di Claudio Almanzi – Sta già lavorando alacremente l’artista garlendese Carmen Spigno per preparare adeguatamente la grande personale che la vedrà protagonista, a partire dal 6 luglio (e fino al 29 luglio) al Priamar. All’inaugurazione ( prevista per le ore 18 e 30) l’artista si esibirà in una performance, nello spazio aperto soprastante le “Cellette”, in cui il corpo nudo di una modella verrà da lei interamente ricoperto di terra colorata, omaggio al Materiale povero che da anni contraddistingue la scelta tecnica della Spigno. A presentare l’artista ci saranno Silvia Bottaro, Patrizia Valdiserra, Claudio Almanzi e Luigi Lirosi.

“Ritorno ad Itaca” è il titolo di questa grande antologica che era già stata presentata al pubblico una prima volta nel 2011 al Castello Costa- Del carretto a Garlenda.

L’espressione “Ritorno ad Itaca” nasce dalle parole di Paulo Coelho nel volume “Lo Zahir”, che narra il travagliato percorso compiuto dal protagonista per ritrovare il punto focale della sua esistenza, proprio come fece Ulisse nel suo lungo errare verso Itaca. “La mostra- chiarisce la stessa Carmen Spigno- non sarà una riedizione visiva delle avventure di Ulisse, ma una interpretazione metaforica del mio personale percorso artistico, attraverso le tappe fondamentali del viaggio pittorico, dai miei primi lavori ad olio, a quelli con le terre di oggi, passando per le fasi intermedie di una lunga ed incessante ricerca espressiva”.

Durante la mostra sarà proiettato a ciclo continuo un DVD multimediale contenente tutte le opere della pittrice in ordine cronologico, interviste e fotografie con diversi personaggi.

Il DVD, che rappresenta un importante documento per la ricostruzione dell’opera dell’artista è stato realizzato da Pasquale Meli. Durante il periodo dell’esposizione, nelle serate del sabato, Carmen Spigno sarà presente nelle “Cellette” per illustrare la propria opera ai visitatori e mostrare “dal vivo” l’uso della pittura con le terre e le resine naturali e per dare la possibilità agli amanti dell’arte di trascorrere un sabato sera davvero speciale, in compagnia di questa raffinata e sensibile artista. “Questa mostra- dice la dottoressa Silvia Bottaro, noto critico ed esperto d’arte- è la narrazione della vicenda artistica di Carmen che ha un lungo percorso: dagli anni Sessanta/Settanta del secolo scorso, fino ad oggi, ed è scandita da vari passaggi e tematiche, sempre risolte, fin dai primi momenti, con un figurativo incisivo e pregno di orizzonti accecati dai contrasti cromatici dove già le visioni informali erano “in nuce” ed erano, alquanto, evocative di immagini, pensieri, sentimenti”.