(M.C.) – Ora l’incendio è divampato in tutto il palazzo. La presa di posizione di Eraldo Ciangherotti ha suscitato numerose perplessita, l’ira della Guarnieri e il muro contro muro del pdl. Le insinuazioni dell’assessore su presunti “conflitti di interesse”, su pratiche edilizie e consiglieri ha creato il caos.

“L’assessore Ciangherotti e i consiglieri Bessone e Geddo fanno parte del PDL o di altro partito”, si interroga pubblicamente Tullio Ghiglione – che prosegue: “L’odierno intervento contrasta palesemente con quanto prospettato dal commissario del PDL Cibien, che da tempo avrebbe intrapreso contatti con la maggioranza di governo della città al fine di effettuare un rimpasto di giunta. Gli stessi sembrerebbero piovuti da Marte. Al di là della considerazione formale, quello che più colpisce è che la loro non condivisione sia dovuta al fatto che il rimpasto sarebbe finalizzato a garantire l’approvazione di non precisate pratiche urbanistiche… Ebbene, tale velata insinuazione è decisamente grave e inquietante”. Domande, sulle quali  il consigliere Ghiglione che attende risposte.

«A questo punto, i consiglieri comunali, e sopratutto i cittadini, hanno diritto di sapere quali sarebbero queste famigerate pratiche urbanistiche da approvare e sopratutto in favore di chi e di cosa. Quindi invito pubblicamente i tre amministratori a rendere pubblico quanto a loro noto sia in merito alle non precisate pratiche urbanistiche e sia alle esternazioni relative a i “magliari” e alla “Cuneo polli”. È ora di finirla con esternazioni che dicono e non dicono. La città ha diritto di sapere cosa si cela dietro a questo rimpasto», conclude il consiglierte comunale.