Corti d’autore all’Overlook Film Festival 2012 (I)

di Ambra Parodi – (Spotorno 17/18 Agosto). Estate 1953. La spiaggia di Spotorno, ridente località ligure del ponente, si anima di persone, non solo turisti, ma attrezzisti, scenografi, direttori della fotografia, sceneggiatori, registi e star del jet set. È arrivato il Cinema con il suo carrozzone a trasformare un tranquillo paese di mare in una location da sogno per il film neorealista del grande Alberto Lattuada, La spiaggia.

E proprio con la proiezione di questa storica pellicola del 1954 ha preso il via la Settima Edizione dell’Overlook Film Festival, festival di cortometraggi e documentari. La sala conferenze dell’ex Hotel Palace, storico edificio di Spotorno, location principale del film, ha ospitato ieri sera la “prima” di questa manifestazione. Il Presidente dell’Associazione Overlook, Davide Nari, ha accolto il pubblico in sala presentando la manifestazione e i corti che verranno mostrati nei prossimi giorni.

A seguire il Consigliere delegato alla Cultura del Comune di Spotorno, Andrea Minetti, e il noto scrittore Bruno Marengo hanno introdotto la pellicola. Quest’ultimo ha altresì arricchito il suo discorso raccontando piacevoli aneddoti sulla produzione del film, i suoi ricordi di inconsapevole giovane comparsa alle riprese, il clamore di dive in bikini come la protagonista Martine Carol e l’entusiasmo della gente del posto nel partecipare alla realizzazione di un film. Il fascino e il potere del CINEMA. Il pubblico in sala si è così lasciato andare ad un’atmosfera di ricordi con la visione della pellicola divertendosi a riconoscere i numerosi e diversi scorci di tutta la zona del finalese e non.

Successivamente si è passati al cinema breve con i cortometraggi provenienti dal Sol Levante. L’Overlook ha infatti proposto una vetrina speciale sul cinema giapponese, proponendo cinque tra le migliori opere realizzate con il sostegno della Unijapan, l’Associazione internazionale di distribuzione di cortometraggi giapponese.

E così il pubblico in sala ha compiuto un viaggio, raggiungendo l’altra parte del mondo ,ed entrando nelle storie fondamentalmente di coppie. Coppie che si sono appena formate in nome della passione del Fai da te, come in DIT Encouragement di Kohei Yoshino; una coppia di amici anziani, residenti in casa di cura, che dopo essere scappati affrontano in solitaria un mondo desolato -per via del disastro di Fukushima-, il peso della memoria e quello della dimenticanza (I’m home di Takuro Nakamura). E ancora una coppia completamente diversa, il gestore di un bar e la dipendente che devono fanno i conti con il rischio di bancarotta e le rispettive responsabilità nei confronti della situazione (Funny at closed di Gaku Kobayashi). Infine in Samezame by Hosizaki Kumiko e Nostalgic woods di Ryu Morioka si è vissuta dall’interno la crisi di coppia: nel primo, l’incomunicabilità tra due partner che si rispondono a colpi di commenti su POST IT al muro e , nel secondo, il distacco, la gelosia e la nostalgia di ciò che era il rapporto sentimentale, che conducono il protagonista, un giovane regista indipendente, a perdersi in un bosco durante le riprese del suo film.

Quello che incuriosisce di questa cinematografia è l’ironia presente in ogni opera, a prescindere dal registro, e la grande forza comunicativa del silenzio. E dopo questo assaggio dal sapore agrodolce, tipico orientale, l’Overlook Film Festival ci aspetta naturalmente stasera, sempre a Spotorno in Piazza Vittoria alle 21, per l’inizio delle proiezioni dei corti in concorso. Non mancate!