospendere l’attività legale menzionando “incongruenze” né motivate, quantificate né tantomeno qualificate.

Apro una piccola parentesi per i pochi che non avessero mai avuto un debito o un credito nella vita e spiego quanto di più elementare a riguardo: chi ha un debito e lo riconosce, è solito, nel cercare una transazione, proporre: 1) le esatte modalità di rientro; 2) il quantum (che nel caso di specie non è aperto ad una ri-quantificazione essendo frutto di limpide operazioni matematiche supportate da documenti fiscali di inopinabile validità, e ben visibili da chiunque, essendo stati a suo tempo pubblicati in rete insieme ai nostri plurimi solleciti inviati al Comune); 3) i tempi (che dopo oltre sette mesi, non dovrebbero allontanarsi troppo dal subito e l’immediatamente!).
Nella “proposta” che ci è stata fatta, al contrario, abbiamo ricevuto un riconoscimento di debito, ma con una millantata volontà di pagare 1) non si sa come; 2) una cifra “x” non quantificata e risultante da “incongruenze” mai indicate; 3) forse e chissà quando.

Dopo sette mesi di fiduciosa attesa supportata dalla speranza che il ritardo fosse frutto di problematiche comunali, ci siamo visti costretti a trasformare la nostra legittima e paziente aspettativa nella avvilente consapevolezza che non fosse il poco tempo a causare il ritardo, ma un’intenzionale e inammissibile volontà di non fare fronte ad un debito assunto regolarmente quasi un anno fa!

In parole povere ci siamo dovuti rivolgere ad un legale dopo che per ben 7 mesi avete tergiversato e soprattutto mai fatto sapere né a noi né ad Albenga perché il Comune non eroga questo benedetto rimborso su cui comunque, ribadisco, non vi è nulla per cui “transare”. Dovete soltanto pagare facendo fronte ai vostri sottoscritti impegni.

E oggi, dopo quasi 1 anno, con la sua breve e infastidita lettera ci chiede di “tacere” invece di dare pubblicamente spiegazioni e giustificazioni sensate e plausibili per il suo atteggiamento irrispettoso.
Certo, lei è tenuta a dare spiegazioni solo in caso di mozioni o interrogazioni nei consigli Comunali ma considerando la poca opposizione (se così vogliamo chiamarla) che le viene fatta in quelle sedi la nostra speranza è attaccata soltanto alla possibilità che un giorno la sua ben nascosta umiltà venga fuori. Naturalmente, questa speranza equivale ad un granello di sabbia in un immenso deserto…

* Matteo Borea – Presidente MarEventi

(**) La lettera inviata dal sindaco a Matteo Borea apparsa oggi sulla pagina facebook di MarEventi