di Alfredo Sgarlato (“Bronson” di Nicolas Winidng Refn, sabato 25 agosto ore 5,05 RaiMovie)Refn è un regista che divide la critica. Chi lo considera il genio del futuro, chi il nuovo Tarantino, nel bene e nel male, chi uno che gira splendidamente ma non ha niente da dire, chi lo detesta. Probabilmente hanno torto tutti, per giudicare non bisogna far altro che guardare i suoi film, magari cominciando proprio con “Bronson”(2009), che non raggiunge i livelli del sensazionale “Valhalla rising”(2010) ma è comunque un gran film.

+Inizialmente si rimane un po’ perplessi: sembra di vedere una scopiazzatura di “Arancia meccanica” e i trucchi di tecnica che un regista mette uno per film per far vedere che li sa fare Refn li mette tutti nei primi venti minuti… ma poi ci si prende gusto e ci si diverte un mondo. Bronson è il soprannome di un ladruncolo inglese, realmente esistito, che, finito in galera per un reato minore, ha trascorso quasi tutta la vita in carcere per cattiva condotta.

Refn rifiuta ogni concessione al realismo, e Bronson racconta la propria vita su un palcoscenico di fronte a un pubblico immaginario. In flashback rivive la sua storia, raccontata in maniera eccezionale con un uso perfetto della musica. Alcune scene, come la festa nel manicomio e le risse commentate da una celebre aria d’opera (non dico quale per non rovinare la sorpresa), sono da antologia. Esercizio di stile? Certo, quello stile che manca a tanto cinema di oggi.

Prima avvertenza: il cinema di Refn è molto meno violento della media, ma nei suoi film ci sono comunque alcune scene di una violenza terribile. Seconda avvertenza: ricordate sempre che gli orari dei programmi tv sono piuttosto aleatori, per cui programmate sempre la registrazione considerando che il film può cominciare con dieci minuti d’anticipo come con mezz’ora di ritardo.

* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato