Albenga-Predosa? Melacca: basta con la politica del cemento

(fp) – «Non sapendo come risolvere i problemi della gente e del territorio ligure, chi siede nei tavoli del potere italiano politico ed economico si inventa Autostrade come“l’Albenga-Predosa”, con gallerie e viadotti che deturpano questo nostro povero territorio; questi signori o i loro predecessori, profumatamente pagati grazie anche alla nostra coglionaggine impregnata di individualismo, hanno pensato bene di intaccare ancora l’entroterra ligure, perché la costa ormai l’hanno schifosamente cementata tutta negli anni 60/70. Bravi; me li vedo molte di queste menti politiche che sedute attorno al tavolo partoriscono frasi tipo: “Ma a noi di questo entroterra, che tanto di voti elettorali ce ne dà pochi, cosa importa…!”». È quanto dichiara Cosimo Melacca, presidente del movimento popolare “cittadini Esasperati-Casta Adesso Basta”.

Un entroterra, prosegue Melacca, «abbandonato dalla politica già da tempo, politica che, paradossalmente, non ha generato servizi essenziali come mezzi pubblici infrastrutture, negozi, scuole, ospedali, presidi medici, strade provinciali…… In fondo ci vivono quattro irriducibili contadini, vuoi mettere decongestionare 4 ore di traffico della Genova–Ventimiglia del sabato e della Domenica quanti voti muove. Chi se ne frega se tagliamo valli, sorgenti, se generiamo buchi nelle montagne destabilizzando l’ambiente e la fauna e rompiamo gli equilibri del territorio e la vita alle persone: alla politica italiana non importa tutto questo».

Un ceto politico, insomma, autoreferenziale e incapace di stabilire le priorità del territorio e di aprire un reale confronto democratico con la cittadinanza, sostiene il presidente del movimento “cittadini Esasperati-Casta Adesso Basta”: «hai idea così tanto cemento e lavori cosa muovano e quanti soldi facciano girare? E poi anche se gli alberghi chiudono a causa della crisi e se la gente che arriva in Liguria non sa dove parcheggiare, a noi che ci importa! Perché chiedere, come in Francia, il parere alla popolazione se vogliono o non vogliono un’Autostrada: questo genererebbe problemi e poi questa si chiamerebbe democrazia, noo, meglio non farlo. Cosa ci importa se un bel giorno il progetto non sia finito o risultasse inutile e sbagliato, tanto mica sono soldi nostri: al massimo mettiamo l’ennesima tassa e il nostro stipendio è garantito».

“Basta, basta”, è il monito esasperato di Melacca: «chi fa politica e sceglie per gli altri se sbaglia deve pagare e deve essere licenziato immediatamente, solo così e con stipendi moderati potremmo avere qualità e competenza nella politica, altrimenti non ne verremo mai fuori».

7 Commenti

  1. Sono molto molto adirato, non con la persona che non conosco né m’interessa, ma con la maniera di porsi su questi temi. Siamo sempre più arretrati e bloccati da gente che per tutto a cuore meno che per l’ambiente. In un paese civile e moderno i problemi vengono risolti rapidamente e a costi certi. All’estero, nei piccoli comuni dove passano grandi infrastrutture, in pagamento si fanno fare tutte le opere pubbliche di cui hanno bisogno: dalle strade alle sistemazioni dei versanti; dalle opere di ingegneria ambientale alla sentieristica, il tutto per rendere più vivibili e fruibili territori che sarebbero destinati al completo abbandono. Pensare che l’entroterra sia una riserva in cui non far nulla e poi pretendere che le comunità non si spopolino, magari dando qualche finanziamento a pioggia senza un governo integrato del territorio è semplicemente allucinante.

  2. ….in linea di massima oggi il sistema italia ha un asse viario e ferroviario fermo agli anni 60 (in alcuni casi 1860 come le ferrovie in Liguria e non solo). Tanto è vero che il costo dei trasporti delle merci e delle persone è molto più alto e più lento che nel resto d’Europa. E’ come avere il sistema circolatorio di un bambino impiantato nel corpo di un adulto. Per giunta in una nazione strozzata di suo da Alpi ed Appennini. Che male c’è a voler migliore un sistema del genere? Perchè nel resto d’Europa si riesce a fare e da noi no?…..e quando si riesce costa il triplo a parità di caratteristiche del percorso?……. mi domando se il nostro diventerà mai un paese normale oppure se abbiamo qualche tara genetica che ci impedisce di crescere come i paesi civili……..

  3. chi scrive che occorrono ancora strade e autostrade, perchè deve andere a farle fare in casa di altri, perchè non se la fa passare sopra il proprio tetto, con la confisca del terreno di sua proprietà, a chi a scritto i commenti posso solo dire: “è facile fare il buliccio con il culo degli altri” provateci a mettere il vostro poi vediamo.
    Per Pelox mi sembri tanto adirato con la persona non per l’argomento che ti è uscito un refuso 2010, in realtà se non te ne fossi accorto siamo nel 2012, svegliati.

  4. Ma sta gente perchè non va a lavorare ??? Basta mantenuti dalla politica a sparare cavolate senza senso… le infrastrutture sono vitali per la liguria e per l’italia in generale!!!

  5. Buon giorno, non volete mai nulla e niente, ma a voi chi vi mantiene qualunquisti del cavolo? Andate a vedere le infrastrutture in Francia anche nei piccoli territori prima di parlare. Un saluto

  6. ….e non vogliamo le macchine e i camion…poi però non vogliamo le ferrovie…….spesso non vogliamo gli aereoporti……..e non vogliamo le centrali….però non vogliamo l’eolico……..e non vogliamo questo e non vogliamo quello………………..ma andate a cagare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! mentre gli altri crescevano e miglioravano con ponti, ferrovie, autostrade ed altre infrastrutture utili e moderne noi siamo diventata la nazione più ridicola d’Europa……….

  7. Se gli elettori non l’hanno voluta come consigliere regionale dell’IDV se ne faccia una ragione ma non faccia il verginello antipolitico. Trovo piuttosto vergognoso nascondersi dietro un fantomatico ed autoreferenziale “comitato” per cercare visibilità (magari la prossima volta per cavalcare l’onda lla troviamo candidato 5 stelle!) Non so se nessuno le ha mai spiegato che siamo nel 2010 ed in Europa mentre abbiamo delle vie di comunicazione adatte a carri a trazione animale però poi non si vuole la gronda, il terzo valico, l’Albenga-Predosa: molto meglio avere un’autostrada intasata con macchine in coda a motore acceso con buona pace per tutti.
    Basta populismo ne abbiamo le scatole piene!

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