di Alfredo Sgarlato(“Lo spirito dell’alveare” di Victor Erice. venerdì 14 settembre ore 4,00 rai3) Strana storia quella di Victor Erice. Ha diretto solo una mezza dozzina di film in circa quarantacinque anni di carriera, e solo due sono lungometraggi a soggetto: il bellissimo “Lo spirito dell’alveare” (“El espiritu de la colmena”, 1973) ed “El sur” (1983), forse ancora più bello. Qual’è il motivo? Semplicemente pigrizia, dice il regista in una delle sua rare interviste. Nella Spagna franchista una bambina assiste ad una proiezione di “Frankestein”, rimane colpita, ma il mostro invece di farle paura le fa tenerezza. Qualche giorno dopo trova nella masseria un anarchico ferito…

Il cinema di Erice è totalmente diverso da quello fiammeggiante degli altri registi spagnoli, Almodovar, Amenabar, De La Iglesia. Il suo è un cinema pittorico, quieto, con campi lunghi proiettati verso lontani orizzonti, un grande lavoro sul colore e sull’immagine che ricorda John Ford. Alla base delle storie c’è un rapporto familiare difficile, con sullo sfondo il non detto della dittatura spagnola. La straordinaria interprete bambina è Ana Torrent, che ritroveremo trentenne del debutto di Amenabar “Thesis”. Cercate assolutamente i film di Erice, sono opere rare e preziose.

P.S.: io spesso uso la mia rubrica per segnalare gioielli sconosciuti, ma non posso non ricordarvi che sempre venerdì alle 3,50 su RaiMovie c’è il capolavoro “Dersu Uzala” di Akira Kurosawa, il suo film più poetico e commovente.

* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato