di Alfredo Sgarlato – (“Alice nelle città” di Wim Wenders, (sabato 17 novembre Rai3 ore 1,30) – È probabile che la maggioranza dei cinefili abbia scoperto Wenders con “Il cielo sopra Berlino”, film che ammaliò chi non conosceva il regista tedesco e sconcertò chi, grazie a cineclub o visioni notturne su rai3, si era innamorato di “Alice nelle città”(1973), il suo capolavoro assoluto. “L’America ci ha colonizzato l’inconscio” disse Wenders, che come tutti i nati nel dopoguerra è profondamente intriso di cultura americana, cinema e musica rock in primis (“sono diventato un regista perché non so suonare la chitarra”è l’altro motto di Wenders).
In questo film, basato su uno spunto narrativo semplicissimo, l’America è solo un’idea, un sogno da inseguire. Uno scrittore in crisi si ritrova con una bambina abbandonata. Deve riportarla alla nonna potendo contare solo sulla foto della casa. Come sempre nella narrativa da Omero in poi il viaggio, tema per eccellenza del cinema americano, è solo il simbolo per descrivere la crescita interiore dei personaggi. È un film quasi senza dialoghi, tutto basato su atmosfere e immagini.
Potete quindi capire perché chi ha amato Wenders coi primi film detesti molti degli ultimi, parlatissimi, poeticisti, pretenziosi, privi di quella poesia che Wenders sapeva mostrare col solo muovere la macchina da presa.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato