Savona: sopralluogo alla villa romana scoperta a Legino (con fotogallery)

Si è svolto questa mattina a Savona il sopralluogo presso l’insediamento romano rurale e produttivo, dotato di spazi abitativi, rinvenuto durante i cantieri per la costruzione di nuove case nel quartiere di Legino. Alla presenza del Vice Sindaco di Savona Livio Di Tullio, del Sopraintendente per i Beni Archeologici della Liguria Bruno Massabò e del Responsabile di zona e direttore dei lavori archeologici Francesca Bulgarelli (con il coordinamento del Dirigente Settore Cultura Marta Sperati e di Ferdinando Molteni – Staff del Sindaco), è stato presentato ai media l’insedimento di età romana.

Ha dichiarato il Vice Sindaco Di Tullio: “Siamo consapevoli di essere di fronte ad un ritrovamento davvero unico. Da tempo lavoriamo con la Soprintendenza e con la ditta che cura ii cantieri e, insieme alle associaizoni del territorio che hanno a cuore queste tematiche, continueremo a lavorare affinchè siano individuate soluzioni idonee a valorizzare e rendere fruibile a tutti quest’area di grandissima rilevanza storica e archeologica. L’Amministrazione farà ogni sforzo possibile anche per il reperimento delle risorse necessarie, pur in tempi di crisi come questi. In questo ritrovamento vedo anche un segno: nella nostra città, che, come altre, vive difficoltà economiche e problemi legati al lavoro, i nostri antenati hanno fatto sì che venisse alla luce un insedimaento rurale e produttivo che testimonia l’impegno nel lavoro”.

Ha dichiarato il Soprintendente Massabò: “Il ritrovamento costituisce davvero un unicum per la zona savonese e per la Liguria, anche in considerazione del suo stato di buona conservazione. Fin dal 2006 lavoriamo insieme al Comune e alla ditta che cura i cantieri affinchè si possa proseguire parallelamente i lavori archelogici ed i cantieri di costruzione del nuovo quartiere. La Sopraintendenza auspica che il sito sia preservato e valorizzato al meglio, anche con l’apposizione di pannelli in grado di fornire tutte le informazioni sull’area e con ricostruzioni virtuali dell’insediamento”.

L’ INSEDIAMENTO ROMANO A LEGINO – Le indagini preventive e l’assistenza archeologica condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, con gli archeologi della Cooperativa Archeologia, negli ultimi anni hanno affiancato il cantiere per la costruzione del nuovo quartiere di Legino – loc. Pietragrossa. La continuità tra i due cantieri, quello archeologico e quello edile del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, ha consentito la prosecuzione e l’approfondimento delle indagini archeologiche che hanno portato al rinvenimento di un insediamento di età imperiale romana.

L’insediamento, probabilmente a carattere rurale e produttivo, ma dotato di spazi abitativi, ha origine alla fine del I secolo a.C. e prosegue sino al II- III secolo d.C.; le ipotesi interpretative ad oggi considerate dagli archeologi individuano un complesso di edifici costruiti sulle pendici terrazzate della collina, affacciati su di una vasta corte, di estensione pari a 1000mq, chiusa da un possente muro di cinta in pietra che si è conservato per tre lati del perimetro per una lunghezza di oltre 70 metri e per un’altezza massima di 2 metri.

Particolarmente importanti gli ambienti portati in luce nel 2010-2011, ancora in corso di indagine: si tratta di due vani affiancati, l’uno riservato alla parte produttiva con i resti di un torchio, forse vinario, l’altro vano presenta un elegante pavimento a mosaico in tessere bianche con cornici nere. Si tratta di un documento eccezionale e un unicum per l’archeologia savonese in quanto di recente nessun mosaico di età romana si è ritrovato ancora in posto, almeno nel tratto della regione compreso tra Luni – Ortonovo e Loano – Albenga.

Straordinaria per il comprensorio savonese è la scoperta di un insediamento di età romana tanto esteso e articolato, che ha restituito reperti di interesse davvero rilevante: ceramiche da cucina e da tavola, vetri, monete, oggetti d’ornamento in bronzo, anche di tipologia assai rara.

Sono stati recuperati nello scavo anche semi e macroresti vegetali le cui analisi permetteranno di meglio illuminare la produzione e il consumo alimentare in età romana nella piana di Legino, da sempre distinta da una vocazione agricola di pregio.

Di concerto con il Comune di Savona, le istituzioni e gli enti sul territorio si intende intervenire affinché possano instaurarsi condizioni favorevoli a garantire in vista almeno parte delle strutture rinvenute e rendere accessibile il patrimonio comune.

Il tema verrà sviluppato nella prossima edizione delle Giornate Europee del Patrimonio – 29 e 30 settembre – secondo la vocazione profonda dell’iniziativa che dal 1991si celebra con date diverse in tutta Europa, nell’intento di valorizzare e rendere accessibile il nostro patrimonio culturale e di leggere con uno sguardo nuovo la nostra storia e il nostro quotidiano.

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