(M.C.) – Hanno provocato sconcerto e non poche polemiche le affermazioni di Eraldo Ciangherotti sul rimpasto che ora è diventato un vero pasticcio in salsa pdl. Tutti contro tutti e l’opposizione ringrazia, considerato che i titoli di coda e la parola fine è ormai il passo che si delinea, un copione firmato tutto all’interno dell’amministrazione Guarnieri. “Trovo incredibili le parole ed i toni del documento prodotto da Ciangherotti &C”, afferma il segretario cittadino del pd Alessandro Andreis.
«In un mal celato tentativo di dipingersi come degli ingenui e puri della politica spediscono al Sindaco delle chiare minacce alla Sua stabilità, elencando una serie di evidenti problemi sulla struttura e la capacità operativa della Maggioranza, elenco degno di essere scelto quale ottima sintesi delle osservazioni da me fatte negli ultimi due anni. Alla faccia di una conferma”! Prosegue Andreis; “Mi chiedo, visto che fino a ieri non hanno posto il problema su questo stile di governo, dove sono stati fino ad ora e che cosa li ha svegliati? Sicuramente non la propensione per una politica attenta ai bisogni della città, ma la paura che un tale rimpasto di Giunta, pieno di dichiarati nemici dell’assessore in questione, possa essere una sicura minaccia alle sue ambizioni ed abbia quindi improvvisamente deciso di porre un freno a tale evoluzione».
«Comprendo lo stato personale di difficoltà dell’Assessore ai Servizi Sociali nel dover digerire certe scelte, ma davvero mi chiedo come sia possibile che i Consiglieri comunali firmatari, dopo mesi di assenza ed inutilità amministrativa, oggi rispondano al loro “capo” senza esitare, schierandosi senza indugio contro il loro stesso partito, il PdL ( sempre che ancora esista). Rifaccio ancora una volta un appello: non ci interessa chi sia il nominato di turno ad occuparsi dei vari ambiti amministrativi, non ci interessano equilibri ed appetiti personali più o meno legittimi, ci serve qualcuno che governi questa città, che faccia scelte, che ricostruisca uno spazio per la buona politica; spero che il Sindaco prenda atto del suo fallimento personale e di squadra e nel nome del tanto richiamato ” bene della città di Albenga” la finisca al più presto con l’accanimento terapeutico», conclude il segreario del pd ingauno.