Albenga, Palio dei Rioni: quarantacinque i punti di ristoro nei quattro rioni (con fotogallery 3)

Una cinquantina le cantine e i punti di ristoro partecipanti al Palio Storico dei Rioni di Albenga, manifestazione estiva di Albenga che fino a domenica riporterà il Centro Storico della Città all’epoca medievale, con spettacoli, giochi, cantine e moltissime altre iniziative. Il periodo di ambientazione è il 1227, anno in cui l’Imperatore Federico II in Cremona, il Vicario Imperiale, Ottone, duca di Baviera, si recò ad Albenga a dimostrare l’appoggio del Sacro Romano Impero alla città e garantirne la tutela contro gli intrighi della Repubblica di Genova”.

Ad accogliere i visitatori nel rione di San Siro, saranno dodici: La Cantina di Re Carciofo in Via Roma, che servirà frittelle di baccalà, vino rosso e bianco, liquori officinalis; La Taverna dei Quaranta Mangioni in Via Somis, con rostelle, alette di pollo, codone di manzo marinato e birra; la Taberna della Testa Rialzata in Piazza San Domenico, con porchetta, salsiccia con vino, officinale mentorum, vino e birra; A Cantina Du Brancu in Piazza San Domenico con farinate, insalate di polpo e verdure ripiene; A Cantina du Cruxe in Piazza San Domenico con Polpo con fagioli, cinghiale, panizza fritta, lumache, birra e vino; I Custodi della Gogna in Piazza San Domenico con acciughe ripiene, ortaiole farcite, frittelle dell’elemosina, melatorta in crosta frolla, vino e birra; la Taverna du Gobbu in Via Medaglie d’Oro, con gamberoni ai ferri, tomini in agrodolce, zuppa di cipolle e fagioli, birra e vino; la Cantina du Fra Steva in Via Cavour, con scotti glie di maiale, lumache arrosto, panizza condita, vino di ippocrasso, birra al basilico e vino; la Stuzzicheria di Frutta in Via Medaglie d’Oro con frutta fresca e verdura; Dulcis in Fundo in Via Cavour, con pesche al pigato, torte, mirto e limoncino; la Pala d’oro, in Via Medaglie d’Oro, e Il Candidato, in Via Cavour.

Dodici anche in Sant’Eulalia: La Bottega del Pane in Via Gian Maria Oddo, con focaccia integrale con crusca e torta di mele; A Tana di lu in Piazza Trincheri, con lumache, ravioli e frisse di baccalà; La Cantina delle Dame in Piazza Trincheri, con carne ai ferri e dolci; La Locanda del Focolare in Via Roma, con zuppa di fagioli, frittelle e verdure in pastella; La Cantina del Barone in Via Cavour, con insalata di mare e totani fritti; Nino Carni in Largo Doria, con carne alla brace e capra con i funghi; A Fainà in Piazza Trincheri, con farinata; Carillon in Via Enrico d’Aste, L’archetto in Via Gian Maria Oddo, Al Falcone in Via Gian Maria Oddo e Via Roma, COOP Mare in Via Enrico d’Aste e Pastificio Fontana in Via Palestro.

Quattordici per San Giovanni: la Macelleria Orientale in Piazza Torlaro, con Ta-am orientale; La locanda dell’ulivo in Piazza Torlaro, con fagotto reale e salsiccia; la Taverna Emozioni tra le Torri in Via Torlaro, con merum, vinum e mulsum; la Locanda Vecchio Mulino in Via Torlaro, con fritto del pescatore; la Taverna Testa d’Oro in Via Medaglie d’Oro, con torta verde; la Taverna del Mago in Via Medaglie d’Oro, con elisir del mago; la Tana del Moro in Via Medaglie d’Oro, con Ta-am orientale; la Taverna del Grillo in Via Mariettina Lengueglia, con piccolo porco allo spiedo; la Taverna Raggio di Luna in Piazza Rossi, con dolci del pellegrino; Il pozzo della Megera, il nucato e la calligrafia medievale per i bambini con lo studio di progettazione creativa Quattromani in Piazza Rossi; la Taverna La Città Vecchia in Vico Scotto, con salse e savori dei Cavalieri; la Cantina degli Oddone in Piazza Torlaro, con porco allo foco vivo; la Cantina dei Frati Martini in Piazza Rossi, con le specialità di Martino il ghiottone; la Locanda la Bifora in Via Medaglie d’Oro; la Danza del Medioevo nei pressi di Piazza Torlaro.

Sette per Santa Maria: il Banchetto del Pesce nell’ex chiostro del Convento, con pesci nell’olio bollente, totani dorati e vino ingauno; i Dolci di Santa Maria in Piazza San Francesco, con dolce nilla bianco e alla frutta, pesche ripiene, cannolo delle 2 sicilie, crostata della nonna, vin e baxin; la Hostaria Albingaunum in Piazza San Francesco, con salsiccia all’ingaunia, canem caldus, dolci frittelle, vino e nettare di limone; le Leccornie di Santa Maria in Piazza IV Novembre, con ciapelette e dolciumi; la Locanda del Vuga in Piazza San Francesco, con pane frittu del capo del Rione, vin fruttato del capitano, birra, acqua Monica; la Bottega di Marilisa in Piazza San Francesco, con bruschette e frutta fresca; la Pasta Dolce Fritta in Piazza IV Novembre, con i bomboloni.

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2 Commenti

  1. Cara Lucia, ma è al corrente che praticamente tutti i ristoratori del centro storico durante il palio non hanno fatto pagare il coperto agli avventori come sorta di “rimborso”. Pero questo “pedaggio”ha permesso a più di 20.000 persone di divertirsi e pensare un po’ meno a tutto quello che ogni giorno ci affligge! Ci son problemi ben più grandi di quest’euro, non so se in questi giorni ha visto i telegiornali, come sta andando l’economia mondiale, o la fantomatica spending review che forse non permetterà ad alcune scuole di aprire l’anno prossimo e per finire il nostro ospedale che rischia di perdere il pronto soccorso, dovremmo in qualche modo esser contenti che ancora qualcuno abbia voglia di “giocare per divertirsi” al solo “costo” di un euro. Detto questo la saluto e son quasi sicuro che risentiremo ancora ed ancora riparlare di questo ormai mitico Euro!!!

  2. Peccato che il comune ha imposto a qualsiasi persona che intendeva anche solo transitare nel centro storico di Albenga per recarsi ad un ristorante, di dover OBBLIGATORIAMENTE pagare un pedaggio di 1 Euro. E’ antidemocratico tassare i pedoni del centro storico per una manifestazione di cui si poteva benissimo fare a meno di questi tempi, oppure nuovo rapido metodo per fare cassa.

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