di Claudio Almanzi – Con l’apertura, durante il periodo estivo, delle centinaia di chiese ed edifici religiosi che compongono l’immenso patrimonio culturale e devozionale della Diocesi di Albenga- Imperia, aumentano nei responsabili della sicurezza e conservazione di questi beni le preoccupazioni per eventuali furti e vandalismi. Vi sono infatti chiese, oratori e luoghi di culto che vengono aperti o sono appositamente visitabili soltanto nei periodi estivi, o in occasione delle feste patronali, nei quali vengono conservati oggetti di valore soprattutto simbolico.

“In questo periodo- dicono i responsabili parrocchiali- cresce la nostra preoccupazione per eventuali furti a danno del patrimonio devozionale e religioso. Le vacanze estive costituiscono infatti una occasione ideale per i fedeli e per i turisti provenienti da fuori per visitare gli edifici sacri che in questo periodi vengono abbelliti con particolari arredi liturgici. Ma fra i tanti fedeli e visitatori vi sono purtroppo dei malintenzionati che vengono attratti da questi oggetti che sono spesso occasione di furto”. Si tratta di messali, candelabri, croci, tovaglie, statuette, leggii, campanelli, lezionarii, quadri, sculture, microfoni, insomma tutto ciò che potrebbe essere sottratto dalle chiese. “Solitamente – dicono in Curia- si tratta di oggetti che vengono scrupolosamente conservati in ambienti chiusi da serrature sicure, ma che in questo periodo vengono esposti ai fedeli”.

Per questo motivo i locali consigli parrocchiali hanno invitato a vigilare, prestando la massima attenzione e cura alla custodia di oggetti che spesso non hanno un grande valore economico, ma invece soprattutto devozionale. I responsabili perciò in questo periodo vigileranno affinché beni preziosi come dipinti, sculture ed oggetti artistici possano essere ammirati, valorizzati, conservati in sicurezza, rappresentando un importate patrimonio culturale e religioso, una fondamentale testimonianza della storia, dell’arte e della fede delle comunità locali della Diocesi di Albenga- Imperia.